Non è cominciata solo la primavera , il 21 marzo. Si è celebrata anche la giornata mondiale contro il razzismo, ricordando il giorno terribile del massacro dei manifestanti contro l’apartheid, nel 1960 a Sharpeville, Sudafrica. Non è quindi casuale che sia stata scelta questa giornata per la campagna di radiodiffusione internazionale di 24 ora da cinque continenti “radio voci senza frontiere”. Sono sette anni che l’Associazione mondiale delle radio comunitarie [
Amarc], impegnata per la giustizia sociale e la difesa degli interessi della radiodiffusione di tipo comunitario, organizza questa giornata delle radio comunitarie contro la discriminazione razziale, perché “un’altra comunicazione è possibile”. Per tutta la giornata si sono susseguite trasmissioni in diretta con contributi pre-registrati provenienti dalle radio comunitarie di Asia, Africa, Europa, America latina e America del nord, coordinati da Radio Centreville nel Canada; Kcsb-Fm negli Stati uniti;
Radio Tierra a Santiago del Cile;
Amisnet in Italia; l’agenzia di notizie
Simbani in Sudafrica; Amarc-Asia in Nepal. Le trasmissioni sono state diffuse anche su Internet e sui satelliti Canal Afrique, Global radio [per l'Europa], Rfa [per l'America del Nord] e Aler [per l’America latina]. In Africa, in particolare, le radio comunitarie sono uno strumento essenziale, molto spesso l’unico, di comunicazione tra popolazioni in buona parte analfabete e che non hanno accesso alla comunicazione elettronica. Anche le comunità più emarginate possono non solo ascoltare la radio, ma anche esprimersi attraverso questo strumento e, grazie allo scambio di programmi tra radio comunitarie di paesi diversi, conoscere le opinioni e le esperienze di altre comunità. [A.S.]
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