Soggetti rappresentativi
Lavoratori della scuola - 17-03-2004
ATTENZIONE : DIFFONDETE IL PIU’ POSSIBILE QUESTO DOCUMENTO!!!

Chiediamo a tutti gli iscritti, alle R.S.U., ai Dirigenti e Funzionari Provinciali della CGILScuola-CislScuola-UilScuola, la massima collaborazione nella diffusione di questo documento/proposta di delibera d’assemblea, su tutto il territorio nazionale.
Siamo convinti che per tutti quei soggetti rappresentativi che avversano la “Riforma Moratti” sia ormai giunto il momento della collaborazione contro questo ”infausto disegno”.
Lo sciopero del 26 può offrire molto in questo senso.
Non appena votata, la delibera bisogna inviarla al maggior numero di redazioni giornalistiche, televisive, radiofoniche e di carta stampata.
Ci auguriamo, quindi, che le sedi Nazionali Confederali prendano nella più ampia considerazione le assemblee che delibereranno la seguente rivendicazione.

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Alle OO.SS- CGILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Leopoldo Serra n. 31-00153-ROMA
CISLSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Bargoni n.8 -00153-ROMA
UILSCUOLA SEDE NAZIONALE
Via Marino Laziale n.44 -00179-ROMA
e p.c. GILDA DEGLI INSEGNANTI
Corso Trieste n.62ScalaA-00198- ROMA
UNICOBAS SCUOLA
Via Tuscolana n. 9 -00182- ROMA
COBAS SCUOLA
Viale Manzoni n.55 -00185-ROMA
CUB SCUOLA
Via dell’Aereoporto n.129 -ROMA



ASSEMBLEA SINDACALE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA



L’Assemblea sindacale dei lavoratori della Scuola, personale docente e A.T.A., convocata dalle Segreterie provinciali di CgilScuola, Cisl-Scuola,UilScuola, tenutasi il __/03/2004 dalle ore __,__ alle __,__ e dalle ore __,__ alle __,__ presso la Scuola/Istituto “______________________“ Via ____________ N. ____ in relazione alla Legge 28 marzo 2003 N. 53,

ESPRIME


· La massima solidarietà ai Segretari Generali CGILScuola-Cisl Scuola che nell’esercizio della tutela sindacale della categoria venivano profondamente offesi durante la trasmissione ” Porta a Porta” del 10 marzo scorso.

· profonda preoccupazione sui contenuti del primo Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n.59, e sulle disposizioni della Circolare applicativa 5 marzo2004 n.29, e chiede di entrambi i provvedimenti il ritiro immediato ed incondizionato!

ESACRA E CONDANNA

· la totale chiusura al dialogo che il Ministro Moratti ha inteso adottare nei confronti
· del movimento di protesta della scuola nato da oltre un anno contro il disegno di riorganizzazione e ristrutturazione dell’istruzione pubblica in Italia;

· l’uso di denaro dello Stato, sottratto all’amministrazione, alla didattica,
all’educazione degli alunni degli Istituti Pubblici Statali , sperperato
attraverso svariati strumenti propagandistici, col fine di presentare come imminente
e definitivo un disegno di riforma che, fin dal suo primo Decreto attuativo, godrà,
invece, di emendabilità giuridica addirittura sino al secondo semestre del 2005.

CONDIVIDE

pienamente quanto affermato dai Segretari Generali Confederali comparto Scuola, in diverse occasioni, in merito ad una riforma che nel suo complesso :

· “colpisce duramente la Scuola Pubblica”
(Panini),

· “ taglia risorse alle scuole pubbliche, ai precari, all’università”
(Panini);

· realizza “un sistema che proietterà i vantaggi dell’eccellenza per pochi, ed in un’ottica sempre più privatistica, mentre lascerà ai più la possibilità di una solidarietà demandata alla presenza pubblica statale – a sua volta – sempre più negletta, scientemente depotenziata da una sistematica decurtazione delle risorse”
(Colturani),
· dispone “L’eliminazione dell’obbligo scolastico e del suo specifico concettuale.“
(Colturani).
· “cambia il lavoro degli insegnanti della scuola dell’infanzia; riduce le ore di insegnamento di italiano, inglese, tecnica; con la rigidità del tutor si destruttura la scuola elementare; con il sistema delle opzioni la scuola rischia di diventare un supermarket dell’offerta formativa; non c’è nessuna certezza per gli organici.”
(Di Menna)

DENUNCIA

· che:”Il processo di marginalizzazione del sistema scolastico pubblico statale è obiettivo strategico, ampiamente disvelato, di questo governo; della parte più "dura" della coalizione che lo sostiene. Anche la prospettiva di "devolution", stante gli orientamenti che la caratterizzano, costituisce – semmai esistesse ancora qualche dubbio – la lampante controprova di questo infausto disegno.(Colturani);
· che “Nonostante i milioni di euro spesi in una propaganda che dura ormai da mesi, l’opposizione di insegnanti, genitori e associazioni allo smantellamento della scuola pubblica continua e cresce di giorno in giorno. Dopo le accuse rivolte a quanti si oppongono, ora il Governo passa ai comizi in televisione, alle aggressioni verbali, agli insulti.Segni evidenti non solo di uno stile inconfondibile e di una precisa concezione proprietaria della cosa pubblica ma anche di una grande paura di essere sconfitti nella politica scolastica.”(Panini);
· che “Ora si scaricano sul personale e sulle scuole , le contraddizioni, le difficoltà, le incertezze”.(Di Menna);
· che “l’Italia è agli ultimi posti in Europa per la quota di spesa destinata all’istruzione rispetto al Pil” (Di Menna).

