Cosa sta succedendo nei licei scientifici?
Docenti di Bari - 24-01-2004
LETTERA APERTA
AI GENITORI DEGLI STUDENTI DEI LICEI SCIENTIFICI STATALI DI BARI
E. FERMI - G. SALVEMINI - A. SCACCHI


A quattro mesi dall’inizio dell’anno scolastico e dall’attuazione dell’art. 35 della Legge finanziaria che ha obbligato a ricondurre tutte le cattedre a 18 ore di lezione frontale, noi docenti di lingua straniera dei Licei scientifici cittadini sentiamo l’urgente necessità di condividere con le famiglie il nostro profondo disaccordo nei confronti di tale provvedimento che rischia di pregiudicare irreversibilmente la valenza formativa e la qualità dello studio in cui abbiamo sempre creduto.
Cosa è cambiato a partire da quest’anno scolastico? Secondo l’ordinamento del Liceo Scientifico, i nostri alunni studiano la lingua straniera per tre ore alla settimana in prima classe, quattro in seconda, tre in terza, tre in quarta e quattro in quinta, per un totale di 17 ore.
Con questo schema la scuola garantiva fino all’anno scorso la continuità didattica dalla prima alla quinta classe e il docente completava il suo orario-cattedra con la diciottesima ora a disposizione per le supplenze brevi.
Da quest’anno, in nome di cosiddette Misure di razionalizzazione in materia di organizzazione scolastica, il quadro è purtroppo cambiato. Per attuare le 18 ore frontali di lezione per ciascun docente si è reso necessario raggruppare le classi non più secondo il criterio della continuità didattica, bensì su base meramente aritmetica.
Il risultato? A nessuno dei nostri studenti è garantito lo stesso docente per l’intero corso di studi; a molti è riservato un avvicendamento probabilmente annuale di insegnanti. L’intervento di razionalizzazione ha di fatto sacrificato le cattedre degli insegnanti andati in pensione, che sono state redistribuite anziché essere assegnate a nuovi docenti. La mera logica del risparmio ha comportato e continuerà a comportare un inevitabile processo di regressione dell’azione didattica nei nostri Licei a scapito della preparazione dei nostri studenti.

Questa nuova realtà di frammentazione del processo di insegnamento-apprendimento sta creando gravi conseguenze, individuabili come:

· interruzione del rapporto educativo ed affettivo che si instaura tra docente-alunno-famiglia, che è alla base della motivazione all’apprendimento e che è fondamentale nella formazione dello studente;
· impossibilità di programmare obiettivi educativi e didattici a medio e lungo termine, anche a causa della instabilità nella composizione dei Consigli di classe;
· problemi nella fase della valutazione dello studente;
· difficoltà di una scelta dei libri di testo che tenga conto dei diversi approcci metodologici;
· impossibilità di aderire a progetti europei pluriennali.

La nuova normativa ha modificato non solo la situazione dei docenti di lingua straniera, ma anche quella dei docenti di Storia e Filosofia e di Matematica e Fisica. Se pensiamo che a breve scadenza anche le cattedre di Italiano e Latino potrebbero subire lo stesso trattamento, è facile immaginare i disagi sempre più gravi e diffusi che investiranno la scuola pubblica ostacolando l’efficacia dell’azione educativa.

E’ un’illusione ritenere che la nostra lettera possa contribuire ad un ripensamento sulla opportunità di un provvedimento così avventato e dalle conseguenze tanto dannose?
Sarebbe opportuno confrontarci al fine di valutare in che misura tale disagio sia percepito da Voi e dai vostri figli per far sentire forte anche la vostra voce.


I DOCENTI DI LINGUA STRANIERA DEI LICEI SCIENTIFICI DI BARI

Liceo Scientifico “D. Cirillo”
:

Domenica Menolascina

Liceo Scientifico "E. Fermi":

Lucia De Carlo
Maria Esculapio
Mariella Canizza
Laura Garavelli
Miriam Giorgio
Lucia Iacovelli
Simona Le Pera
Anna Pia Melfi
Anna Maria Minenna
Maria Grazia Tundo
Teresa Zullo


Liceo Scientifico "G Salvemini":

Maria Cannone
Dorotea Donnaloia
Piera Invidia
Margherita Maggiore
Patrizia Ripa
Grazia Sciannimanico
Rita Semeraro


Liceo Scientifico "A. Scacchi”:


VincenzaBottalico
Michele Del Vecchio
Rosa Faretra
Cinzia Fazio
Francesco Giordano
Clara Maltese
CinziaPenco
GiovannaPrisco
RosaRessa
Lucia Scioscia
Giuseppe Solfato
Serafina Spinelli

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 Alba Sasso    - 28-01-2004
Cari amici,

quando denunciammo nella finanziaria dello scorso anno la disposizione "18 ore per tutti i docenti”, e tentammo di contrastarla in tutti i modi, prevedevamo i danni che ne sarebbero derivati. In primo luogo per la continuità e la qualità della didattica, come voi appunto chiarite assai bene.
In ogni misura di questo governo sulla scuola c'è e continua ad esserci l'ossessione del taglio degli organici, inducendo peraltro nell'opinione pubblica l'idea che gli insegnanti siano troppi e che lavorino poco e male, ossessione presente anche nel primo decreto attuativo della legge Moratti con l'insistenza sul maestro tutor.
Il risultato (ma forse l'obiettivo) è la riduzione di risorse materiali e umane per l'istruzione, lo svuotamento del ruolo e del valore della scuola pubblica.
Sono con voi nella vostra denuncia e nella vostra lotta nelle forme e nei modi che riterrete opportuni.

Un caro saluto

Alba Sasso
deputata DS
VII commissione cultura della Camera