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Eroismo e patriottismo.. o.. orrore e sofferenza?
Retenowar - 04-11-2004
Il 4 novembre festeggiamo la “vittoria” dell’Italia nella prima guerra mondiale.

“L’idea di una “grande guerra” non per l’orrore e la sofferenza bensì per l’eroismo e il patriottismo dei suoi protagonisti e la bontà dei suoi obiettivi, nacque soltanto dopo il conflitto. Essa fu il risultato delle commemorazioni ufficiali dei governi liberali dell’immediato dopoguerra e poi del regime fascista. Questa idea si concretizzò, fin dagli anni immediatamente successivi al conflitto, in una serie di iniziative finalizzate a tenere vivo negli italiani il ricordo della guerra: cerimonie pubbliche, istituzioni di festività (per esempio il 4 novembre, anniversario della vittoria), intitolazione di vie e scuole a eroi della guerra, diffusione nelle stesse scuole e nei centri ricreativi dei canti patriottici. Ma lo strumento più efficace furono i monumenti ai caduti. Fu soprattutto il regime fascista a favorirne la diffusione, imponendone la costruzione in tutti i paesi e città d’Italia. Quali erano la funzione e le caratteristiche dei monumenti ai caduti? Il loro obiettivo immediato era la commemorazione dei soldati morti sul campo di battaglia, in particolare di quelli originari della località in cui era costruito il monumento. Tuttavia, nei testi che apparivano sulle lapidi e nel tipo di raffigurazione emergeva un altro e più importante obiettivo. Si trattava, infatti, di iscrizioni e di sculture che descrivevano la guerra come una sofferenza giusta e necessaria; i soldati vi erano rappresentati come degli eroi che, consapevolmente e volontariamente, avevano sacrificato la propria vita per la patria. (…)

(G. De Vecchi, G. Giovannetti, E. Zanette, “Moduli di storia 2”, ed. scolastiche B. Mondadori)


4 NOvembre

1° NO
– il 4 novembre NON deve essere una celebrazione bensì un momento di riflessione e di lutto per tutti i morti in guerra che nel ‘900 sono stati più di 109 milioni

2° NO – il 4 novembre NON è giorno di vittoria: 650.000 soldati italiani uccisi e 1.000.000 di feriti e mutilati non rappresentano una vittoria

3° NO – il 4 novembre NON ci deve far dimenticare tutti i soldati mandati a morire, ieri come oggi, non certo per motivi di difesa

4° NO – il 4 novembre dovrebbe essere una giornata per il NO a tutte le guerre, da quelle falsamente finite (Iraq e Afghanistan) a quelle che continuano, anche se volutamente dimenticate.


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 ilaria ricciotti    - 04-11-2004
I "4 NO" debbono essere ripetuti spesso, e non soltanto il 4 Novembre,
perchè le guerre possano essere bandite dal nostro Pianeta, per sempre.