tam tam |  sociale  |
Anziani e riforma fiscale
Rolando A. Borzetti - 03-07-2004

I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil rilanciano la protesta e la mobilitazione: ''Il Governo è sprezzante e con la preannunciata riforma fiscale si accinge ad aggravare la condizione di disagio delle famiglie anziane''


Il Governo continua a tacere e a ignorare le richieste avanzate dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil per il recupero del potere d’acquisto delle pensioni e l’istituzione di un Fondo nazionale a sostegno delle persone non autosufficienti. Rivendicazioni che sono state alla base della manifestazione nazionale di oltre 1 milione di pensionati a Roma e della successiva mobilitazione in tutto il territorio nazionale e davanti alle sedi dei ministeri del Welfare, della Salute e dell’Economia. La denuncia è dei tre sindacati dei pensionati, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, che hanno riunito le Segreterie nazionali unitarie per rilanciare la mobilitazione.

Spi, Fnp e Uilp sottolineano che “il Governo conferma in ogni occasione di voler marciare in direzione opposta alle richieste dei pensionati e si accinge, con la preannunciata riforma fiscale, ad aggravare la condizione di disagio delle famiglie anziane con la preannunciata riforma fiscale, ad aggravare la condizione di disagio delle famiglie anziane con scelte distruttive di ogni residuo criterio di equità fiscale. Le proposte contenute nella legge delega sul fisco, infatti, se venissero attuate, ridurrebbero ulteriormente le risorse disponibili per la protezione sociale sia a livello nazionale (con il taglio dell’Irpef a vantaggio dei redditi più alti) sia a livello regionale e locale. Anche la ventilata modifica dell’Irap rischia di mettere in seria difficoltà il Sistema sanitario nazionale. Una scelta grave, che, accompagnata ai tagli dei trasferimenti agli enti locali, mette in pericolo diritti universali come quello della salute”.
La situazione dunque, sottolineano i sindacati, “non lascia altra scelta che quella dell’intensificazione dello stato di agitazione”.

Le Segreterie di Spi, Fnp e Uilp, nel denunciare le gravi responsabilità del Governo, esprimono invece “apprezzamento per la disponibilità dell’Istat a identificare, attraverso un confronto costruttivo con i sindacati dei pensionati, un paniere di beni essenziali per i consumi degli anziani”. A parere di Spi, Fnp e Uilp, “solo una preconcetta posizione antipopolare e antisolidale può far passare in secondo piano un dato che è sotto gli occhi di tutti: sono ormai molti milioni i pensionati spinti di fatto fuori dal mercato in quanto percettori di redditi inferiori alla soglia di sopravvivenza. Una realtà che diventa ogni giorno più intollerabile e che incide drammaticamente sul livello dei consumi, aggravando una congiuntura economica già precaria e favorendo il trasferimento di risorse a vantaggio dei ceti più ricchi”.

Le Segreterie di Spi, Fnp e Uilp annunciano che nei prossimi giorni incontreranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per discutere il programma di iniziative in occasione della presentazione della legge finanziaria.


I dati

PENSIONI E POVERTA' ITALIA 04: analisi reddito lordo da pensione

Anziani e Pensioni in Italia (Eurispes 04): pensionati e importo annuo delle pensioni (complessivo e medio) per regione all'anno 2002

Previsioni aggiornate per gli anni 2002/2005 sugli effetti finanziari derivanti dalle modifiche introdotte con la legge 335/1995 e successivi interventi


  discussione chiusa  condividi pdf

 ilaria ricciotti    - 08-07-2004
E noi continueremo a manifestare, manifestare, manifestare, fino a quando non verremo ascoltati da questo governo.