Cari colleghi, vi invio in allegato copia di una lettera che sto per spedire - via posta normale per mancanza di indirizzi elettronici - al senatore Giuliano Amato. Qualche giorno fa ho letto della sua proposta di mettere un limite di peso agli zaini dei fanciulli. Sono andato a leggere il disegno di legge e, come avevo già capito, vi si dimostra come in questo paese la peste del vincolismo e del proibizionismo annebbi anche le intelligenze più lucide, quale quella di “nonno Amato” preoccupato per la schiena dell'amata nipote. Si stenta a crederlo, ma vi si dovrebbe controllare (quotidianamente?) che il peso dello zaino non superi 1/10 del peso corporeo dell'alunno di normale costituzione e 1/15 di quello dell'alunno di costituzione gracile (trascurati, invece, i bimbi obesi).
Tanto per cambiare si prevede anche l' "attribuzione agli insegnanti .... della supervisione, per la parte di loro competenza, dell'osservanza delle disposizioni di legge".
Utilissima poi l'acquisizione, in tutte le scuole d'Italia, di armadietti in cui riporre gli oggetti di uso non quotidiano (notoriamente quelli che fanno più peso...).
Secondo me è di quelle idiozie che possono ottenere un trionfale consenso bipartizan.
Meglio scrivergli: a Amato e, per conoscenza, alla Moratti.
Per Amato: Senato della Repubblica, Gruppo Misto, Corso Rinascimento, 00186 Roma.
Giorgio Ragazzini [1]
Caro Senatore,
ho letto l’articolo in cui Lei spiegava la genesi del DDL, poi il testo della proposta e la relativa relazione.
Prima di tutto, Le assicuro che le scuole ne hanno provate di tutte.
1) Far portare un libro ogni due ragazzi: X porta solo geografia, Y solo scienze, eccetera. Inconvenienti: a parte la maggiore difficoltà di concentrarsi nella lettura, come si fa per gli esercizi da fare direttamente sul libro? Inoltre gli accordi degli allievi risultavano estremamente aleatori e finiva che il libro non ce l’aveva nessuno dei due. Per di più molti allievi ci tengono ad avere il proprio libro di testo. Comunque, quando è possibile, si cerca di fare.
2) Adottare libri più leggeri e pubblicati in più fascicoli. Moltissime case editrici fanno da anni testi di questo tipo. Ci sono anche accordi o disposizioni riguardanti il peso. Io, come molti docenti, ci sono stato molto attento.
3) Incoraggiare gli allievi ad adottare gli zaini con il carrello, soluzione fallita nel caso della sua nipote, come credo in molti altri casi, ma che a mio avviso sta cominciando ad affermarsi qua e là.
Io sono del parere che, senza trascurare gli altri accorgimenti, l’unica soluzione valida sia proprio la terza. Convincere i ragazzi non è semplice, fino a quando la scelta rimane estremamente minoritaria; ma se Lei riuscisse a ottenere delle campagne pubblicitarie televisive, con cantanti, attori e calciatori a fare da testimonial, credo che ce la potremmo fare. Il problema è raggiungere la massa critica.
Devo d’altra parte esprimerLe in tutta franchezza il mio parere totalmente negativo sulle sue proposte, che trovo del tutto inapplicabili (mettiamo una stadera all’ingresso di tutte le scuole?) e foriere di un’ulteriore burocratizzazione della scuola, assegnazione di altri compiti impropri ai già furibondi docenti e grandi perdite di tempo. La cosa mi ha sorpreso non poco, avendola più volte sentita parlare di snellimento delle procedure …. (Quanto agli armadietti, almeno alla medie non c’è praticamente nulla che i ragazzi possano lasciarci).
Mi auguro in conclusione che si possa trovare una soluzione non vincolistica per un problema che Lei si è giustamente posto sia come nonno che come legislatore; altrimenti, come dicono in veneto, sarà pezo el tacón del buso…
Cordialmente,
Giorgio Ragazzini
Firenze, 3 maggio 2004
[1] Docente in lettere nella scuola media
Via Brunetto Latini 100 – 50133 Firenze