breve di cronaca
I cd di Berlusconi all'assalto delle scuole
L’Unità - 04-06-2004
Non è vero che il budget delle scuole sia dimagrito con la riforma Moratti sforbiciata da Tremonti. Cambiano solo le modalità perché nell’armonia di un governo del cui idillio collegiale nessuno sospettava, il ministro Scajola rammenda volonterosamente i buchi della nuova autarchia, facendo avere ad ogni istituto superiore, materiale « didatticamente pregevole e scientificamente avanzato ». Decine di migliaia di copie raccolgono le prime pagine della nuova storia. Obiettiva, senza i veleni della carta stampata. Ne vien fuori l’Italia che vogliamo.

Migliaia di cd già recapitati; gli altri stanno arrivando, se vogliamo un po’ tardi perché i licei fra qualche giorno chiudono, ma fra qualche giorno i ragazzi di quarta e quinta vanno a votare. Loro, così distratti, devono pur sapere qualcosa della realtà. Il ministro per l'attuazione del programma di Governo si preoccupa di riportarli sulla giusta strada con strumenti che sollecitano la meditazione: 2180 pagine del « Rapporto di mezza legislatura » nel quale vengono elencati gli «obiettivi conseguiti, “ed oltre ”, e le iniziative programmate per la seconda metà dell'impegno del governo». In passato le scuole erano state piuttosto trascurate dai palazzi. Ingiustamente, e si è finalmente pensato come rimediare all'informazione tagliata.
Orgoglio di Scajola. Berlusconi e gli altri, ringraziano (c'è scritto).

Quando c’è lui

Con quel « oltre », il ministro fa capire come Berlusconi abbia già bruciato il programma promesso. In anticipo su tutta la tabella di marcia, ecco perché gli sembra doveroso spiegare ai ragazzi che le tasse non sono aumentate e stanno per sbriciolarsi, e se i genitori brontolano perché vanno sempre più su, e i nonni si preoccupano per la pensione che rimpicciolisce, è solo l'ipocrisia di chi non si accontenta. Sono diventati ricchi ma lo nascondono. Un milione, minimo garantito, non basta a 4 milioni 900 mila vecchi? Non basta la promessa mantenuta? Mentono quando giurano di non averlo mai visto. Ogni mese lo ritirano di soppiatto alle poste per nasconderlo nella borsetta. Al capo del governo resta la pena di sbugiardarli rivolgendosi direttamente ai loro ragazzi.

Le tabelline e Porta a Porta

Il rapporto é introdotto da un cappello simpaticamente insolito: la tradizionale conferenza stampa di fine anno tenuta dal Presidente del Consiglio a Villa Madama, 20 dicembre 2003. E, di seguito, « il bilancio di impostazione numerica e statistica delle cose fatte, modellato sul Contratto degli Italiani ». Evitando un pericolo. Magari gli studenti frettolosi saltano le prime pagine del librone cd sfogliando via le tavole della legge firmate a Porta a Porta dall'allora candidato alle elezioni. Per non perdere il piacere di rigustare la concretezza della carta bollata sottoscritta da Berlusconi davanti al notaio Bruno Vespa, Scajola ne manda una copia stampata accompagnata da due righe di presentazione. Quasi un manifesto. Da allargare ed appendere in ogni scuola di fianco al tabellone degli scrutini.

Le gesta del padre

La responsabilità dell'informare le nuove generazioni mette in conto il sacrificio di un certo peso per il bilancio dello stato, noi contribuenti, ma bisogna farsene ragione: possono i ragazzi scegliere l'uomo che governerà il loro destino, ignorando le meraviglie che ha realizzato quando è appena amezza strada? Con l'imparzialità che sempre accompagna un uomo talmente coraggioso da epurare il padre morto (cancellandone il nome nella sede che il padre aveva fondato a Imperia, ex Dc diventata Forza Italia), il ministro Scajola fa sapere che se il paese si ritrova in paradiso lo deve « alla volontà politica del presidente Berlusconi e del Governo: hanno inaugurato positivamente unmetodo innovativo di articolazione del proprio programma in veste scientifica, per grandi obiettivi, onde consentire un agevole monitoraggio di resocontazione ai cittadini ». Forse la fretta, forse il troppo tempo passato lontano dai libri, rendono il testo a volte spinoso. Immagino che il fervore di presidi e professori « azzurri » possa intiepidirsi. Povero purista che insegna lettere, con quale fede riuscirà a sopportare la « resocontazione », o accettare quell'« onde » da mezze maniche della burocrazia umbertina? Non è solo Scajola a ragionare così. Pinocchio di squadra Ciascun ministro contribuisce col proprio rapporto a dar corpo all' Italia dei sogni. Per esempio: Castelli, annunciando con severità che « per restituire alla Giustizia efficacia ed efficienza, termini che significano non solo acritico e 'mero ' stanziamento di sempre maggiori risorse, ma un'utilizzazione ottimale eliminando gli sprechi », fa capire che « er un quadro più esaustivo » meglio sfogliare gli allegati dove si possono consultare i moltissimi provvedimenti approvati dal governo che « seguono iter parlamentari secondo tempistiche
».

