breve di cronaca
Ho scoperto il razzismo
Respinta da hotel: no a nera in reception

Marlene, 17 anni, nata in Congo, residente con la sua famiglia a Pesaro, studentessa dell'istituto alberghiero rifiutata da un albergo di Abano, dove avrebbe dovuto svolgere uno stage: "Ho scoperto il razzismo"

PESARO - Marlene, 17 anni, nata in Congo, residente con la sua famiglia a Pesaro, studentessa al quarto anno dell'alberghiero S. Marta, specializzazione in reception, si sta riprendendo ora da un'avventura che nemmeno immaginava: «Come potevo pensare che la mia pelle potesse dare fastidio - racconta - ai clienti di un albergo dove ero andata per imparare, per fare uno stage formativo insieme ad altre mie compagne di classe. E infatti, fino al ritorno a Pesaro noi non abbiamo conosciuto il motivo della nostra partenza improvvisa da Abano terme dopo appena un giorno di lavoro. Dovevamo starci un mese. Al ritorno, la professoressa di ricevimento e la vicepreside ci hanno svelato che il direttore di quell'albergo aveva chiamato subito il preside per dire che non era gradita la mia presenza nella reception dell'albergo perché avevo la pelle nera. Le altre, invece, potevano rimanere.
Mi sono sentita umiliata, credevo che certe cose fossero lontane dal mio mondo. Invece avevo capito che il colore della pelle fa la differenza. Da quel momento, ho avuto il terrore che nessun altro albergo avrebbe potuto accettarmi solo perché sono di colore. Mi sbagliavo ovviamente, e quando sono andata all'Hotel Rossini di Pesaro per lo stage che non ho potuto fare ad Abano sono stata felicissima. Il colore della mia pelle non c'entrava proprio nulla. Mi trovo proprio bene al "Rossini" e spero di fare bene. L'andarci mi ha fatto girare pagina in fretta e mi sta aiutando moltissimo ad essere fiduciosa per il futuro».

Che cosa avete capito ad Abano terme quando vi ha chiamato il preside per dirvi di tornare a casa immediatamente?
«Pensavamo ad un problema di alloggio, o a qualche disguido organizzativo ma non al colore della mia pelle. Nessuno dell'hotel ci ha detto niente. Anzi, la proprietaria si dimostrava apparentemente dispiaciuta che ce ne andassimo. Ci ha fatto anche firmare un foglio dove si diceva che eravamo state accolte bene e non avevamo trovato nulla da lamentarci anche se dovevamo ripartire per dei problemi».

Avevi avvertito un'ostilità nei tuoi confronti da parte della direzione alberghiera?
«Non subito, anche se parlava molto di più con le mie compagne piuttosto che con me. Il direttore dell'hotel non ha mai parlato con me direttamente né si è esposto con qualche considerazione razziale. Niente».

Quando hai raccontato la storia a tuo padre che cosa ti ha detto?
«Era talmente arrabbiato che voleva andare immediatamente ad Abano terme a prendere a cazzotti quel direttore d'albergo che non mi ha voluto perché sono di colore. Ho dovuto tranquillizzarlo dicendogli che sono bene accetta da tutte le altri parti e che quindi non valeva la pena di arrabbiarsi». Un consiglio ottimo, soprattutto per l'albergatore. Il papà di Marlene è Zulu Ekoli, 39 anni, campione di boxe, pesi welter, salito sul ring per il titolo mondiale Ibf solo cinque anni fa.

Il preside dell'istituto S. Marta è Gabriele Paci e spiega: «Quando ho ricevuto la telefonata del direttore dell'Hotel Tritone di Abano Terme erano le 12 circa del primo giorno di stage delle ragazze. Questo signore mi ha detto senza giri di parole che si era ritrovato alla reception una ragazza di colore che i suoi clienti tedeschi non gradivano. Doveva metterla in qualche ufficio nascosta o rimandarla a Pesaro. Il giorno dopo ho detto a tutte le ragazze di tornare perché in quell'albergo avevano un atteggiamento razzista».

Roberto Damiani

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