breve di cronaca
Parola di Ministro
Tuttoscuola - 27-07-2004
Importante e' comunicare, non amministrare

Il Ministero sembra molto impegnato in questo periodo nelle strategie di comunicazione, oltre che nella soluzione dei gravosi problemi organizzativi ed amministrativi connessi alla concreta erogazione del servizio scolastico.
Per il prossimo 29 luglio sono stati “riconvocati” i direttori generali, regionali e centrali, del MIUR per decidere le sorti dei 5 documenti elaborati dai gruppi di lavoro in cui sono stati suddivisi i partecipanti al seminario del 7 e 8 luglio u.s. sulla “Comunicazione della Riforma”. Nell'incontro verranno valutati gli esiti dei colloqui diretti che i direttori regionali hanno avuto, nei giorni successivi, con gli esperti intervenuti all'incontro di studio e di riflessione sulle tematiche della comunicazione.
Il seminario, nelle dichiarate intenzioni del ministro Moratti, si doveva configurare come occasione di approfondimento della “tecnicalita'” della comunicazione per elevare l'efficacia persuasiva delle azioni a sostegno della riforma.
La comunicazione - veniva sottolineato - rappresenta lo strumento vincente per superare le resistenze, diffuse e strumentali, al processo di attuazione di riforma. Una riforma che essendo secondo molti stata decisa senza l'adesione di chi deve attuarla, e' esposta al rischio del fallimento.
Con questa consapevolezza, i lavori del seminario sono stati organizzati e indirizzati per indurre i direttori generali a prendere coscienza della delicatezza politica dell'attuazione della riforma; per convertire “l'anima burocratica” ad una rilettura dei testi di riforma capace di stabilire un contatto “emotivo” con quello che e' il target di riferimento (dirigenti, docenti, alunni, famiglie, stampa, etc.). La complessa rete di relazioni interpersonali e il livello e le modalita' comunicative sono state infatti i termini oggetto di perfezionamento.
Non una parola nel corso dei lavori sembra sia stata dedicata alle serie difficolta' che pongono i profili organizzativi della riforma (oggetto di maggiore contestazione) e sui problemi che al momento occupano la mente, affollano la scrivania e forse turbano il sonno dei direttori generali regionali (piano nomine ancora non definito, graduatorie permanenti appese al destino di norme di interpretazione che tardano a venire, difficolta' di gestione dei dati dovuta a un non corretto funzionamento del STD, etc).


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