Ore 7:
tre autobombe contro la polizia di Bassora colpiscono uno scuolabus diretto a una scuola materna. 200 feriti, almeno 70 morti, 10 sono bambini.
Altro attacco due ore dopo a Zubair, altre 10 le vittime. Si combatte a Falluja. Colpi di mortaio contro la base italiana a Nassiryia.
Ucciso ostaggio danese. Autobomba a Ryad, 10 morti
Altri morti, altri bambini. A Bassora, tre esplosioni poco dopo le 7, la quarta verso le 9 a Zubair, 25 km a sud di Bassora. L'obbiettivo dei kamikaze era rappresentato dalle sedi della polizia locale. Una, forse due, esplosioni hanno investito uno scuola bus carico di bambini diretti alla scuola materna. Al momento le vittime sarebbero già 70 (almeno 10 i bambini), i feriti oltre 200, ma come sempre in questi giorni il bilancio crescerà nelle prossime ore. A queste vittime si devono aggiungere i 10 morti (2 sono soldati britannici) già contati all'Accademia di polizia di Zubair nell'attentato (ancora incerto se si sia trattao di missili o autobombe) avvenuto poco dopo le 9.
A Falluja si combatte ancora. Circa trentacinque militi iracheni hanno attaccato i soldati americani con fucili e granate. Tre i morti tra gli iracheni, due soldati britannici tra i feriti.
A Nassiriya, nella notte (3.15 locali) la base italiana è stata attaccata a colpi di mortaio. Per fortuna non ci sono state vittime.
Henrik Frandsen, l'imprenditore danese preso ostaggio in Iraq, è stato trovato morto. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Copenaghen dopo aver ricevuto notizia dai vertici della coalizione a Baghdad.
Nel pomeriggio, un kamikaze a bordo di un'auto si è fatto saltare contro un edificio del quartier generale delle forze di sicurezza, situato nel centro della città saudita. Oltre a 10 vittime, l'attentato ha causato una sessantina di feriti. L'intelligence dell'Arabia Saudita non è riuscita a intercettare quest'ultimo piano terroristico, dopo che nei giorni scorsi aveva fermato 5 auto piene di esplosivo pronte a compiere altre stragi.