Caelli Dario - 05-10-2003 |
Qalsisi scelta sarebbe stata criticata. Duramente! Se il ministro organizzava l'inconro in una scuola si sarebbe detto che usava il suo apparato per imporre delle repressioni senza accorgersi che il problema era vivo in tutta la società e che alcune organizazioni si stavano già dando da fare per cercare di aiutare i ragazzi in difficoltà. Lo si organizza presso una comunità di recupero e non va bene, per i motivi esposti. Ho l'impressione che comunque non possa mai andare bene di ciò che questo governo propone. Insomma ciò che conta è sempre di essere indignati, di opporsi, di mobilitarsi contro. Però sranamente non si legge mai una vera controproposta seria, articolata. Un piano alternativo di sinistra che possa essere preso in seria considerazione. Bisogna desumerlo a fatica tra le righe stracolme di odio verso chi governa, di insofferenza verso idee diverse e tentativi, più o meno validi nel merito, di costruire e applicare una riforma della scuola. Mi piacerebbe sapere qual è la controproposta della sinistra per la dispersione! E spero che non sia l'innalzamento a 25 anni dell'obbligo scolastico! Così il parcheggio per giovani e adolescenti diventa la scuola pubblica. |
nerella buggio - 09-11-2003 |
San Patrignano è un luogo di educazione, dove l'uomo che ha perso la stima e l'amore per la propria vita, riprova lavorando su di sè a ri.educarsi, ad amare prima di tutto se stesso. Il convegno il ministro poteva farlo a San Patrignao o a San Gimignano, non sarebbe andato bene ugualmente. Il problema non è dove, ma cosa. Cosa fare per i nostri ragazzi che cercano di sfuggire la vita, la fatica, non necessariamente con lo sballo, ma anche più semplicemente riempindosi la vita di cose, da fare o da comperare. Che uomini saranno domani? Abituati a fuggire le fatiche quotidiane, fuggirano davanti alla responsabilità di un lavoro, di un rapporto di coppia, dell'educazione di un figlio? Ci vogliono proposte su cosa fare, non basta protestare, far finta di non vedere ... |