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Il meeting di Rimini
Gianni Mereghetti - 24-08-2004
Il Meeting di Rimini esercita un’attrattiva, che oggi in Italia non ha uguali. A mio parere per due ragioni. La prima è identificabile nel coraggio di proporre, in una società ormai dominata dal nichilismo, uno sguardo positivo sulla vita dell’uomo. La seconda è che il Meeting di Rimini è uno spazio di confronto, e andarci non significa schierarsi, anzi è la possibilità di approfondire la propria identità in confronto con altre!

Di fatto il Meeting di Rimini è uno dei rari luoghi in cui la persona, la sua libertà, le sue esigenze più vere sono poste al centro. E non come idea, ma come esperienza.

C’è infine da rimarcare che per la sua pertinenza all’umano ciò che si vive una settimana al Meeting non è una parentesi per poi precipitare nel nulla, in quanto da lì viene la certezza che sia possibile vivere così dovunque, nelle famiglie, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro.



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 Emanuela    - 24-08-2004
E però. Capita anche nei momenti che avrebbero la responsabilità sociale di costruire equilibri di far pendere piatti.
Colpisce, proprio nei giorni in cui Cesare Battisti diventa il dito puntato contro gli anni di piombo, l'applauso a storie che solo nel silenzio potrebbero ritrovare una dignità calpestata.

Da Repubblica, 23 agosto.

RIMINI - Al Meeting sono loro le protagoniste di oggi. L’ex donna dei Nar, Francesca Mambro, sei condanne all’ergastolo, e la ex brigatista Nadia Mantovani, che fu anche la compagna di Renato Curcio. Entrambe, sedute al tavolo dei dibattito con Luigi Manconi e Renato Farina, hanno raccolto un lungo applauso. Alla Mambro è accaduto quando ha raccontato il rapporto nato con alcuni dei familiari delle persone che lei e il marito Giusva Fioravanti hanno ucciso. Alla Mantovani quando, chiudendo il primo intervento, ha invitato i militanti di Comunione e Liberazione ad "andare avanti così".

Secco, e severissimo, è il giudizio che dà del dibattito di Rimini Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione vittime della strage di Bologna: "Una operazione indegna". Per Bolognesi, infatti, è inaudito che "un meeting cattolico si faccia lustro con la fama dei terroristi, spazzando via il dolore di coloro che devono fare i conti con la scomparsa di persone uccise dalla violenza sanguinaria".

Ma alla reazione dei parenti delle vittime di Bologna replica la stessa Cl con il portavoce Robi Ronza. "Abbiamo invitato al Meeting Francesca Mambro e Nadia Mantovani - dice Ronza - sulla base di un’indicazione offertaci l’anno scorso dal presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, perché riteniamo che abbiano un’esperienza umana da raccontare". E ancora, il portavoce ciellino precisa che ciò "non vuol dire che vogliamo assolvere qualcuno, né che partecipiamo ad una posizione di perdono".

Poco prima, come detto, la platea aveva accolto con attenzione, e anche con applausi, le parole delle ex terroriste, che prima di salire sul palco hanno evitato qualsiasi domanda dei cronisti su Battisti e su Cinzia Banelli. "Non ho risposte su un presente che sento lontano dal mio passato", si è limitata ad accennare la Mantovani. Francesca Mambro, poi, ha spiegato di aver inviato l’anno scorso assieme a Fioravanti una lettera al Meeting, tramite Francesco Cossiga, raccontando di aver sempre seguito la comunità di Cl che opera "senza esibizionismi".


