Un cantante escluso
Pier Alberto Caruso - 03-03-2004


Sa(n)remo ...esclusi dalla gara, in 17.000 dal 2007

Pochi sanno......

Parole e musica di L. Moratti - S.Berlusconi - G. Tremonti



"Pochi sanno che fra tre anni 17.000 insegnanti di Educazione Tecnica perderanno il loro posto di lavoro

Pochi sanno che fra tre anni 17.000 Docenti saranno privati della propria identità, professionalità e dignità

Pochi sanno che fra tre anni 17.000 famiglie entreranno ad infoltire la classe meno abbiente degli Italiani.

Pochi sanno che fra tre anni saranno annullate le prospettive di lavoro di tutti quei giovani che hanno intrapreso da oltre un decennio questo percorso
professionale.

Pochi sanno chi sono gli autori di questa sentenza".


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Antonio Marino    - 03-03-2004
Molti sanno che gli insegnanti di Tecnica avevano metà alunni fino a metà degli anni ottanta, dopo di che sono stati sempre o Operatori tecnologici, oppure in gran parte, a metà orario 9 ore di lezione e 9 ore a disposizione, che sono in gran parte diplomati con stipendio da laureati, che sono stati gli unici , essendo in sovrannumero , a poter andare in pensione fino a 2 -3 anni fa.
Tutti sanno che non saranno licenziati ma dovranno semplicemente smettere insegnare E. Tecnica facendo studiare teoricamente: il petrolio, il carbone, la carta, la diete e l'energia eolica etc, ma realizzare progetti e laboratori di tipo pratico in cui la manualità ( legata all'intelligenza psicomotoria) predomini ed entusiasmi gli alunni. Questo non toglie dignità professionale anzi l'accresce e la valorizza. Oviiamente se si usa l'intelligenza e non le chiacchiere.

 ilaria ricciotti    - 04-03-2004
Il commento esplicitato non può essere generalizzato
Essi erano a tutti gli effetti degli insegnanti.
Con questo decreto, perchè ora sono preoccupati in tanti?
Dovranno continuare ad insegnare Educazione Tecnologica,
o dovranno abituarsi a seguire un'altra sconosciuta logica?
A tale materia, importante come le altre,
non si può tagliare d'improvviso le gambe.

 Doemenico Filippini    - 07-03-2004
Concordo con il pensiero di Ilaria: non si può sempre fare di ogni erba ... un fascio. La realtà della SMS "P.V. Zasio" di Pralboino (Brescia) è molto diversa da quella descritta nel commento del collega, sig. Marino.
I due insegnanti di educazione tecnica che operano nella nostra scuola sono sì dei diplomati ma lavorano in sintonia con i vari consigli di classe proponendo, accanto a qualche lezione teorica, numerose attività di laboratorio assai gradite e apprezzate dagli alunni e dalle famiglie: cito, ad esempio,il mercatino della solidarietà, il Natale non consumistico, la sfilata di Carnevale a soggetto (quest'anno l'Inferno dantesco). Quante fantastiche creazioni e manipolazioni in quelle ore di laboratorio!
Con la proposta Moratti sarebbero ancora possibili? Nutro fortissimi dubbi.

 Gabriele Fossati    - 10-03-2004
Due righe veloci. Sono un insegnante di Educazione Tecnica. Ho cominciato a insegnare nel 1968 con il diploma dell'Istituto Tecnico Industriale di Livorno, mi sono poi laureato in Scienze dell'informazione presso l'Università di Pisa, ho una specializzazione post laurea in Tecniche della Valutazione Scolastica presa presso l'Università La Sapienza di Roma, ho abilitazioni e corsi di aggiornamento, per cui di bolli ne ho molti. Ma quello che più conta ora è esprimere la passione con cui credo di aver insegnato e di insegnare questa disciplina meravigliosa.
Beh, mettiamola in questi termini: tutte le discipline sono indispensabili per promuovere la formazione del bambino. Tutte, nessuna esclusa, hanno un ruolo fondamentale. Oggi, dopo aggiustamenti e limature, la disciplina ha una sua fisionomia specifica che consente di ritagliare percorsi educativi e didattici interessanti ed efficaci. Insomma credo che in una società come la nostra, dove le competenze tecniche e tecnologiche sono essenziali, l'obiettivo debba essere quello di valorizzare e rinforzare questa disciplina e non quello di eliminarla. La professionalità di moltissimi insegnanti di Ed.Tecnica è ormai solida: ho colleghi competenti e affidabili, io credo di essere competente e affidabile. Non ho voglia di cercare motivi reconditi dietro la decisione di far scomparire l'Ed.Tecnica, certo è che questa decisione produrrà molti danni.
Ciao a tutti. Spero che possiate ancora vedermi, perchè comincio a sentirmi un pò trasparente.

 Fernanda Comiotto    - 11-03-2004
Mi sembra che ci sia poco da ridere con questa riforma. Gli insegnanti di educazione tecnica saranno praticamente cancellati dalla scuola e in, un mondo sempre più pervaso di tecnologia, mi sembra veramente grave. La scelta politica di cancellare la materia era forse nell'aria da tempo. Leggendo le indicazioni sui saperi faticavo a trovare riferimenti che riguardassero la mia materia, ma, ottimista come sempre, mi dicevo "ci sarà sicuramente un potenziamento dell'informatica legata alla tecnologia", invece mi sbagliavo di grosso!!!!
Da molti anni mi occupo di informatica nella mia scuola e gestisco il laboratorio, offro consulenza e fornisco formazione ai miei colleghi, pur essendo solo diplomata. Il prossimo anno dovrò inventarmi qualcosa per tamponare le ore che perderò. Non avrò problemi, ma mi scoccia non avere più un'identità precisa.
Fernanda