L'Educazione Tecnica è stata cancellata
Aldo Sala - 14-01-2004
Gli insegnanti di scienze saranno chiamati ad insengare tecnologia e informatica, in sostituzione degli insegnanti di Ed. Tecnica.
Tutto appare chiaro, nessun commento, nessuna voce osa porsi il problema. Quasi a dire, finalmente abbiamo eliminato una categoria di insegnanti inutili dalla scuola italiana.
Il sindacato non si sente (sono iscritto al sindacato da 28 anni), forse non conosce neppure il problema. I dirigenti sono omertosi. Il Ministro sorride. I colleghi sono indifferenti.
Questi atteggiamenti sono figli della nuova cultura: l'individualismo, la non conoscenza dei problemi generali, la difesa del particolare personale.
Sono deluso, perchè ho sembre pensato che la scuola è un luogo speciale, dove si insegna la correttezza comportamentale, l'onesta, la collaborazione, l'impegno e tutto ciò che caratterizza l'uomo come gestore delle proprie azioni quatidiane.
Tutto sbagliato, peccato.....
Vorrei sapere se il Ministro Moratti sa quale destino è riservato a questa categoria di insegnanti?
Non per il rispetto che pur si deve ad una categoria di lavoratori, ma una risposta è doverosa, non vi sembra.?..
Cordialmente vi saluto.
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 raffaele somma    - 15-01-2004
Porgo la mia solidarietà al collega di Ed. Tecnica
vorrei avere notizie più precise e riferimenti normativi.
sono un insegnante tecnoco pratico di Salerno
e scrivo su un giornalino scolastico.
raffaele somma

 Maria Rosa Gortani    - 19-01-2004
Sono un'insegnante di lettere ma non capisco la logica della quasi eliminazione di Educazione tecnica. Non credo (ma può anche essere) che si voglia attribuire questa disciplina all'insegnante di scienze, ma assegnare all'educazione tecnologica 33 ore annuali mi pare un fatto assurdo e privo di logica.
Si vuol punire una categoria di insegnanti? E allora mi chiedo perchè questa categoria e non un'altra.
Si ritiene inutile l'educazione tecnologica? Non mi pare sensato nel contesto della civiltà moderna.
Non trovo nemmeno sensato insegnare due lingue straniere nel tempo attualmente attribuito ad una sola lingua straniera. (alla faccia delle tre "i" : inglese, informatica, impresa.
Dal ministro dell'Istruzione vorrei "lumi" non spot su queste scelte, a dir poco, assurde.
Maria Rosa Gortani

 Irene Baule - 1° Circolo di Alghero (SS)    - 19-01-2004
Un altro bel colpo! Come in passato sono stati unificati i ruoli di Ed. Fisica, come alle elementari si è "scivolati" verso l'insegnante di classe "specializzata" in lingua straniera, che fa i salti mortali per svolgere una materia in più in un orario non maggiorato...
TAGLIARE TAGLIARE TAGLIARE...
Ho frequentato da alunna la scuola media unificata nei suoi primi anni di attuazione: ricordo l'entusiasmo e la passione innovativa di tutti i miei insegnanti, ma in particolare le BELLE ore di Educazione Tecnica...

 Giuseppe Donnarumma    - 19-01-2004
Vorrei sapere se i sindacati si rendono conto del destino degli insegnanti di Educaz. Tecnica, atteso che, per assorbire le conseguenze della prima purga, il dimezzamento, ci sono voluti 15 anni, mentre oggi la purga è la riduzione ad un terzo. Si pensa alle frustrazioni, al profondo disagio, allo svilimento, all'abbattimento psicologico degli appartenenti a questa sfortunatissima classe di concorso che devono sentirsi dei perseguitati? Perchè nessuno ne parla?
Giuseppe Donnarumma

 antonio limonciello    - 19-01-2004
Puoi dare qualche riferimento della fonte da cui trai questa notizia?
grazie

