I mattoni vecchi
Gianni Mereghetti - 03-02-2004
Enrico Panini, Daniela Colturani e Massimo Di Menna, segretari dei sindacati confederali della scuola, hanno scritto una lettera aperta ai genitori, incitandoli ad una guerra senza condizioni contro la riforma Moratti. A parte i toni da battaglia del tutto fuori luogo, su un aspetto centrale CGIL, CISL e UIL scuola hanno ragione, ossia sul fatto che non si possa fare una scuola nuova usando mattoni vecchi!

Infatti il ministro Moratti sbaglia se progetta una scuola in cui possano convivere percorsi educativi diversi e contemporaneamente non ne pone le condizioni imprescindibili, quali una reale autonomia e una libera professione docente.

La riforma Moratti ha dei principi innovativi, è fuor di dubbio!, ma è destinata a fallire, se i soggetti che devono realizzarla rimangono ingabbiati nei vecchi sistemi statalisti.

Se il problema del ministro è non aver capito che una riforma è legata a condizioni di libertà per gli insegnanti e per le scuole, in campo sindacale si sta peggio, perché si vive di nostalgia. Infatti lungi dal capire che la questione seria della scuola è più libertà e più educazione, i sindacati confederali osteggiano il processo riformistico perché prefigura una scuola troppo flessibile e pluralista. Quella sindacale è così una battaglia di retroguardia, tant’è vero che al posto di chiedere condizioni per una scuola in cui siano possibili diversi percorsi educativi, vogliono tornare al vecchio e inefficace egualitarismo.

C’è di che essere preoccupati, perché con un ministro che fatica a cogliere quali siano i passi decisivi e con un sindacato nostalgico dello statalismo ciò che nascerà rischia di essere un clone della scuola di oggi, criticata da tutti perché incapace di rispondere al bisogno di istruzione e di educazione dei giovani.

Forse se partissimo da questo bisogno, la scuola avrebbe sì un futuro positivo!


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 ADRIANO CAMPO    - 10-02-2004
Ma mi volete dire quali sono i principi INNOVATIVI che sono contenuti nella riforma (?) della Moratti?. Indicatemene almeno UNO!
Vede in essa principi INNOVATIVI solo chi non conosce la Scuola Elementare e dell'Infanzia che via via noi insegnanti abbiamo ideato, sperimentato e costruito! La scuola elementare CI APPARTIENE perchè NOI insegnanti l'abbiamo realizzata ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti!
Qui di innovativo ci sono solo i TAGLI di risorse umane e materiali ed è chiaro che a NOI queste innovazioni non ci servono anzi ci danneggiano.

TUTTI IN PIAZZA A ROMA IL 28 FEBBRAIO ed i genitori accompagnino pure i figli (fortunatamente è ancora possibile, anche se per poco!) perchè sulla loro pelle cadranno queste sagaci...... innovazioni !!!!!
Ministro, quando si vuole risparmiare si taglino ... i rami vecchi, non le gemme ed i virgulti!

 Giuliano Galiardi    - 10-02-2004
Credo che Lei abbia ragione nel criticare i sindacati e nell' auspicare maggiore libertà per docenti e scuole ma dove trovare i finanziamenti adeguati ?
E poi se uno tira fuori i soldi vuole comandare lui !.