Lettera da Paperopoli
Archimede PItagorico - 19-02-2004

Cara signora Ministro,

si ricorda di me? Sono Archimede Pitagorico, l’insegnante di Educazione Tecnica della scuola media “Safares” di Paperopoli. Sì proprio quello della Sua scuola a fumetti. Si ricorda? Quello che accoglieva i tre nipotini di Paperino nel laboratorio. Si, si proprio quello con il cacciavite in mano! E si ricorda come si divertivano Qui Quo e Qua in laboratorio tra cose da costruire e computer?
Adesso però vengo a sapere che Lei ha deciso di ridurmi le ore, da tre – già non molte per la verità - a una. E in un’ora i ragazzi dovrebbero divertirsi? Giusto un piccolo intervallo! Una ricreazione!
Le mi dirà che non è così. Che noi faremo parte di un’area disciplinare con scienze, disciplina che Lei ha provveduto a separare da matematica. Ma intanto in questa area io avrò un’ora, il mio collega Spennacchiotto ne avrà due, mentre al collega Pico de Paperis, resteranno ben quattro ore di matematica.
In questo modo io dovrò accontentarmi se avrò delle ore di doposcuola, se no dovrò accudire gli scolari a mensa, altrimenti sarò inesorabilmente soprannumerario. Uno stress! Avevo appena finito con tutti gli equilibrismi succeduti all’abolizione dell’organico maschile e femminile. Invece rieccoci qui!
Lei però ha previsto questa separazione di matematica da scienze, ma non ha calcolato che tra gli insegnanti di matematica e scienze i laureati in matematica sono meno di quelli in scienze: diciamo 1 a 2. E che invece, visti gli orari, i posti saranno 2 a 1. Quindi in matematica mancheranno metà degli insegnanti e in scienze ce ne sarà il doppio. Poco male, dirà lei, utilizzerò gli insegnanti di scienze ancora su matematica, tanto se l’hanno insegnata finora la sapranno insegnare, no?! Giusto! Ma allora perché dividerli? Lei sa bene che gli utilizzati hanno una condizione più precaria dei titolari. Oppure non lo sa? Non glielo hanno spiegato che gli utilizzati sono i primi che saltano se si perde un posto? Che ogni anno rischiano spostamenti e di vagare di scuola in scuola?
I miei colleghi Spennacchiotto e De Paperis, sperano che a seguito di questa divisione venga istituito un ambito disciplinare con scienze e con matematica nelle superiori, così potranno passare alle superiori con un trasferimento. La cosa è stata già fatta per lettere, lingue, artistica, educazione fisica e musicale. Avesse visto come erano inviperiti De Paperis e Spennacchiotto all’epoca: perché, dicevano, a loro si e a noi no? Duro spiegargli che non c’era coerenza tra i titoli. Non vorrà negarglielo ora che la coerenza c’è, vero signora Ministro? La cosa potrebbe servire anche a Lei. Lo sa, no, che le mancano gli insegnanti di matematica, nelle superiori e che le università ne sfornano sempre meno?
Già! Le mancano gli insegnanti di matematica! Ma non quelli di scienze. Quindi il mio collega De Paperis passerà, ma non il mio collega Spennacchiotto. Ma forse di consolerà perché a quel punto Spennacchiotto insegnerà di nuovo matematica, visto che nella scuola non ci saranno più laureati in matematica. E forse allora anch’io avrò qualche ora in più, magari di scienze, non di tecnologia, ma comunque sarà sempre meglio che passare il tempo in mensa.
Signora Ministro, quando descriveva la Sua scuola a fumetti come un gioco gioioso, pensavo che si riferisse a Qui Quo e Qua, non che toccasse a noi insegnanti giocare ai quattro cantoni. Che, Le giuro, alla nostra età non è un divertimento!
Suo devotissimo



ARCHIMEDE PITAGORICO
Docente di Educazione Tecnica
S.M.S. Safares di Paperopoli


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