Notzie dalla neoscuola: comma 22
Mario Menziani - 06-10-2004
Si stava lì, malinconici in quella malinconia di stazione e nebbia.
Si attendeva il treno in un silenzio quasi irreale, senza guardarsi neppure in faccia. Nessuno aveva il coraggio di parlare. Come se un non so che di ritegno, o peggio, un senso di vergogna per quella sensazione di impotenza e di sconfitta, costituisse una barriera di incomunicabilità tra chi per quella sconfitta doveva partire e chi, pur sconfitto ma più fortunato, almeno per il momento, l’aveva scampata bella.
C’erano tutti i colleghi alla stazione, con tanto di bandierine colorate per i saluti. La mattina, piuttosto uggiosa, s’intonava alla mesta cerimonia dei saluti. Fu Tarozzi a rompere quel silenzio. Trafelato e ansante per la corsa, lui sempre in ritardo, sempre ultimo! mi si avvicinò e mi prese per un braccio:
- Eccomi… allora, sei pronto per la piattaforma Indire? Ci troverai un percorso blended e-learning, riservato a gruppi di e-tutor senior che poi, dopo il primo incontro in presenza, potrà creare la classe virtuale…
- Smettila di fare lo scemo, non è il caso. Sono girato, basta!
- Ma è così, giuro: sta tutto scritto nella circolare, papale papale
Stavo per scoppiare, gli avrei voluto urlare addosso tutti i pensieri che mi si erano aggrovigliati nella notte, e tutta l’impotenza, la rabbia per quella capitolazione ingloriosa.
Mi trattenni a stento dal litigarci. Dopo tanti anni insieme, nella stessa scuola. Anni e anni di militanza comune: battaglie memorabili in collegi entrati nella leggenda.
Ma quella notte insonne, quel pensiero fisso … porca miseria: proprio a me doveva capitare di dover fare il corso da tutor?
Dopo tutti quei girotondi e le firme, dopo gli appelli alla politica, tanto sorda in realtà a tutto quel baccano che si era riusciti ad organizzare, … e la resistenza passiva nel collegio e le mozioni e le contromozioni invocando l’autonomia!
Ma anche la scuola ha il suo famigerato comma 22.
Se l’era imparata a memoria la formuletta il preside. E l’aveva ripetuta con gran gusto, rispondendo alla nostra mozione, mia e del Tarozzi, con la quale chiedevamo al collegio di respingere la partecipazione dei docenti della nostra scuola ai corsi per tutor.
Il tutor non ci appartiene, il nostro collegio, nella sua autonomia, decide di mantenere la sua organizzazione basata sul consiglio di classe, uno strumento collegiale che…
Come filava bene quel discorso! Ne eravamo soddisfatti io e il Tarozzi e mentre lo ripetevamo in collegio, sentivamo le parole scivolarte via lievi, logiche, inattaccabili.
Ce le aveva fatte recitare fino in fondo il preside, poi con la vocetta acuta delle grandi occasioni, una volta constatato il plebiscitario consenso dell’assemblea alla nostra mozione, aveva concluso:
- Il collegio ha il pieno diritto di votare quello che gli pare, tuttavia come recita il comma 22 anche se le istituzioni scolastiche hanno autonomia organizzativa e didattica,spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. Pertanto, signori dal momento che la legge è legge e qualcuno il corso lo dovrà pur fare, procedo immediatamente al sorteggio. Il sorteggiato è…
Mi guardò con un sorriso beffardo:
- Lei professore, proprio lei, guardi un po’ come è il caso…
Come avrei potuto dormire quella notte?!
Eppure non potevo prendermela con il Tarozzi. Ma con quel deficiente del Tardini, sì! Con quel deficiente di Tardini che l’avevo sentito bene, anche se cercava di parlare sottovoce con quelli intorno, e che stava ad insinuare che poi in fondo fare il corso era un vantaggio, che dopo uno, quando torna, "cià più soldi e sta sopra agli altri."
- E allora perché non ci vai tu? Eh? Perché? - sentivo che gli stavo gridando in faccia, con le vene del collo turgide e tese che quasi mi scoppiavano
- Perché non tu?!
Me lo toglie dalle mani Tarozzi. Mi cerca di calmare cambiando discorso.
C’è la stazione, ci sono i colleghi con le bandierine per i saluti. E accanto altri gruppi, altri colleghi di altre scuole, con altre bandierine. E tanti come me, che salgono sul treno. Una lunga tradotta verso la piattaforma Indire, per la classe virtuale!



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