breve di cronaca
Roma, Moratti "archivia" Garagnani
Propaganda politica a scuola


Moratti 'archivia' Garagnani



BOLOGNA — «Gli ordinamenti scolastici già prevedono strumenti per correggere qualsiasi abuso nell'insegnamento». Proprio il giorno in cui Fabio Garagnani presenta il suo dossier sul «Telefono amico» sulla propaganda antigovernativa e antiamericana nelle scuole, il ministro Letizia Moratti, gli sgonfia l'interrogazione. L'onorevole di Forza Italia chiedeva al ministro «di vigilare per garantire il rispetto assoluto dei valori di tolleranza e pluralismo, adottando un'iniziativa affinchè il diritto alla libera espressione delle proprie idee politiche, non degeneri nella strumentalizzazione faziosa di fatti e vicende».
Moratti, però, smorza le aspettative dell'esponente azzurro. «Nel caso si verifichi che il docente utilizzi la propria funzione per fare operazioni di propaganda politica in classe — risponde il Ministro —, gli ordinamenti scolastici già prevedono i loro strumenti». E' il dirigente scolastico che può e deve intervenire richiamando l'insegnante al rispetto dei limiti. Nel caso in cui, lo stesso «ravvisi la necessità, può segnalare la presunta situazione di irregolarità, per specifici interventi ispettivi».
Quanto alla scelta dei libri di testo, altro tema scottante sollevato da Garagnani, questa «rientra nell'autonomia didattica e nelle responsabilità del docente, e — chiude Moratti — attiene alla sua competenza professionale». In ogni caso è al collegio dei docenti «che spetta la decisione finale».
Poco prima di Natale, Garagnani aveva presentato un disegno di legge per una «Legge quadro in materia di armonizzazione della normativa relativa al diritto allo studio e alla parità scolastica» e aveva annunciato che i nomi di tutte le scuole in cui sarebbero avvenuti gli episodi segnalati dal telefono sarebbero stati comunicati al ministro dell' Istruzione.



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 chicco    - 11-02-2004
desidero sapere se esiste una legge che vieta la propaganda politica nelle scuole:::::::grazie mille:::::