 Aldo Sala    - 19-01-2004
Gentile collega Raffaele, ti ringrazio per la tua solidarietà. Ma come avevo anticipato nel mio scritto, nessun insegnante sente il bisogno di esprimere un parere su un problema che nell'immediato futuro lede i diritti degli insegnanti di Ed. Tecnica, ma prossimamente anche altri subiranno la stessa sorte. Gli insegnanti saranno al guinzaglio di qualunque potere. Dovranno ubbidire al volere dei dirigenti e quindi dimenticare la libertà di insegnamento; il collegio sarà un luogo dove i dirigenti comunicheranno l'ordine di servizio. Tutto va sotto il nome di fascistizzazione della società, controllo della democrazia, controllo della cultura.... altro che il sogno della scuola democratica!
Cosa ne pensano gli insegnanti? non credono che è necessario reagire, uscire dall'incanto e riappropriarsi della voglia di essere protagonisti culturali e morali di una società democratica che sogna la liberazione dell'uomo da ogni forma di coercizione. Io continuo a sognare e Voi?....a ubbidire?...spero di no!

 Mirella palladino    - 20-01-2004
Situazione inaccettabile; da più di venti anni mi aggiorno ...e questo è il risultato.
Tutti tacciono, evidentemente tutti condividono!!!


 Renato Ceccon    - 20-01-2004
Stiamo vivendo un incubo.... speriamo di svegliarci.... (in tempo?)
Che altro dire??
Ti abbraccio
Renato

 Carla Fava    - 20-01-2004
Da dove vengono le indicazioni secondo cui educazione tecnica avrà una sola ora la settimana, è quasi una caccia al tesoro. Fino a qualche giorno fa, il sito istruzione.it, fra le news del mese di luglio scorso, aveva un documento (di dubbio valore giuridico naturalmente) chiamato "Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nell'istruzione secondaria di 1° grado". A pagina 11 di questo testo, una tabella riportava i monte ore delle varie discipline; proprio lì, con tanto di asterisco di richiamo si poteva trovare scritto che educazione tecnica avrebeb avuto, con la riforma, 33 ore annuali. Allo stesso documento, non molto tempo fa, si richiamava la tanto contestata circolare sulle iscrizioni. Ebbene... questa sera quando l'ho cercato per inserire il link, non l'ho più trovato. Forse sono io che non sono più in grado di reperirlo, comunque per chi volesse è datato 30/7/2003.
Nello stesso documento sono anche indicati obettivi e contenuti della materia che meriterebbero una valutazione da parte degli insegnanti.
Cordiali saluti
Carla

 Anna Pizzuti    - 21-01-2004
Qui il file delle indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado tratte da altro sito.

 Enrico Evola    - 21-01-2004
Cosa abbiamo fatto di male noi insegnanti di ed.tecnica per meritarci questa eclissi totale? Quale logica perversa ha portato a considerare l'educazione tecnica una materia inutile? Eppure, in questi anni ,abbiamo portato nella scuola tanta luce con le nostre attività teoriche e pratiche. Negli ultimi anni siamo stati i pionieri delle nuove tecnologie didattiche e abbiamo contribuito alla formazione dei nostri colleghi, prima ancora dell'intervento dell'amministrazione centrale. Il nostro lavoro è sempre stato apprezzato dai genitori e dagli alunni. Per molti ragazzi siamo stati un'enciclopedia tecnica vivente e un punto di riferimento per le loro scelte future. Caro collega,hai ragione, nella scuola prevale l'individualismo.Noi siamo bravi a predicare la solidarietà agli altri ma non la pratichiamo. Sulla nostra situazione tutti stanno zitti,compresi i sindacati.Spero che non barattino il nostro futuro con il presente di un'altra categoria.La scuola è diventata in questi ultimi anni un enorme progettificio.Noi non facciamo più parte di nessun progetto.Se avessi partecitato a quel corso sulla danza del ventre forse....Sicuramente avrei trovato una sistemazione in qualche attività pomeridiana.Nel giro di qualche anno noi insegnanti di ed. tecnica potremo scrivere un libro dal titolo "Centomila,uno,nessuno".
Nella speranza, di non dovermi vergognare di essere stato un insegnante di educazione tecnica,ti auguro un buon futuro.
Il fu insegnante di ed. tecnica Enrico Evola

