Mobilitazione creativa
Comitato genitori Pisa - 14-02-2004

PER IL RITIRO DEL DECRETO ATTUATIVO E L'ABROGAZIONE DELLE RIFORME MORATTI

Venerdì 23 Gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato il famigerato decreto di riforma del ciclo della Scuola Primaria. Senza consultare le parti coinvolte (insegnanti e genitori), impedendo persino al Parlamento di discuterne adeguatamente, ignorando le critiche e le bocciature provenienti da molti settori, nonchè la mobilitazione di massa di questi mesi, Governo e ministro procedono nella loro controriforma.
Riduzione del tempo scuola sia per il tempo pieno che per quello modulare e per tutti gli ordini di scuola (materna, elementare e media), ripristino del maestro unico e creazione di gerarchie tra i docenti, azzeramento di ogni dimensione collegiale e democratica della scuola, selezione precoce degli alunni, cancellazione di fatto della media unica, reintroduzione dell'apprendistato, regionalizzazione e privatizzazione delle scuole superiori tramite la formazione professionale, cancellazione del valore legale dei titoli di studio, affermazione del precariato perenne nella didattica dalla scuola dell'infanzia fino all'università: si cancella in questo modo l'idea stessa della scuola come luogo delle pari opportunità di crescita e della valorizzazione delle differenze, e si impone una scuola che divide in base alle possibilità economiche, sociali, culturali, geografiche, condannando la maggioranza degli alunni alla marginalità formativa e, in prospettiva, alla flessibilità, ricattabilità e precarietà lavorativa.
Un decreto che corona una serie di provvedimenti con cui il Governo ha attaccato la scuola pubblica, l'università e la ricerca allo scopo di smantellarle attraverso il taglio delle risorse e il finanziamento diretto della formazione privata.
L'attacco alla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, l'abolizione dell'obbligo scolastico, la canalizzazione precoce sia a livello della scuola media superiore che dell'università, le proposte indecenti sullo stato giuridico dei docenti universitari e sul diritto allo studio universitario (taglio delle borse di studio, ecc), la privatizzazione della ricerca, sono parte di un unico attacco al sistema pubblico del sapere.

Queste riforme non sono emendabili. Queste riforme vanno cancellate.

Il Comitato genitori per la difesa della scuola pubblica di Pisa, accogliendo le indicazioni di "mobilitazione creativa" del Coordinamento nazionale tempo pieno, promuove per Venerdì 20 febbraio una manifestazione cittadina che chieda il ritiro del decreto attuativo (per le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e l'abrogazione delle riforme Moratti, e invita ad aderire tutte le altre componenti della scuola e dell'universo formativo - insegnanti di ogni ordine e grado, ATA, studenti medi e universitari, ricercatori e docenti universitari - nonché sindacati, partiti, associazioni.
PROMUOVE: Comitato genitori per la difesa della scuola pubblica, Pisa

LA MANIFESTAZIONE PARTIRA' ALLE ORE 17,30 DA PIAZZA VITTORIO EMANUELE (PISA)

PRIME ADESIONI

Collettivo studentesco Buonarroti; Università antagonista; Sinistra Per
Cobas- Comitati di base della scuola; Confederazione Cobas; CGIL scuola; CGIL; CISL
Rifondazione Comunista; PdCI; DS Federazione di Pisa , Sinistra Giovanile
Amministrazione Provinciale di Pisa
Amministrazioni Comunali di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano, Cascina, Capannoli, Pontedera, Santa Croce sull'Arno, San Miniato, Volterra

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 Maria Annunciata Verzobio    - 15-02-2004
Approvo la vostra iniziativa. Sono una professoressa di lettere di Verona e penso che la riforma Moratti sia un tentativo di affossare la scuola pubblica a vantaggio di quella privata. Penso che sia giusto fare qualcosa per impedirlo!
M.Annunciata Verzobio

 Marina Campa, sc. inf. Titignano, Cascina, Pisa    - 15-02-2004
Ci sarò anche io, insegnante della scuola dell'infanzia che lotta dagli anni '70 per ottenere una Scuola degna di questo nome.