Michele Sorbara - 06-06-2004 |
Qualsiasi malefatta non deve mai essere subita, ma combattuta e denunciata. Mi sono trovato qualche anno fa nelle stesse condizioni. Ho fatto richiesta scritta e protocollata al dirigente scolastico interessato e poi non avendo egli ottemperato ho scritto all’ex provveditore che ha promosso un’inchiesta tramite ispezione condotta da un ispettore. Questo non ha certamente cambiato le cose, ma mi ha dato spunto per scrivere al ministro per renderlo edotto dei fatti. In seguito ho scritto al procuratore capo della Repubblica del tribunale dove risiedo. Sono a conoscenza di un fatto accaduto a Matera, che è in via di risoluzione con soddisfazione della parte interessata che, però è stata costretta a ricorrere al TAR in quanto l’omertà della classe docenti e la disonestà del dirigente scolastico ha in un primo momento favorito la condanna di uno studente. La perseveranza del genitore ricorrente sta ora ribaltando la situazione. Bisogna avere coraggio, non è semplice, ma non è nemmeno impossibile avere riconosciuti i propri diritti. L'esposto al procuratore causa il suo intervento d'ufficio. |