 Costantina Cossu    - 22-01-2004
Oggi è toccata all'educazione fisica, domani toccherà ad un'altra disciplina, ormai è tutto legato agli umori e alla preparazione dei vari ministri che spesso e volentieri è molto scarsa.
La cosa più grave è che lo venga a sapere da Internet. Tutto tace, le cose si fanno di nascosto, i nostri governanti hanno paura di affrontare la realtà e una eventuale protesta del mondo insegnante.
Io appartengo ad altra disciplina, ma nessuno è indenne, sin quando ognuno di noi penserà a se stesso e non alla scuola come un unico corpo, dove tutti collaboriamo per farla crescere e per far crescere culturalmente il nostro paese, senza fare distinzioni fra materie "più Importanti e meno inportanti", di noi ne faranno ciò che vogliono.
Giocano sulla nostra indifferenza.


 ilaria ricciotti    - 28-01-2004
Non solo sono state sottratte ore all'educazione Tecnica, ma anche all' Educazione Linguistica e ad altre materie. Mi meraviglia che certi insegnanti che sanno tutto della riforma, non siano informati su questi assurdi e didatticamente negativi tagli e che non li abbiano neanche sfiorati.
Quando gli alunni partoriti da questa riforma si iscriveranno alla Scuola Superiore, se fino ad ora i colleghi di questo ordine di scuola affermavano che dalla scuola media uscivano alunni impreparati, ora diranno che usciranno dei veri e propri asini.
I progetti poi? Con questi tagli non si potrà fare nessun progetto. Educazione stradale, Giornata della Memoria, Giornata della Solidarietà, Educazione alla Legalità ecc. saranno soltanto ricordi di un passato in cui gli alunni erano protagonisti e non soggetti passivi di certi cambiamenti considerati epocali ed innovativi. QUANTE MENZOGNE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
POVERI ALUNNI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 Gabriele Chiesa    - 21-02-2004
Ho lottato per una vita credendo nell’educazione, in quello che ho fatto, in quello che ho cercato di insegnare.
Ho cercato di usare l’Educazione Tecnica come una disciplina per formare in modo pieno e responsabile, non solo per conoscere il mondo che viviamo, ma anche per crescere e fare crescere, per sostenere un mondo che continuo a sperare possa divenire migliore per tutti.

Ora mi sembra di capire che troppi intorno a me si siano impegnati ad affermare che tutto ciò è superfluo, a cominciare dalle conoscenze e dalle capacità essenziali di un sapere tecnico che rimane vitale.

I sindacati ed i colleghi invitano a considerare che la lotta dei docenti di Educazione Tecnica non ha senso se non nel quadro dell’opposizione generale alla riforma.
Non ci credo.
Sono i valori fondanti di un’intero ambito che sono stati dichiarati superflui.
È un patrimonio insostituibile di conoscenze ed opportunità che viene cancellato e disperso.
Qualche insegnante ha perso una fetta più o meno grande della sua giusrisdizione didattica. Gli insegnati di Educazione Tecnica hanno perso tutto. E con loro e più di loro hanno perso opportunità, risorse competenze e persino speranze tutti i ragazzi e le ragazze chiamati a costruire il modo di domani.

