breve di cronaca
Campagna Nazionale "PIU'SCUOLAPERTUTTI"
il Manifesto - 16-02-2002


"PIU'SCUOLAPERTUTTI"

TOM BENETTOLLO *, VITTORIO COGLIATI DEZZA **

La posta in gioco è davvero alta. Nella riforma proposta dal ministro Moratti si disegna un paese individualista, in preda al mercato, molecolare e familista. Niente a che vedere con quell'idea di un paese equo, solidale e sostenibile, per il quale in tanti si stano mobilitando, dentro e fuori della scuola, in questi mesi. Siamo convinti di trovarci di fronte ad un disegno organico e pensato, ma non per questo meno dannoso per il futuro del paese e dei suoi cittadini. In questi mesi sono stati tracciati i tasselli del mosaico: il taglio degli organici e l'aumento dell'orario di lavoro nella finanziaria, la commissione per il codice deontologico che richiama uno Stato delle Corporazioni, il così detto progetto Bertagna, che affianca la scuola pubblica con miriadi di corsi privati di inglese ed informatica, ed infine, dopo il fallimento degli Stati generali, la rinuncia al finto coinvolgimento di insegnanti e famiglie per passare alla più tranquilla e direttiva legge delega, accompagnata dalla previsione di consistenti tagli occupazionali. Un progetto organico che disegna una scuola fatta di lezioni frontali e di competizione tra gli insegnanti, che uccide l'autonomia delle scuole e toglie spazio alla progettazione collegiale.
In questo quadro la firma del protocollo contrattuale sul pubblico impiego dimostra che si può far arretrare il governo ed ottenere vittorie importanti. Ma la riforma Moratti è ancora in campo. Ad oggi sono ancora tutte in piedi le ragioni della mobilitazione per la scuola. La sospensione dello sciopero da parte dei sindacati confederali non deve indebolire la mobilitazione contro la riforma Moratti. Dobbiamo impegnarci a costruire una grande mobilitazione nazionale unitaria e permanete perché anche quel disegno si può sconfiggere. Una mobilitazione che utilizzi tutte le occasioni per crescere: l'appuntamento del sindacalismo di base del 15 febbraio, cui aderiamo, come la manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil il 9 marzo. Una mobilitazione che, come sta succedendo nel "movimento dei movimenti", sappia riconoscere le tante differenze presenti in un grande movimento di scuole, associazioni, sindacati, un movimento unito nell'obiettivo di sconfiggere il disegno del governo Berlusconi, per un paese equo, solidale, sostenibile.
Per tutto ciò riteniamo indispensabile lanciare una grande campagna nazionale che mobiliti la società civile ed il mondo della scuola contro il disegno Moratti. Proponiamo una campagna nazionale che con la parola d'ordine "Piùscuolapertutti" crei occasioni di discussione per diffondere la consapevolezza della partita in gioco, avvii un confronto per disegnare la scuola che vogliamo, prepari una mobilitazione civile e politica che confluisca in una grande manifestazione nazionale. La scuola è un fondamentale diritto di cittadinanza, è uno dei terreni prioritari in cui si combatte per la qualità sociale e culturale del paese.

* presidente Arci** Legambiente Scuola e Formazione





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