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Dedicata a Carlo Urbani
Ilaria Ricciotti - 29-03-2004

E' trascorso un anno da quando te ne sei andato,
hai lasciato i tuoi cari, i tuoi amici e quanti ti hanno stimato.

Tu, grande uomo, medico senza frontiere,
hai dimostrato a tanti che non si debbono ergere barriere.

Quando eri in vita, come quasi tutti i grandi sei passato inosservato,
dopo la tua morte causata dalla sars, in molti ti hanno celebrato.

Ma, conoscendoti , tutte queste onorificienze,
tu le avresti considerate delle incongruenze.


Incongruenze di coloro che in questo pianeta,
ti acclamano solo se diventi famoso,
e non se sei la milionesima parte di una cometa.

Tu, infatti ed i tuoi amici senza frontiere,
avete lottato e state lottando per cause importanti e vere.

Non sempre però siete stati riconosciuti e rispettati,
soprattutto quando avete denunciato che mancano medicinali in certi stati.

Tu, caro Carlo, sei stato mosso sempre da certi ideali,
che in molti non possiedono più, e a cui si cercano di tagliare loro le ali.

Ma, la tua giovane vita, sacrificata per l'umanità,
ti farà rimanere per sempre nel cuore di chi non ti dimenticherà.

Di chi anzi sta seguendo o seguirà il tuo esempio,
lottando contro ogni ingiustizia, ogni sorta di scempio.

Termino questa che non vuole essere una commemorazione,
ma, semplicemente un invito a fare, a credere, agendo con passione.

Vorrei per questo ricordare un tuo pensiero molto significativo,
perchè rimanga inciso negli animi e sia per sempre vivo.


"Quello che uno fa non è altro che il risultato di quanto ha dentro in termini di affetto, passione, amore"
Carlo Urbani




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