Programma Gioventù - Nel Libro bianco la Commissione prevede una dotazione di bilancio di 520 milioni di euro per il periodo 2000-2006
Tanti computer ma poca politica
di Barbara Roffi
Bassa partecipazione alla vita associativa, uso crescente delle nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione, ricerca dell'autonomia dai genitori ma in condizioni di sicurezza, sostegno alla costruzione europea. Questi i principali risultati di un sondaggio di eurobarometro. E, in seguito alla pubblicazione di questi dati, la Commissione Ue, su impulso della Commissaria europea Viviane Reding, responsabile dell'Istruzione e della Cultura, ha adottato un "Libro bianco" sulla gioventù. L'Europa allargata a 27 Paesi conterà infatti 75 milioni di giovani tra 15 e 25 anni; la Commissione intende quindi fornire risposte alla profonda disaffezione dei giovani verso le forme tradizionali di partecipazione alla vita pubblica, in particolare mobilitarli maggiormente a favore della costruzione europea, nell'ottica del "Libro bianco" sulla governance. Oltre a tendenze già note, come la scarsa integrazione dei giovani nella vita associativa, quest'indagine segnala l'ingresso della generazione da 15 a 25 anni nella società dell'informazione, anche se con grandi differenze tra i Paesi membri. Malgrado questo, i dati indicano che c'è ancora molto da fare perchè i giovani utilizzino appieno tutte le risorse delle nuove tecnologie. Risultato di una vastissima consultazione di varie decine di migliaia di giovani europei e di una concertazione con gli Stati membri, le organizzazioni giovanili e gli esperti del mondo giovanile, il "Libro bianco" vuole quindi contribuire alla riconciliazione dei giovani con la vita pubblica. «Adottando questo "Libro bianco", la Commissione segnala di voler essere alleata dei giovani affinchè siano meglio associati alle politiche che li riguardano. Un'alleata che non fa vaghe promesse o prospetta soluzioni miracolose, ma che propone strumenti concreti per rispondere con efficacia e a ogni livello decisionale alle richieste dei giovani europei», ha dichiarato Viviane Reding in occasione della presentazione della ricerca. Le risposte sono su due livelli, uno che riguarda il rafforzamento della cooperazione tra Stati membri e l'altro che implica il "metodo aperto di coordinamento". Questo metodo di lavoro consiste in un coordinamento dei Ministri della gioventù dei 15, con l'assistenza della Commissione, com'è avvenuto negli ultimi due anni. I ministri hanno così potuto trarre profitto dalle migliori pratiche, dalle esperienze che hanno avuto successo altrove in Europa, fissandosi degli obiettivi comuni (quantitativi e/o qualitativi) da raggiungere a breve, medio e lungo termine, prevedendo infine procedure di controllo. Tra i temi prioritari proposti dalla Commissione nel quadro del nuovo metodo di lavoro figurano il rinnovo delle forme di partecipazione dei giovani alla vita pubblica, l'informazione dei giovani sulle questioni europee e la promozione del volontariato. Il finanziamento delle nuove iniziative previste a livello comunitario da questo "Libro bianco" sarà principalmente assicurato dal programma Gioventù, che dispone di una dotazione di bilancio di 520 milioni euro per il periodo 2000-2006. Concretamente, i ministri e le autorità locali esamineranno le possibilità di dar veste generale alle esperienze di successo dei consigli nazionali e regionali giovanili. A livello europeo, il "Libro bianco" invita il Forum Gioventù, la cui base dovrebbe assicurare la più ampia rappresentanza possibile, a partecipare all'applicazione del nuovo metodo di lavoro. Sempre sul piano comunitario, la Commissione co-finanzierà a partire dal 2003 progetti d'incentivazione alla partecipazione, per esempio dei progetti di forum Internet. Coordinamento anche per quanto riguarda l'informazione dei giovani sulle questioni europee e a livello comunitario: nel 2002 sarà lanciato un portale Internet per rendere accessibili informazioni affidabili sulla costruzione europea. Questo portale intende essere uno strumento interattivo che permetta ai giovani di esprimere le loro opinioni e formulare domande. Il "Libro bianco" invita inoltre gli Stati membri a sviluppare il volontariato e ad eliminare gli ostacoli nazionali alla mobilità dei giovani volontari. Infine, per far funzionare il cosidetto "metodo aperto di coordinamento" nel campo della gioventù, il "Libro bianco" invita ogni Stato membro a designare un coordinatore nazionale.