Gli insegnanti possono avere un ruolo fondamentale, in sinergia con altri soggetti, per far venire a galla violenze e abusi sui minori: questo quanto emerso ieri pomeriggio alla scuola elementare “Giordani” durante la presentazione di un opuscolo realizzato dall'assessorato alla Formazione del Comune e destinato proprio ai docenti per aiutare i piccoli, attraverso un messaggio a fumetti, a difendersi dagli abusi. «Perché sia garantita la sicurezza dei bambini - ha evidenziato l'assessore Giovanni Mariscotti - occorre lavorare in rete, scuola, famiglia, istituzioni e forze dell'ordine. Gli insegnanti sono inoltre sensori sociali che possono assumere un ruolo di fondamentale importanza nell'educare i piccoli alla prudenza». Il progetto “Mimì, Fiore di Cactus” è uno degli interventi finanziati dalla legge Turco sui diritti per l'infanzia e l'adolescenza: gestito direttamente dal Comune, si configura come un'attività di prevenzione primaria che si avvale della collaborazione dell'Azienda Usl e dell'Ufficio Minori della Questura, con l'obiettivo di non sovrapporsi all'esistente ma di aggiungersi ad altre azioni cautelative. Alla presentazione erano presenti una settantina di insegnanti delle scuole elementari piacentine: saranno proprio i docenti, dopo due incontri di formazione, a fare da tramite con gli scolari, distribuendo il fumetto ai bambini delle classi coinvolte. A fare da anello di congiunzione è stata poi coinvolta una consulente, Anna Guarnerio, del Centro bambino maltrattato di Milano, che potrà affiancare gli insegnanti anche dopo la consegna dell'opuscolo. Ricordando che la tutela dei minori è una competenza dell'ente locale (il progetto riguarda infatti tutti i comuni del distretto urbano) Piera Reboli, responsabile dei servizi sociali dell'Azienda Usl di Piacenza ha parlato di questo progetto in termini di un'occasione forte per «ristabilire il patto reciproco tra scuola e servizi». Gli insegnanti - ha continuato - sono presenze chiave nella vita dei piccoli: «Il problema esiste e c'è ancora paura, da parte dei docenti, a segnalare eventuali supposizioni». Il territorio piacentino, ha concluso la dottoressa Reboli, non è insomma immune dal problema e per questo è importante agire in sinergia. Su quest'ultimo punto è tornato anche Girolamo Lacquaniti, dirigente della Squadra Mobile e dell'Ufficio Minori della Questura: «Posso capire - ha affermato - la paura che ci può essere quando si hanno certi sospetti». Tracciando il quadro dei recenti cambiamenti della normativa italiana in tema di abusi ai minori, Lacquaniti ha evidenziato l'importanza degli uffici tutela, recentemente istituiti. Qui - ha invitato gli insegnanti - potrete rivolgervi anche solo per esprimere dubbi: saranno le forze dell'ordine poi a valutare e a cercare riscontri.
stefania lacquaniti - 06-03-2002
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a Verona si conclude ora un progetto finanziato dalla legge Turco per l'area AULSS 20 in cui il rpovveditorato agli studi era capofila, che ha attivato :
percorsi di riflessione con i docenti della scuola materna elementare e media, incontri con i genitori, incontri con docenti genitori e operatori dei servizi territoriali. E' stata prodotta una dispensa per aiutare l'utilizzo di materiali ( libri, saggi, videocassette) sul tema e a tutte le scuole del teritorio tali materiali sono anche stati distribuiti. sono stati utilizzati negli incontri con i genitori spettacoli teatrali sul tema , per arrivare a un coinvolgimento che partisse dalle emozioni profonde.
nel "kit" per le scuole il libro MIMI' Fiore di cactus è stato uno dei materiali preso in considerazione.
la coordinatrice del progetto Stefania Lacquaniti docente esperta presso il CSA di Verona |
maria rosa dominici-psicoterapeuta e giudice onorario tribun - 20-04-2002
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sono maria rosa dominici,relatrice in 7 citta',varese,voghera,salo' breno,trescore cremasco,lodi,como,del v° modulo del progetto mimi,e l'esperienza è stata ottimale ,le risorse umane e culturali presenti in quello che io definisco IL CONTENITORE CONCENTRICO ,per i minori,ossia famiglia,scuola ed istituzioni ci sono e sono sensibili e desiderose di acquisire strumenti adeguati ad un intervento integrato per l'informazione,formazione ,e prevenzione,non si potra piu' fare come le 3 scimmiette della vostra testata,dopo questoa prima fase del progetto ,OMISSIONI OD OMERTA',sarebbero un'ulteriore vittimizzazione la dove vi sono vittime invisibili,come di fatto accade per la maggior parte dei bambini che subiscono,abusi e molestie |