La Moratti e San Patrignano
Alba Sasso - 02-10-2003
Nell'ambito delle iniziative programmate per il semestre di presidenza europea, Letizia Moratti sceglie di organizzare per il 3 e il 4 ottobre un convegno su disagio giovanile e dispersione scolastica a San Patrignano. Il messaggio culturale lanciato è sconcertante: il disagio, i problemi individuali e collettivi legati al fenomeno della dispersione, rappresentano per questo ministro un fenomeno da affrontare con la logica del contenimento e/o della repressione (indicativo e simbolico il caso dei ragazzi del Virgilio a Roma). Le ragazze e i ragazzi non sono per questo governo individui da ascoltare, ma sono portatori di un problema che va neutralizzato, va isolato rispetto al resto del corpo sociale. La logica dell’isolamento è appunto quella rappresentata dalla scelta non di una scuola come luogo per lo svolgimento del convegno, ma di una comunità di recupero per tossicodipendenti: una logica che continua ad ignorare e mortificare i bisogni e le necessità, come pure le straordinarie potenzialità della scuola pubblica italiana, una logica contro la quale hanno scelto di mobilitarsi una serie di associazioni, organizzazioni, forze politiche e sindacali, che hanno programmato per domani 3 ottobre a Rimini le loro iniziative di protesta. Iniziative che penso sia opportuno rafforzare e sostenere con la partecipazione.

Alba Sasso
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 Caelli Dario    - 05-10-2003
Qalsisi scelta sarebbe stata criticata. Duramente!
Se il ministro organizzava l'inconro in una scuola si sarebbe detto che usava il suo apparato per imporre delle repressioni senza accorgersi che il problema era vivo in tutta la società e che alcune organizazioni si stavano già dando da fare per cercare di aiutare i ragazzi in difficoltà.
Lo si organizza presso una comunità di recupero e non va bene, per i motivi esposti.
Ho l'impressione che comunque non possa mai andare bene di ciò che questo governo propone.
Insomma ciò che conta è sempre di essere indignati, di opporsi, di mobilitarsi contro.
Però sranamente non si legge mai una vera controproposta seria, articolata. Un piano alternativo di sinistra che possa essere preso in seria considerazione.
Bisogna desumerlo a fatica tra le righe stracolme di odio verso chi governa, di insofferenza verso idee diverse e tentativi, più o meno validi nel merito, di costruire e applicare una riforma della scuola.
Mi piacerebbe sapere qual è la controproposta della sinistra per la dispersione! E spero che non sia l'innalzamento a 25 anni dell'obbligo scolastico! Così il parcheggio per giovani e adolescenti diventa la scuola pubblica.

 nerella buggio    - 09-11-2003
San Patrignano è un luogo di educazione, dove l'uomo che ha perso la stima e l'amore per la propria vita, riprova lavorando su di sè a ri.educarsi, ad amare prima di tutto se stesso.
Il convegno il ministro poteva farlo a San Patrignao o a San Gimignano, non sarebbe andato bene ugualmente.
Il problema non è dove, ma cosa.
Cosa fare per i nostri ragazzi che cercano di sfuggire la vita, la fatica, non necessariamente con lo sballo, ma anche più semplicemente riempindosi la vita di cose, da fare o da comperare.
Che uomini saranno domani?
Abituati a fuggire le fatiche quotidiane, fuggirano davanti alla responsabilità di un lavoro, di un rapporto di coppia, dell'educazione di un figlio?
Ci vogliono proposte su cosa fare, non basta protestare, far finta di non vedere ...