La “famosa” ora settimanale di tecnologia è stata forzosamente assegnata ad un ambito diverso.
Immaginare che possa continuare ad appartenere al percorso educativo di chi si è formato professionalmente per farlo è un’illusione.
Mi spiego. Una persona si gode di vacanze al mare ed in montagna (proprio come i docenti di matematica e scienze sono titolari di disciplina unica ed indivisibile). Bene: la legge dice ora: da oggi farai tre settimane di vacanza DI CUI UNA AL LAGO.
Morale: lo spazio di tre ore / settimana di Educazione Tecnica è attualmente tagliato ad un’ora ma, questo è il bello, l’ora è un “di cui” assegnato ad un'altra disciplina.

Mi ero inoltre illuso che il sapere tecnico e tecnologico potesse essere recuperato con un’offerta formativa di qualità nel quadro delle 6 ore opzionali facoltative.
Peccato che la mia opinione sul valore dei contenuti e sulla professionalità, conti meno della conservazione delle ore lavoro altrui. La focaccina delle 6 ore (perché di torta non si può certo parlare) è già troppo piccola per tanti affamati. Se ciascuno, con le opportune complicità ed il reciproco scambio di favori, si accorda con i colleghi… si ritaglia il suo boccone… alle proposte tecniche e tecnologiche potrebbe non rimane più alcuno spazio.
Per altro verso i genitori sono molto più preoccupati della riduzione oraria delle materie ritenute tradizionalmente “importanti” e tendono a richiedere qualche genere di recupero proprio solo negli ambiti umanistici e linguistici, senza rendersi conto di rincorrere un sapere sbilanciato ed esclusivamente improntato alla pura teoria.

Conclusione: sono amareggiato ma continuerò a lottare per i valori in cui credo.
Non ho paura di perdere. Perdere solo chi abbandona.

Per chi vuole raccogliere qualche elemento di supporto nella mia stessa battaglia, ho raccolto materiali e contributi su:
http://www.leonessa.net/scuola/

Consiglio in particolare la lettura della lettera scritta da una collega al Direttore del Giornale di Brescia:
http://www.leonessa.net/scuola/insegnante-educazione-tecnica.htm
molti altri colleghi e colleghe si riconosceranno nel medesimo percorso.
Boia chi molla!

 FRANCESCO FABRIZI    - 24-02-2004
Insegno questa materia dal lontano 1973 ed ho sempre lottato per renderla dignitosa.
Oggi mi sento avvilito e a pochi anni dalla pensione non vedo l'ora di scapparmene via dalla scuola|
Ben venga il posticino in un ufficio qualunque, pur di farla finita con il mestiere di insegnante di ET.
ET!!!!!!!!! infatti mi richiama in mente l'alieno di un film di circa venti anni fa!
Nella riforma attuale ci hanno trattati da alieni e non da insegnanti che hanno dato un contributo culturale non indifferente dagli inizi degli anni sessanta!

