Ringrazio il presidente della Repubblica per il suo appello ad abbandonare la pratica di scontro frontale che caratterizza la politica italiana in questi difficili mesi e ad abbracciare quella del dialogo, così che sull’istinto distruttivo prevalga la tendenza naturale a costruire.
Quanto auspica Ciampi è desiderato, sperato dalla gente comune, sempre più preoccupata per i toni da guerra civile che caratterizzano i luoghi del potere, ma che sono estranei alla natura dell’uomo.
Preoccupa poi che il potere tenda a diffondere la logica del conflitto lacerando gli ambienti quotidiani di vita e di lavoro, dove ancora è forte il senso del bene comune e la volontà di costruire.
Forse se partissimo da questa positività reale, che segna i rapporti tra la gente, e se i politici, al posto di bypassarla, la valorizzassero come una piccola, grande speranza tutto il paese ne trarrebbe beneficio.