Intorno al significato del punteggio assegnato a ciascun docente nelle graduatorie provinciali.
Le ultime vicende riguardanti la "
straordinaria quanto mai singolare" sorte degli insegnanti precari mi hanno indotto a riflettere sul perchè, nella notte dei tempi, il legislatore è ricorso all'attribuzione di punti per ciascun insegnante in una qualsivoglia graduatoria.
La risposta, anche a lume di naso, salta spontanea perchè è nella natura stessa della parola graduatoria: per definire un ordine di successione di persone!
Ma
L'ORDINE DI SUCCESSIONE viene stabilito sulla base di un
DETERMINATO CRITERIO. Qual è il criterio fondamentale indispensabile, perentorio, adeguato che può indicare se un insegnante, ai fini degli incarichi e delle immissioni in ruolo, viene prima o dopo rispetto ad un altro?
SICURAMENTE quello utile a definirne la
PROFESSIONALITA' docente acquisita.
Dunque sono le conoscenze e le acquisizioni teoriche(esami conseguiti, master) e i servizi svolti a scuola, nelle aule, che trasformano in competenze le conoscenze.
Definito ciò mi chiedo: qual è la professionalità acquisita in più da quegli insegnanti che operano in scuole collocate a seicento metri rispetto ad altri docenti a tal punto da attribuir loro doppio punteggio per ogni anno? Forse che il disagio, qualora ci fosse, di un tragitto accidentato che un ipotetico insegnante dovrebbe percorrere quotidianamente per raggiungere la scuola, affina, arricchisce le competenze didattiche di costui a tal punto da attribuirgli dodici punti in più?
L'unica competenza acquisita, rispetto ad un insegnante di pianura potrebbe essere, al massimo, una guida più abile, una conoscenza più appropriata del fondo stradale delle montagne, non so, gli effetti della nebbia o della neve e le precauzioni più adeguate da prendere.
Allora sarebbe stato più consono un riconoscimento da parte del ministero dei trasporti con qualche punto in più forse sulla patente di guida (ma acquisibile solo su strade di montagne oltre i secento metri).
A parte i deliri( però perfettamente in sintonia con quelli esternati da questa amminiatrazione scolastica) se proprio si voleva incentivare la scelta di certi posti dislocati in zone più o meno impervie si doveva dare un compenso economico ma non certo un riconoscimento di questa sorta che deborda dal senso dei punteggi delle g.p. e dunque si configura come illegittimo, illegale, estraneo alla logica stessa che regola l'attribuzione dei punteggi agli insegnanti.
E' una misura grave, pesante e gli effetti, già dal prossimo anno visto che la regalìa è valida dall'anno scolastisco appena trascorso, consisteranno in una sorta di transumanza di docenti di "montagna" verso le pianure ove poter spendere questi benefici piovuti dall'alto, illegittimi, sulla pelle di comuni insegnanti operanti su territori poco "alti" che si troveranno facilmente spiazzati da chi, per effetto della fata turchina, si trova raddoppiato ogni servizio che svolge.
Sicchè chi ha svolto l'anno scolastico scorso e se svolgerà quest'anno scolastico, per incanto, vanterà non due anni ma quattro anni. Ciò è indegno e criminoso, fuori da una qualsiasi forma logica di pensiero pertanto questa misura
DEVE ESSERE CANCELLATA.
Prima del rinnovo delle prossime graduatorie permanenti questa "cosa" deve sparire e deve essere estirpata qualsiasi azione atta a difendere una simile irriverenza e scelleratezza. Vorrei che le associazioni sindacali lo capissero: non siamo per niente soddisfatti dell'ultima modifica apportata alla valutazione dei servizi delle g.p.e se non si arrivasse ad annientare certe misure di stampo inequivocabilmente e squisitamente clientelistiche, vorrà dire che la civiltà e la legalità sarà morta in questo paese.