breve di cronaca
Da casa a scuola quanto sono sicuri i nostri figli?
Bandiera gialla - 19-03-2004




Il primo problema è rappresentato dal traffico.
Cosa fanno il Comune e i Quartieri?



Bologna - Anche se un genitore può avere diversi timori per il proprio figlio che va a scuola da solo, come la possibilità di fare "cattivi incontri", il problema più reale è rappresentato dal traffico intenso (e dal pericolo di incidenti), soprattutto nei dintorni di alcune scuole della nostra città. D'altro canto questi disagi inducono i genitori ad usare sempre l'auto, creando così un circolo vizioso. E cosa fanno il Comune e i quartieri per risolvere questi problemi?

L'associazione Ohibò e la redazione di Bandiera Gialla, con il supporto dell'architetto Carmela Riccardi dell'associazione Parco della Montagnola, hanno intervistato i presidenti di quartiere ed esponenti di comitati e associazioni che si occupano di tematiche ambientali. Non tutti i presidenti di quartiere hanno dato disponibilità all'intervista e non in tutti i quartieri è stato possibile rintracciare un'associazione interessata al problema dei percorsi casa-scuola. Nel complesso sono emersi molti "fattori di rischio", reali e presunti, che fanno si che il genitore si senta più sicuro ad accompagnare il figlio a scuola: primo tra tutti il traffico, seguito da spaccio, vandalismo, paura degli sconosciuti e altri ancora. In un paio di casi, il parere del presidente si scontra decisamente con quello delle associazioni, non tanto sulla necessità di provvedere alla messa in sicurezza dei percorsi casa scuola, ma sulle modalità di intervento. Ad accomunare tutti invece emerge, cronica, la mancanza di fondi per realizzare interventi.

La domanda, però, a questo punto è d'obbligo: senza assolutamente escludere la necessità di interventi e risorse finanziarie vogliamo chiedere ai cittadini di Bologna cosa e chi potrebbe far loro decidere di cambiare stile di vita, di scegliersi, di spostarsi a piedi, in bici, in autobus o in treno piuttosto che con l’auto? (D. A.)


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