Devolution e carriera docente
Cub Scuola - 30-09-2004
"In dirittura di arrivo alla Camera dei Deputati la devolution.
Un'altra picconata alla scuola pubblica italiana. Venerdì 1° manifestazione a Piazza Vittorio
"


Per quel che riguarda la scuola il disegno di legge assegna alle Regioni la potestà legislativa esclusiva su:
1. organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione;
2. definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico delle Regioni.
Se la legge passerà ci troveremo di fronte a un sistema scolastico nazionale spezzettato in venti modelli regionali, con tutte le evidenti conseguenze negative e l'aumento esponenziale dei ricorsi dovuti ai conflitti interpretativi tra leggi regionali e leggi statali.
Nel frattempo la maggioranza torna all'attacco dello stato giuridico degli insegnanti, ridefinendo la sua precedente proposta di legge di riforma che, in sostanza, conferma la divisione in tre distinti ruoli delle tipologie di docente (iniziale, ordinario, esperto) e li aggancia ai corrispondenti 7°, 8° e 9° livello degli inquadramenti del personale statale. Inoltre, prevede che l'assunzione in ruolo del personale docente venga effettuata direttamente dai dirigenti scolastici con dei concorsi per soli titoli.
Un modo chiaro per dividere ulteriormente la categoria insegnante attraverso il solito meccanismo dei "salvati" (pochi) e dei "sommersi" (tanti). Ed il discorso è lo stesso per gli aspiranti assunti!
Chicca finale: abolire le RSU d'Istituto e creare le macro RSU regionali, dove, ovviamente, a chiudere le trattative andranno i soliti noti!
Non permettiamo lo smantellamento della scuola pubblica repubblicana.
Contro l'attuazione della controriforma Moratti, portata avanti a "colpi di bastone, e per ottenere il ritiro immediato del primo decreto attuativo della legge 53, manifesteremo in tante e tanti venerdì pomeriggio a Roma in Piazza Vittorio e nel resto del Paese.

Roma, 29 settembre 2004
p. la CUB SCUOLA - Federazione di Roma

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