Gaetana Musto - 09-02-2004 |
Caro DE Fazi non c'è risposta al tuo quesito, perchè chi ha fatto queste leggi non ha pensato a come devono lavorare gli insegnanti, ma a come "eliminarli"! Una semplice riflessione:ogni volta che provo a rileggere il testo della riforma lo trovo sempre più difficile da comprendere e quasi impossibile da decifrare. Ma ci hanno presi proprio per cretini? Gaetana Musto |
vincenti salvatore - 15-02-2004 |
Non è questo il problema principale .Si risolve facilmente facendo spazi orari da 54 minuti (moduli), infatti 30 moduli equivalgono a 27 ore. La cosa grave è che chi si interessa politicamente della scuola non conosce: LA SCUOLA |
Giorgio Dellepiane Garabello - 15-02-2004 |
La riforma assegna il docente all'Istituto e non alla classe. L'Istituto determina gli orari liberamente alla luce del progetto educativo. Non sta scritto da nessuna parte che gli orari delle classi siano rigidi e predeterminati. Anzi il gruppo-classe è superato/affiancato da altre forme di aggregazione degli alunni. Mi rendo conto che progettare costa tempo e denaro: questo si deve dire ai nostri rappresentanti sindacali di chiedere in sede contrattuale, non di sostituirsi, loro, alle decisioni del Parlamento, "rappresentante democratico" di tutti gli italiani, fino a prova contraria. |
Franco - 15-02-2004 |
Qualcuno propone la soluzione dei moduli da 54 minuti (per arrivare alle 27 complessive), ma come applicarli in tutte le classi se la riforma parte dalle prime, visto che gli stessi docenti sono impegnati anche in seconda ed in terza? |
Corpaci Sebastiano - 15-02-2004 |
Caro collega io faccio l'orario e ti dico che sarà impossibile realizzarlo, peggio se si considerino i docenti con più scuole e le altre classi ad orario diverse come le 2 e 3 della media. Credo che chi ha fatto questa riforma si sia chiusa in una stanza ed abbia fantasticato immaginando un mondo irreale tutto suo. Non è cambiando l'architettura della scuola che si cambiano le cose. Solo con la discussione con chi opera dentro si può realizzarlo. Ma dove sono i sindacati? Chi ci difende? Sono convinto che è arrivato il momento in cui gli insegnanti si tireranno indietro e allora la scuola sarà veramente finita. Già nella mia scuola molti fanno solo quanto compete; tipo fabbrica dove si entra si timbra, si fa quanto viene chiesto per contratto (solo il necessario) poi si aspetta che suona la sirena per andare a casa e fregarsene di tutto. Questo non è possibile con la scuola. Stiamo tutti assistendo alla morte della scuola. E ne sono dispiaciuto. Peccato. |
Maria Pegoraro - 15-02-2004 |
Sono perfettamente d'accordo con te circa il caos che si verificherà con il nuovo orario. Nella mia scuola già si parla di un orario diversificato nei tre trimestri. Non condivido a questo proposito l'ottimismo del collega che pensa di risovere il problema con i 54 min e i 30 moduli orario. Mi sembra che il rimedio sia peggiore del danno. Io continuo a sperare che accada il miracolo e che la riforma sia "riformata" |
flavia - 15-02-2004 |
Condivido pienamente le perplessità! L'orario sarà molto "creativo". Inoltre con le "precise" indicazioni della struttura cattedre vorrei sapere come ci si potrà orientare. Se qualcuno ha lumi in merito farebbe un regalo a tutti illuminandoci! |
walter montorsi - 16-02-2004 |
chi pensa la scuola, nella scuola c'è stato si e no come studente , molto probabilmente, in qualche diplomificio privato o in qualche college esclusivo e naturalmete all'estero. Dalle leggi e circolari che scrivono è evidente che non conoscono scuola, scolari e lavoratori della scuola. Altrettanto evidente è che lo scopo non è quello di migliorare la scuola, bensì quello di ridurre il bilancio dello stato e la capacià critica dei futuri adulti non più cittadini, ma consumatori. Perchè non proviamo a chiedere e pretendere che i Soloni che pontificano sulla nostra pelle, prima di scrivere alcunchè sulla scuola, facciano almeno un mese di supplenza in una scuola. Magari in una di quelle a rischio. O in un professionale. |