 Giuseppe Dini    - 25-02-2004
Non posso che condividere le esternazioni proposte dai colleghi. Anch'io insegnante di E. T. ( l'aliena) condivido le preoccupazioni. La nostra disciplina, stando al nuovo D. Lvo sulla riforma, è destinata a sparire, si vedano gli atti dei sindacati dell'ultimo incontro del 20 febbraio. Grave danno culturale per tutti anche se si tratta di cultura tecnologica. Tutte le altre nazioni hanno aggiunto al loro curricolo scolastico questa disciplina, ultime Belgio e Argentina, e noi la togliamo. Qualche riflessione la dobbiamo fare anche noi ins. di ed. tecnica; ma penso a quanto fatto e speso per la scuola: chi si è impegnato sull'informatica, chi porta i ragazzi alle visite guidate sul territorio, impianti, centrali fabbriche, uffici pubblici...
Quale altra disciplina riesce a tradurre la teoria con la pratica...
Mi è sempre piaciuto pensare e fare della ns. disciplina il fulcro di coordinamento delle varie attività proposte dal consiglio di classe...
Ora, se guardate negli allegati, tecnologia dovrà fare e non è detto che lo faremo noi, economia domestica, così come 45 anni fa con ricamo e cucito (c'è scritto così nei nuovi curricoli allegati alla normativa) e come allora sarà facoltativa.
Mica niente contro quest'aspetto della disciplina, che penso, la nostra ecletticità potrà permettere anche di fare, ma non un cenno alla prevenzione domestica, ai tanti materiali a rischio usati in casa, alla formazione del consumatore, alla conoscenza legislativa...
Quello che più mi indispone è non sapere perchè è stata tolta, non una motivazione; e questa nostra rassegnazione mi rattrista, suvvia dobbiamo tenerci a questa disciplina proprio perchè noi l'abbiamo fatta costruita applicata, sudata; sono trentanni che la insegno ho dedicato 1200 h di aggiornamento acquistato oltre 1000 libri tecnico scientifici, 80 Cd specifici, 20 strumenti scientifici, centinaia di riviste dal vecchio "Test" agli attuali "Quark " e "Newton" tolti dall'unico stipendio famigliare e senza pesare sulla scuola. Mi scoccia tantissimo perdere quanto fatto finora.
Dobbiamo agire, uscire allo scoperto; sollecitare i sindacati, i ns. collegi docenti, affiancarci a chi si muove (ANIAT?), partecipare alle manifestazioni, boicottare e chiedere il boicottaggio di tutti gli incarichi all'interno della scuola, che non sono obbligatori...
Ho scritto un appello, vorrei scrivere al ministro e comunque continuerò a scrivere; lo potete trovare sul sito delle scuole dell'Emilia Romagna www.scuolaer.it sulla rubrica.
Tutto questo affinchè posso e possiamo continuare a ripetere ed applicare un motto che è del fondatore degli scouts, ma che è anche della nostra disciplina "Se ascolto dimentico, se osservo ricordo, se faccio imparo."
Giuseppe Dini
Ins. Ed. Tecnica
Ist. Compr. Bramante
Fermignano PU

 Laura Carlini    - 25-02-2004
Concordo pienamente con quanto scritto nei messaggi dagli altri colleghi... non posso che ribadire la mia indignazione e protesta, come quando, già nel mese di giugno, ad opera dei cosidetti "ottusangoli ministeriali" veniva introdotta l’economia domestica e tolta l’informatica alla nostra disciplina.
Sono pronta a manifestare il mio disappunto, la mia rabbia e quella di tutti gli altri insegnanti di educazione tecnica.

Conosco tanti colleghi che nonostante il dimezzamento si sono impegnati e si sono prodigati per l’inserimento delle NT nella scuola media, per passare dall’ "età del bronzo" e dall’"età del ferro" all’"età dell’ICT", per rendere consapevoli i ragazzi dei cambiamenti della realtà che li circonda,"..ed ora?

Quanti di noi si occupano della formazione dei colleghi della scuola?,

quanti si interessano dei siti scolastici?

quanti partecipano a progetti che vedono le ICT in primo piano?

quanti si prodigano nella gestione dei laboratori scolastici?


..potrei proseguire con innumerevoli altri esempi che vedono coinvolti i nostri ragazzi e il loro entusiasmo.

Purtroppo ci sono ancora tanti colleghi di ET che ancora non si rendono conto del problema (forse perché sono i primi nella graduatoria interna) e non sono minimamente preoccupati, come non lo erano ai tempi del nostro dimezzamento, forti della loro posizione.

Concordo con l'ANIAT sul "cannibalismo" disciplinare, le colleghe di scienze matematiche sono già preoccupate di dover insegnare "economia domestica"... e se noi insegnassimo scienze e tecnologia con la nostra classe di concorso per un totale di 4 ore per classe 2+2?

E' un delirio la mia proposta?

Purtroppo..


