Sulla riduzione degli organici nelle scuole pugliesi: tagli anche agli insegnanti di sostegno
Cresce in Puglia il numero di iscritti alla scuola superiore: sono più di tremila rispetto all’anno scorso, stando ai dati forniti dal sistema informatico del ministero. Eppure, le cattedre vengono tagliate: 215 posti in meno solo nelle superiori, 553 posti in tutta la Puglia. Tagli imposti dalla legge finanziaria, per ammissione dello stesso Ufficio Scolastico, e che si sommano a quelli già effettuati nei due anni precedenti. Una situazione paradossale, quella per cui aumentano gli iscritti ma diminuiscono i docenti, eppure emblematica di logiche che mirano alla riduzione delle spese e non ad assicurare risorse per garantire la progettualità delle scuole e la qualità della didattica. E a farne le spese, come sempre, sono in particolar modo le fasce più deboli e meno garantite: in tutta la Puglia vengono tagliati ben 71 insegnanti di sostegno, rendendo sempre più difficoltoso l’obiettivo dell’integrazione dei disabili.
Il mio auspicio è che l’Ufficio Scolastico Regionale sappia e possa farsi portavoce presso il Ministero del disagio e delle esigenze della scuola pugliese, e che non si limiti ad essere l’esecutore di direttive impartite dall’alto.