Ho partecipato al pellegrinaggio Cracovia-Czestochowa, camminando assieme a tanti giovani per arrivare a contemplare il volto della Madonna Nera di Jasna Gora. Quando dopo sei giorni di lungo e faticoso cammino – sono circa cento cinquanta i Km che si devono percorreee per arrivare a Czestochowa da Cracovia – siamo arrivati nella spianata davanti al Santuario della Madonna Nera mi è stato evidente che il valore del gesto compiuto riposasse totalmente nella tenerezza di Maria, una tenerezza così forte da trapassare gli sfregi che il suo volto porta e che sono il nostro male, le nostre ferite.
Partecipare a questo pellegrinaggio mi ha così aperto alla dimensione profonda della vita, quella del cammino. Mentre oggi gli uomini vagabondano alla ricerca di non si sa che, spesso del nulla, il pellegrinaggio è un gesto pienamente umano, perchè educa a vivere non come vagabondi, ma come pellegrini, ossia uomini che sanno dove andare.
Una volta davanti alla Madonna Nera, che indica il Bambino che tiene tra le braccia, mi sono commosso; lì ho capito ancor di più che la grandezza di Maria sta in colui che ha generato e di cui ci è strada. La grandezza di Maria è il Suo Figlio Gesù, colui per il quale ha senso camminare, tanto che grazie a lei si arriva ad una meta positiva, senza di lei invece si rimarrebbe per strada e camminare sarebbe inutile.
Questo è stato il pellegrinaggio, un gesto concreto –si doveva camminare! – in cui Maria è diventata più famigliare, Maria grazie al cui sì Cristo è oggi la presenza nella quale ogni uomo ritrova se stesso.
Andrea venturi - 26-09-2004
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Vorremmo ripetere come gruppo parrocchiale l'esperienza descritta in questo articolo. Gradiremmo perciò essere messi in contatto con l'autore per conoscere le modalità di organizzazione del viaggio e farci consigliare. vi ringraziamo anticipatamente per la disponibilità. Vi saluto cordialmente. |