Laura Carlini

 FRANCESCO FABRIZI    - 01-03-2004
Intervengo ancora mettendo in evidenza un particolare di non poca importanza nella scuola: noi insegnanti di ET siamo stati coinvolti in prima persona in tutte quelle innovazioni che hanno rappresentato gatte da pelare come la sicurezza nella scuola, l'organizzazione dei piani di evacuazione; lo scrivente in particolare ha anche redatto per la sua scuola i documenti di valutazione rischi in quanto capace legalmente di poterlo fare, grazie al suo titolo di geometra con un dispendio enorme di tempo e pagato con miseri incentivi alla fine dell'anno. Ho coperto ruoli che sono stati letteralmente rifiutati dia colleghi delle materie più "dignitose", vedi anche l'appartenza alla commissione mensa o a quella elettorale, considerate poco importanti rispettto alle altre... Non aggiungo altro perchérischio di esagerare nel linguaggio| L'unica mia consolazione è che queste cose dovranno essere fatte, in mancanza dell'ET, da loro, quando andrò ad occupare un posto in un ufficio qualunque! I consigli delle colleghe? Imparare la falegnameria, il giardinaggio e altre belle attività, tutto per sopravvivere ancora 2 anni. Questo mio sfogo non ha nulla contro i colleghi ma rappresenta la sacrosanta verità.

 Consiglia Casciaro    - 02-03-2004
Perchè accanirsi contro l'Educazione Tecnica?
Ho cercato una risposta razionale, ma non ci sono riuscita.
Siamo stati penalizzati perchè nel tempo abbiamo dimostrato di saperci adattare e riciclare sempre e comunque?
Quanta rabbia.

 Benvenuto Loddo    - 21-04-2004
dispiace ma purtroppo a quanto sembra la nostra beneamata ministra delle poltrone sul taglio della disciplina ha le idee chiare.
Pur di tagliare i posti altrui e conservare la propria poltrona la ministra del cavolo venderebbe anche il proprio sedere.

 Lina Carola    - 22-04-2004
Ti ringrazio per la solidarietà
Anni di aggiornamento e riconversioni:sostegno,laboratori,informatica con quale futuro?
Opertività,quanto lavoro!!!
I sindacati dove sono?
Mi chiedo si può buttare fuori da un giorno all'altro 17.000 lavoratori?
Se si, tempi duri per tutti.|||||||||||||||

 Francesco Fabrizi    - 25-06-2004
Sono sempre l'alieno che ha già scritto 2 commenti qualche mese or sono. Per dare una risposta concreta agli autori della riforma che ci vede completamente esclusi dalla futura scuola media e forse completamente dalla scuola e maggiormente alla parte politica a cui appartengono bisogna fare come me! Ho dimenticato di essere un democratico e in sostanza dalla loro parte politica e ho votato contro di loro nelle elezioni, cosa che ho già fatto e farò anche in futuro! In sostanza essendomi sentito ingannato e defraudato da questa futura riforma non vedo come potrei ancora dare ai loro partiti politici il mio appoggio!
Cari colleghi di materie tecniche e di ET, penso che in tutta ITALIA siamo tanti e rappresentiamo una buona fetta di elettorato... quindi, quando andremo a votare ricordiamoci delle ingiustizie subite e votiamo do conseguenza, anche se i nostri ideali politici sono affini ai loro; votiamo per PROTESTARE insomma. Questo mi sembra un buon modo di dare una risposta al signor ministro della PI e alla sua parte politica di centrodestra.
Boicottiamo inoltre tutti quei sindacati che fanno molte chiacchiere in nostro favore ma non ci proteggono come categoria, e stracciamo i loro tesserini come ho già fatto io nel 1989 quando venne messa la monocattedra di ET e 20.000 di noi rimasero in sovrannumero (oltre i 10.000 di E. Fisica) protestiamo quindi, anche in questo modo e non solo con gli scioperi, almeno ci resta la soddisfazione di averli in qualche modo messi in difficoltài! Per favore fatemi almeno sapere come la pensate!