 Pierangelo Indolfi    - 03-09-2004
da "L'Espresso" satira preventiva di Michele Serra

Meeting alla brianzola

"Decisivo è il fattore, nell'uomo che cambia ed è cambiato dentro la coscienza e nella verità, nel passaggio dalla realtà presente alla volontà, per il ringraziamento con la mortificazione della storia salvata dalla rivelazione della nullità che è anche intensità". Con queste lucide e commoventi parole di don Giussani si è chiuso il meeting di Rimini. Abbiamo chiesto al portavoce Angelo Fumagalli, un rude brianzolo sulla cinquantina, di tracciare un breve bilancio politico ed ecclesiale della manifestazione.
"Non possiamo fare un vero e proprio bilancio politico", ci ha risposto Fumagalli, "perché siamo un movimento ecclesiale. E non possiamo fare un vero e proprio bilancio ecclesiale, perché siamo un movimento politico". Allora abbiamo inserito nel computer tutti gli articoli di giornale sul meeting. Incrociando i dati, è risultato quanto segue.

Politica

Comunione e Liberazione è presente con molti suoi uomini nel governo di centrodestra, ma ha ottimi rapporti anche con l'opposizione di centrosinistra. Guarda con vivo interesse a un possibile governo di centrosinistra (nel quale sarebbe presente con parecchi suoi uomini) per potere avere ottimi rapporti con l'opposizione di centrodestra. "Stiamo mettendo a punto un sistema", dice Carlo Colombo, uno schietto brianzolo sulla cinquantina, "che consenta ai nostri parlamentari di votare contemporaneamente a favore e contro ogni singola legge". A chi giudica troppo disinvolta e ambigua questa posizione, Colombo risponde: "A noi interessa l'uomo". Che non vuol dire una fava, ma ha lo straordinario vantaggio di impedire ogni genere di replica.

Religione

Pace fatta con Azione Cattolica. È stato decisivo l'incontro preparatorio tra Roby Ronza, un cordiale brianzolo sulla cinquantina, e la presidente di Azione Cattolica Paola Bignardi. Nonostante gli sforzi, i due non sono assolutamente riusciti a ricordare quali erano i punti di dissenso tra i due movimenti.

Economia

Attraverso la Compagnia delle Opere, i ciellini hanno interessi in tutti i rami dell'economia mondiale, dal pollame alla ricerca aerospaziale. Nelle pause del meeting, è stato deciso dal comitato operativo (un gruppo ristretto costituito da brianzoli sulla cinquantina) di estendere le attività anche agli unici due settori fin qui lasciati intentati: il teatro di varietà e la Formula uno. Per la nuova monoposto si cercava un pilota già titolato che avesse letto don Giussani. Si era pensato al vescovo di Como, che da ragazzo aveva una Mini Morris, poi si è preferito mettere sotto contratto l'americano Wilson, che è bigamo, puttaniere e ateo ma ha vinto sei volte a Indianapolis. "A noi interessa l'uomo", ha spiegato il responsabile della squadra corse Willy Perego, un estroverso brianzolo sulla cinquantina.

Futuro

Il prossimo meeting dovrebbe intitolarsi 'Veramente unico è il prodiere quando indirizza la nave, ma tanti sono i marinai quando si rivolgono al cielo', nel solco della tradizione che vuole Lina Wertmüller decidere il titolo. Scontato il malumore dei grafici e dei tipografi del movimento, costretti da anni a stampare programmi enormi, e soprattutto romboidali. Scartata comunque l'ipotesi di un titolo breve, che avrebbe il grave difetto di farsi capire e dunque di minare alla base l'opera di don Giussani.

Ospiti

Il clamore per l'invito di quest'anno a ex terroristi neri e rossi sarà sicuramente rinnovato e anzi aggravato dall'invito, l'anno prossimo, all'inventore degli infissi in alluminio anodizzato e al vincitore del 'Grande Fratello'. "Vogliamo continuare la nostra ricognizione nel degrado dell'umanità", dicono i ciellini, che non escludono, nel 2006, di invitare anche Alberto Tomba.

Organizzazione

La natura ecumenica del movimento risente, secondo i suoi leader, dell'eccessiva presenza di brianzoli sulla cinquantina nelle posizioni di responsabilità. Si è deciso, dunque, di estendere la leadership anche a brianzoli sulla quarantina.