tam tam |  opinione  |
Nemo propheta in patria
Anna Pizzuti - 03-03-2004
Il senatore Valditara, di Alleanza Nazionale, ne sta facendo il centro della sua attività politica.

Ha iniziato impegnandosi sui programmi, o Indicazioni come, democraticamente, si chiamano nell'era morattiana.

" Lo studio dell’Italiano è la “I” che deve precedere le altre 3 indicate nel programma elettorale della Cdl per la scuola: Inglese, Informatica e Impresa. ......... An ha ottenuto il ritorno e il rafforzamento di strutture fondamentali per la lingua italiana quali la sintassi, la grammatica e l’analisi logica, che esprimono la cultura della regola e dell’ordine mentale..........
E’ appena il caso di ricordare i preoccupanti dati emersi dal rapporto Pisa ............
Una scuola, quella italiana, come sembrerebbe emergere dal rapporto Pisa, che non pare più in grado di assolvere efficacemente al compito di istruire i propri studenti. La pessima conoscenza della lingua testimoniata da tali dati, oltre ad essere fattore di decadimento morale e materiale della cultura nazionale, comporta problemi di comunicazione e di efficienza sia nella pubblica amministrazione che nella burocrazia e persino di inefficienza produttiva. Nel complesso, possiamo affermare che una società che non conosce adeguatamente la propria lingua finisce con l’essere sempre più volgare, più approssimativa e più superficiale.
"

E il Ministro ha accolto i suoi suggerimenti, inserendo nelle Indicazioni nazionali, ovvero i livelli essenziali di prestazioni che le scuole devono garantire dalle elementari alle medie, espliciti riferimenti allo studio della grammatica e della sintassi e all’esercizio dell’analisi logica.

Il Ministro, quindi ha ascoltato.

Ma non è finita qui. Il Senatore Valditara è relatore di un progetto di legge per l' Istituzione del Consiglio superiore della lingua italiana (del quale dovrebbe essere presidente il nostro presidente del consiglio) attualmente in discussione al Senato.
Che si propone, tra l'altro, all'articolo 4, comma c) (di) favorire l’uso della «buona lingua» e l’italofonia nelle scuole, nei media, nel commercio e nella pubblicità con iniziative ed incentivi le cui modalità saranno fissate di concerto con i Ministri competenti.

Come si sa, siamo in campagna elettorale ed i partiti si stanno organizzando. Tra questi, Alleanza nazionale ha pensato di fare le cose in grande e si è rivolta ad una delle migliore agenzie attualmente sul mercato, la Leo Burnett, che ha nel portafoglio clienti come Coca Cola, McDonald's ed EuroDisney.

Solo che, come accade ai migliori profeti, il Senatore Valditara, nella sua patria, evidentemente, non è stato ascoltato.

Perchè il primo prodotto della campagna è questo:






  discussione chiusa  condividi pdf