breve di cronaca
Le insidie di Internet
Ansa - 21-04-2001
(ANSA) - ROMA, 21 APR - Rischio pedofilia ma non solo. Su Internet, bambini ed adolescenti (stimati in Italia fra il milione e mezzo e i tre) corrono altri pericoli reali: venire a contatto con messaggi sconvenienti, con inviti alla violenza e all'odio razziale, con l'istigazione a reati. Per i genitori, c'e' un decalogo che puo' aiutarli a prevenire questi rischi. A sottolineare questo inquietante aspetto della frequentazione della rete e' stato Umberto Rapetto, comandante del Gruppo Anticrimine tecnologico della Guardia di Finanza in un convegno della Aiart (Associazione spettatori) su mass media ed infanzia, in corso a Prato fino a domani. Circa il 30% dei navigatori di Internet, per Rapetto, e' under 18: ''si stima che il numero dei frequentatori complessivi vada dai 5 ai 10 milioni. I teen ager che si collegano facilmente ed autonomamente con Internet e' circa il 30%, quindi un milione e mezzo-tre milioni. Sono ovviamente proiezioni perche' e' impossibile conoscere il numero esatto dei fruitori della rete. Internet offre una marea di opportunita' positive ma anche rischi e pericoli. La piu' consistente e' il venire a contatto con contenuti non idonei e messaggi illegali''. A suo avviso, ''c'e' un largo incremento dell'apologia di reato. Invece del volantino, molte organizzazioni che vogliono fare propaganda, ora usano Internet''. E poi, ''troviamo inviti a sobotaggi, istigazione a reati, all'odio razziale, a prendersela con i neri, con gli immigrati. E' un vero e proprio inquinamento delle coscienze del futuro''. Rapetto ha raccolto in una sorta di decalogo consigli ed indicazioni per genitori e ragazzi cosi' da evitare brutti incontri virtuali, ma concreti. Ai genitori suggerisce, ad esempio, di inserire dei filtri con specifici programmi software e 'tagliar fuori' aree di rete riservate agli adulti; collocare il computer in un locale non isolato dell'appartamento; di far diventare l'utilizzo di Internet un'attivita' di carattere familiare; non lasciare soli i figli alla tastiera; di domandare loro dove vanno quando navigano e se sono piu' agili non esitare a farsi insegnare qualche trucco del mestiere; tenere sotto controllo il tempo trascorso ''in linea''. Suggerimenti anche ai ragazzi: raccontare sempre ai genitori tutto cio' che si e' trovato e che ha fatto provare un qualche disagio; non fornire mai senza autorizzazione alcuna informazione personale come il telefono di casa o la scuola frequentata; non collegarsi mai con la rete senza consenso dei genitori; non inviare mai a nessuno proprie fotografie; non rispondere mai a messaggi che possano dare fastidio; non sentirsi in colpa per aver ricevuto messaggi sconvenienti; non assumere iniziative di sorta. ''La cronaca e soprattutto la realta' in questi ultimi tempi - ha detto la presidente dell'Aiart, Mariapia Garavaglia riferendosi al rapporto mass media-minori - ci ha offerto motivi di riflessione e di preoccupazione. Abbiamo dovuto prendere atto nella maniera piu' sconvolgente che i minorenni sono protagonisti di efferatezze uguali a quelle commesse da adulti criminali. I minori sono gli adulti del domani e la comunicazione telematica ci mette in condizione di non aver paura dei mass media ma di studiarli per attivare sensibilita' e impegno per essere coprotagonisti della produzione dei media, anche come controllori''.
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