INDIVIDUA

gravissime disposizioni particolari nel Decreto e nella Circolare applicativa che impongono in classi e sezioni :
· “la parcellizzazione dei tempi che non sono funzionali al progetto educativo ma rispondono a logiche altre;
· la rottura della cooperazione e della collegialità docente che impoverisce la professionalità e riduce la responsabilità degli insegnanti;
· Il "familismo" che attribuisce ad una famiglia astrattamente intesa il potere, non suo, di determinare i percorsi formativi della scuola con la conseguente confusione dei ruoli, l'indebolimento dell'autonomia e della libertà di insegnamento;
· la reintroduzione del comportamento come elemento da valutare ai fini dell'esito scolastico, con carattere quindi prevalentemente sanzionatorio;
l'idea di apprendimento come fatto individuale e non come processo che ha una dimensione sociale;
· un anticipo scolastico privo di motivazioni pedagogiche;
· la caduta dei principi costituzionali fra le finalità della scuola, sostituendo al principio di laicità della scuola pubblica, l’educazione allo sviluppo religioso per i bambini della scuola dell’infanzia;
· il ritorno della scuola dell'infanzia ad una dimensione prevalentemente assistenziale e la sua mancata generalizzazione;
· l'eliminazione del tempo pieno e del tempo prolungato;
· la riduzione del tempo scuola;
· l'introduzione dell'insegnante prevalente;
· l'indebolimento della continuità didattica;
· un orientamento scolastico riduttivo e non corretto”. (Documento Direttivo CGIL SCUOLA)

L’Assemblea, allora,in coerenza con le denunzie appena espresse, nella fase di profonda incertezza che la scuola sta vivendo, alla luce della massima coerenza nella condotta sindacale, nel rispetto anche di quanto rivendicato nella manifestazione del 28 Febbraio a Roma,

RECLAMA

alle proprie OO.SS. , CgilScuola Cislscuola-UilScuola, l’immediata uscita di un Documento Nazionale sullo Sciopero del 26 Marzo, esplicativo della seguente, fondamentale, rivendicazione:

“Tutti i docenti in sciopero chiedono la sospensione immediata del primo Decreto Legislativo e il consequenziale ritiro della Circolare applicativa n. 29.
Se ciò non dovesse verificarsi comunicano fin d’ora la volontà di aderire ad una giornata unitaria di Sciopero Generale Intercategoriale della Scuola, con una grande manifestazione nazionale a Roma, da fissare per la seconda metà di Aprile. L’invito alla partecipazione deve essere rivolto a tutte le sigle sindacali, alle associazioni di categoria, ai Comitati dei genitori, che,insieme alle varie realtà istituzionali ed associative della società civile, hanno lottato nell’ultimo anno contro la “Riforma Moratti” dell’istruzione.

Si dispone che la seguente delibera d’Assemblea, votata a maggioranza, venga trasmessa entro la giornata di domani alle Sedi Nazionali Confederali a Roma, affinché venga fatta propria.

l’Assemblea, altresì,

INVITA

in questo delicatissimo momento, le Confederazioni, le Associazioni sindacali ed i Comitati di base della scuola, attraverso la rivendicazione appena espressa, a mettere da parte logiche contingenti legate ai “colori ed ai rancori” sindacali.


Letto, approvato.

________________, __/03/2004.

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Nè sindacalista, nè politico, ma precaria della scuola    - 19-03-2004
Diverse assemblee sindacali stanno approvando il documento proposto da "Lavoratori della scuola" .
Vorrei innanzitutto ringraziare gli autori.
Penso si tratti di un buon sistema per far giungere ai vertici sindacati l'opinione dei lavoratori della scuola.
In fondo le assemblee dovrebbero essere il luogo d'elezione per dialogare con il proprio sindacato.
Ovviamente sarebbe opportuno che almeno una persona per ogni assemblea si facesse portavoce dell'iniziativa. Il resto è facile. Non credo che tra gli insegnanti ci possa essere un numero elevato di persone che non vogliono il ritiro del decreto e che non hanno auspicato uno sciopero in cui l'emergenza "scuola" fosse fulcro dell'iniziativa e non semplicemente comparsa.

Personalmente avrei preferito un documento con il quale si chiedesse uno sciopero per il ritiro dell'intera riforma, ma per il momento non è un problema......la riforma senza decreti attuativi non può partire.

...e i sindacati che ci rappresentano in quanto loro iscritti devono tener conto del nostro pensiero, giusto o sbagliato che lo ritengano.
Se è la base che chiama alla mobilitazione non si potrà certo dire che la categoria non partecipa.

Non vorremo lasciare la parola ad Angeletti che a Porta a Porta è stato capace di affermare che il problema del tempo pieno non esiste.....a Ricciato che prevede di operare piccoli correttivi dialogando con il governo.....alla Moratti che ha negato, tra le altre cose, che sia stato commissionato alle case editrici di eliminare la storia antica dai programmi delle medie......a Berlusconi che la scuola statale non l'ha mai avvicinata, né direttamente, né attraverso i suoi figli che frequentano la scuola privata..... all'economista Cazzola che ragiona sulla scuola in termini di risparmio di spesa..... al genitore di Ballarò che è un ex-dirigente distaccato al MIUR ........... a tutti coloro che hanno avuto/ricevuto titolo per parlare in tv di riforma e nessuno dei quali era un insegnante!!!!!!!



DIAMOCI DA FARE , QUINDI!