Immagino lo smarrimento dei maturandi costretti a sfogliare lo Zingarelli 1950 per capire se « mero » è errore di stampa, « esaustivo » una forma di esaurimento, o « secondo tempistiche », possa essere il nome di un gregario basco del ciclista Cipollini. Ma un documento non è lezione di lingua italiana e gli uomini di governo non hanno tempo di succhiare le parole: si esprimono come sanno, più per non dire che per dire. Come sempre l'oscar della criptografia va al ministro Gasparri. La sua spiegazione sul come è riuscito a trasformare radio e Tv, ha il sapore avventuroso di una battaglia navale giocata sui quaderni, un pomeriggio d'inverno: « secondo il decreto legge 34\1 del 10 settembre 2002, trasformato con legge 26\37 A del 22 novembre 2003... », ragnatela affascinante, orizzonti senza confini come la Paragonia. Chi non è bravo si sperde e i ragazzi non avranno tempo di incantarsi prima degli esami. Peccato. Solo in vacanza riusciranno ad assaporare il capitolo « sull'immissione nel mercato, favorita dal D.Lgs (vuol sempre dire decreto legge, ma aveva fretta) del 9 maggio 2001 numero 269 di recepimento della direttiva europea 1999-5-Ce ». Insomma, il Gasparri brillante di sempre

Se il focolare è azzurro

La prosa di Berlusconi resta piacevole. Se vogliamo un po' troppo familiare, piglio da vecchio padre di famiglia: « Sento di essere il Presidente non soltanto di coloro che mi hanno scelto, ma di tutti gli italiani ». Annuncia ai liceali di aver cambiato, migliorando, la struttura dei licei, di aver « avviato numerose riforme » come «l 'insegnamento dell'inglese fin dalla prima elementare ». Forse Scajola si é trovato nell'impaccio del collettore che non può raccogliere tutti i miracoli, proprio tutti, ecco perché dimentica di far sapere che alle medie l'inglese si insegna appena due ore la settimana e alle superiori due ore e mezza: lingua e letteratura concentrate come un compac. E i ragazzi sono costretti ad arrangiarsi quando vanno all' estero: del resto, la scuola pubblica non può pensare ai loro viaggi.

Le due facce dei cinesi

E l'economia come va ?Meglio del previsto, tranquillizza il presidente. Abbiamo dovuto subire due guerre e la concorrenza « infida » della produzione orientale, eppure gli italiani sono contenti. Contenti ma non capiscono come mai quando il CD era ormai in distribuzione, Berlusconi abbia tentato di abbracciare a Roma l'infido premier cinese il quale per prudenza si è scostato evitando baci sulle guance. Ma l'italico ospite non si è arreso: « La Cina è un partner economico amico e indispensabile per l'Italia ». Maturando, i ragazzi capiranno l'apparente contraddizione

Amici miei

Meraviglia delle meraviglie del nuovo testo da scuola coranica, le immagini che accompagnano parole e bilanci dei ministri. Val la pena ricordarne almeno una: Bush e Putin (di profilo) si stringono la mano sotto le mani benedicenti di un Berlusconi che sorride. Ecco è la nuova dimensione internazionale del paese. Non è vero come ripete «un'opposizione inconsistente e mai propositiva in Parlamento», non è vero che si tratti di una foto d'occasione. Il significato simbolico é profondo: noi al centro del mondo. La collocazione delle tre figure ripete quella dei protagonisti dello Sposalizio della Vergine di Raffaello. Gran sacerdote al centro dei promessi sposi. Resta il dubbio: tra Bush, Putin e Berlusconi, la vergine chi è ?

Maurizio Chierici

  discussione chiusa  condividi pdf