koreano - 28-09-2004 |
E' una bufala.... qua sotto riporto il link che spiega il motivo di tale bufala (con tanto di scansione della pagina) http://www.attivissimo.net/antibufala/sinistra_insultata/testo_scolastico.htm |
Redazione - 28-09-2004 |
A proposito dell'argomento , riproponiamo una riflessione di Vincenzo Guanci, Membro del Comitato direttivo scientifico di Clio'92, Associazione di insegnanti e ricercatori sulla Didattica della storia. Che storia è, quella della scuola Moratti? È una brutta storia, "una svirilizzata favola edificante cucita intorno all’Europa cristiana, unita e solidale nella stessa identità, senza le crociate, senza l’Inquisizione, senza Lutero, e le guerre di religione, senza la caccia agli ebrei e alle streghe, senza la rivoluzione industriale, in una parola senza conflitti né oppressioni, di razza, di classe, di genere […]". Così viene definita da Adriano Prosperi in una recente lettera a "La Repubblica". Per la verità, si tratta di uno dei pochi storici che ha ritenuto di dover dire la sua sulle Indicazioni Nazionali che il Ministero dell’Istruzione ha emanato in attuazione della riforma Moratti in vigore dal 1° settembre 2004; sembra che non interessino molto la corporazione; eppure ai tempi delle Indicazioni sul curriculum di Berlinguer-De Mauro scesero in campo in parecchi, facendosi sentire su tutti i giornali con un celebre 'manifesto dei trentatré' e con numerosi articoli, che, talvolta, giunsero perfino a svillaneggiare i colleghi che facevano parte della Commissione ministeriale che aveva redatto quelle Indicazioni. Forse oggi questo non accade solo perché il Ministero tiene rigorosamente celati i nominativi degli autori delle attuali Indicazioni. È noto bensì che un importante consulente del ministro Moratti è il pedagogista Giuseppe Bertagna; ciò nonostante, come si dice: mater certa est, pater… Ma andiamo pure a vedere quali sono le modifiche decisive rispetto all’esistente. LEGGI QUI TUTTO L'ARTICOLO |
Giovanni Fontana - 06-10-2004 |
Sarebbe ora che chi scrive libri di scuola, li elaborasse su documenti precisi e non, come spesso si vede, facesse dei raffazzonamenti di altri testi presi qua e là, solo allo scopo di confezionare velocemente un prodotto commerciale a scopo di lucro. |