Marina Fasce - 23-11-2003 |
frequento il corso B, ammetto delle falle del sistema, forse non comprendo bene le tue ragioni che hai illustrato, si va sempre di corsa, ma non condivido la motivazione rigurado alla scelta di classi miste: il continuare a lavorare per compartimenti stagni non aiuta. la scuola superiore può essere distante da alcune problematiche di altri ordini scolastici, ma molti temi pedagogici e didattici sono assolutamente trasversali. dal dialogo si impara molto, inoltre la figura che dovrebbe uscire da questi corsi dovrebbe essere una fiugra di sistema, in grado di facilitare processi riguardanti l'istituto scolastico nel suo complesso, e più discipline e più ordini scolastici (vedi i dimenticati ist. comprensivi). non nego, anzi, sottolineo la capcità dei tutor B, spesso purtroppo carente nello stimolare riflessioni di questo tipo. mi spiace per le tue (e nostre delusioni..) Marina Fasce |
giuliana oliva istituto comprensivo A. Manzoni di Ornago - 23-11-2003 |
Sono perfettamente d'accordo con quanto la collega ha scritto. Anche per me il percorso (ho frequentato il livello A, pur possedendo già buone competenze informatiche, perché secondo la mia dirigente i tre livelli erano obbligatoriamente in successione) è stato una fatica disumana e, purtroppo, inutile. Non ho imparato niente: si sono alternati due docenti scelti in base a criteri non ben specificati, dal momento che soprattutto il primo aveva una conoscenza dell'informatica a dir poco superficiale. Inoltre si è affermata la convinzione che qualsiasi stupidaggine acquisti dignità di "sapere" purché sia proposta col mezzo informatico. Sono stata costretta ad assistere ad estenuanti presentazioni di lavori, lavoretti e lavorucci per bambini di tutte le fasce d'età e di una cosa mi sono convinta: leggere sullo schermo cosa sono i cinque sensi è molto più passivo che scriverlo sul quaderno con la buona, vecchia, tradizionale penna. Non prendiamoci in giro: un maggiore apprendimento ed un più incisivo insegnamento non sono certo generati dal computer o da Internet, ma questi possono solo essere strumenti tra tanti altri inseriti in un contesto organico e disciplinato di proposte didattiche avanzate da professionisti motivati, aggiornati ed... adeguatamente pagati! |
Paolo Buccheri - 23-11-2003 |
Abbasso la frequenza del corso, non solo inutile, ma di sicuro danno! La sostanza che si stenta ad affrontare è proprio quella della ragion d'essere delle tecnologie e della loro fondazione teorica: si assume che il tecnologico è positivo in sè, purchè nessuno rompa con domande ritenute inopportune! Condivido, hai fatto una scelta intelligente e coraggiosa. |
calogero passarello - 24-11-2003 |
Carissima Agnese, dal tuo sfogo, presa di posizione emerge la delusione per un'occasione mancata, ovvero quella di avere un'opportunità di incidere su modelli didattici datati (non tutti) rispetto non solo alle tecnologie ma anche al nuovo pensiero pedagogico sul modo di apprendere degli allievi. Mi dispiace sinceramente che il vostro tutor non vi abbia fatto cogliere il nuovo che c'è nella proposta, se vuoi ridondante, della circolare 55 per i percorsi A e B. Perchè nella proposta c'è del nuovo basta leggere i materiali che si trovano sul sito dell'INDIRE, moduli 9,10,11,12,13e 14, in essi non c'è solo la solita tecnologia che si autoreferenzia ma anche proposte didattiche concrete. Il corso non è solo in presenza ma anche a distanza, come indicato dalla circolare. Quindi se i tutor non erano all'altezza, lo sono i materiali di primordine pubblicati su INDIRE, prodotti da molti ricercatori che vivono a contatto con la scuola. Questo corso è un'opportunità per cambiare una scuola che per aumentare la sua qualità ha visto aumentare la quantità di nozioni negli ambiti disciplinari. La ministra che governa la scuola e da censurare per tutti i suoi atti , ma come la mitica Falcucci (PNI), ha investito denaro per formare i docenti, questo nella scuola avviene raramente. Peccato hai perso un'occasione di riflessione e di confronto con i colleghi. Calogero Passarello I.M.G.Agnesi di Milano |
angelo rapisarda - 27-10-2004 |
Brava! a volte è doloroso, ma bisogna denunciare sempre quello che succede di negativo e/o perverso, specialmetne quando di mezzo c'è l'educazione e la formazione degli alunni. Se fosse possibile e non fosse troppo complicato, gradirei avere un riscontro diretto con l'autrice della lettera aperta. angelo rapisarda liceo boggio lera catania |