breve di cronaca
Per la scuola pubblica
Cocise - 29-09-2003
COMUNICATO STAMPA
MANIFESTAZIONE CITTADINA DI TORINO
26 SETTEMBRE 2003





Migliaia di genitori, bambini e ragazzi, personale della scuola, semplici cittadini, hanno risposto, con grandissimo entusiasmo, all’appello alla mobilitazione lanciato dai Coordinamenti e dalle Associazioni dei genitori/insegnanti che hanno indetto la manifestazione del 26 settembre in difesa della scuola pubblica, contro la controriforma Moratti, contro la distruzione del Tempo Pieno e Prolungato e la conseguente demolizione della collegialità e della cooperazione derivanti da quel modello di scuola.




Quello che doveva essere un semplice presidio davanti alla Prefettura si è trasformato, grazie al grande lavoro di sensibilizzazione, in una poderosa manifestazione coloratissima e vivacissima.

Il corteo partito da Piazza Castello si è snodato per le vie del centro cittadino dando alla cittadinanza un esempio di vivacità, di informazione corretta, contro gli spot ministeriali che in questi mesi hanno bombardato le teste dei cittadini senza dire NULLA di concreto su quanto sta per cadere sulle spalle degli allievi e dei docenti delle prossime classi.

Il corteo è giunto davanti alla sede RAI e lì, come avevamo promesso, abbiamo eretto un muro composto da cartelli e da mattoni che stavano a simboleggiare il nostro disgusto per il modo in cui STAMPA E TV trattano l’argomento scuola (così come altri argomenti di importanza fondamentale). Ovviamente, anche stavolta non ci aspettiamo un gran che dalla STAMPA E DALLA TV, sappiamo che hanno l’ordine tassativo di NON FAR SENTIRE LA VOCE di MIGLIAIA DI CITTADINI E DI DOCENTI, che stanno protestando in tutta Italia contro lo scempio e l’ottusità arrogante di questa ministra che è, come loro, cieca e sorda.

Nonostante ciò, speriamo che qualche giornalista della Stampa e della Tv abbia un sussulto di dignità professionale e svolga finalmente il suo mestiere, senza accettare le imposizioni di chicchessia.




Alla Manifestazione indetta dai Coordinamenti, Coordinamento Genitori Democratici Malaguzzi, Coordinamento Genitori Grugliasco, Coordinamento Genitori nidi materne elementari medie di Torino, Coordinamento Spontaneo Genitori e Insegnanti FuturoScuola di Collegno, Associazione genitori di Lucento, COCISE-Coordinamento cittadino Genitori-scuola di Settimo Torinese, Coordinamento Genitori e Insegnanti di Rivoli, Coordinamento Genitori Nichelino, che è stata indetta con uno spirito fortemente unitario, ha partecipato il MANIFESTO DEI 500, hanno aderito e hanno partecipato numerose sigle sindacali e politiche quali: CGIL-SCUOLA, COBAS-SCUOLA, CISL-SCUOLA, UIL-SCUOLA, CUB-SCUOLA, AIMC, CIDI, FNISM, Forum delle associazioni piemontesi per l’educazione, Legambiente Piemonte Scuola e Formazione, MCE, Democratici di Sinistra, Margherita, Partito dei Comunisti Italini, Rifondazione Comunista, Verdi.




Crediamo che si tratti di un grande risultato che deve essere coltivato ed esteso alla stragrande maggioranza del Paese. Riteniamo che nel tempo che resta fino all’approvazione definitiva del Decreto si debbano intraprendere altre iniziative essenziali:

· UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE da tenersi ad ottobre, per la difesa della scuola pubblica, del Tempo Pieno e Prolungato, della collegialità e della cooperazione, per una scuola laica e democratica.

· In concomitanza UNO SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA contro la distruzione della scuola pubblica, contro la scuola-azienda, il sapere-merce, la gerarchizzazione del personale.

Questi sono obbiettivi irrinunciabili se vogliamo difendere fino in fondo il ruolo della scuola pubblica.

Toni Colloca – portavoce del COCISE – SETTIMO TORINESE (TO)



  discussione chiusa  condividi pdf

 Redazione    - 29-09-2003
Chi dice che il Tempo Pieno non c'è più?

Da Tuttoscuola


Aumenta ancora il tempo pieno nell'elementare

Sorpresa. Sono due anni che il tempo pieno dell'elementare viene dato per ridimensionato, ridotto e limitato, e sono due anni invece che continua a crescere, anche nelle nuove prime classi.
I dati dell'anno scolastico 2003-04 che "Tuttoscuola" fornisce parlano chiaro: nonostante i tagli di organico che hanno colpito senza differenze tempo normale e tempo pieno, quest'anno nelle prime della scuola primaria vi sono piu' alunni dello scorso anno (quasi 4 mila in piu'), e anche le classi funzionanti a tempo pieno sono aumentate, se pur di poco, rispetto alle prime classi dello scorso anno (11 di piu').
Dei 516.415 bambini iscritti in prima, 128.211 sono inseriti in classi a tempo pieno. Il dato assoluto piu' alto di alunni di prime classi a tempo pieno da 15 anni a questa parte.
Dalla prima alla quinta classe sono ben 612 mila (24,29%) gli alunni di scuola elementare che frequentano scuole organizzate a tempo pieno.
Anche questo un primato.
Nel tempo pieno dunque gli alunni crescono, le classi crescono, ma si nota anche un segnale di segno inverso.
Fino all'anno scorso la crescita dell'incidenza percentuale di alunni e di classi a tempo pieno era stata costante, raggiungendo quasi il 25% di alunni iscritti nel primo anno di scuola elementare e il 23,7% di classi organizzate a tempo pieno, ma quest'anno, anche se in valori assoluti c'e' stato aumento di alunni e di classi (grazie agli anticipi), la percentuale di alunni che fruiscono del tempo pieno in prima si e' leggermente abbassata, passando dal 24,95% del 2002/03 al 24,83% di quest'anno, e anche le classi hanno avuto percentualmente una flessione, passando dal 23,66% al 23,37%.
La domanda di tempo pieno pero' non e' in crisi. Lo dimostra il fatto che, rispetto alle classi a tempo normale, in quelle a tempo pieno aumenta il numero medio di alunni per classe che nel primo anno e' di 20,4 alunni per classe a tempo pieno contro una media di 18,8 nelle classi a tempo normale.

Tempo pieno nelle grandi citta': Milano, Firenze e Bologna su, Roma e Torino giu'

Il tempo pieno della scuola elementare presenta quest'anno situazioni diverse nelle grandi citta'.
Ci riferiamo alle citta' del nord e del centro, perche', sembra strano, le grandi citta' del sud (Napoli, Bari, Palermo) non si avvalgono del tempo pieno nell'elementare.
Milano, Firenze e Bologna, per quanto riguarda il tempo pieno, sono in crescita di alunni e di classi.
Il boom del tempo pieno lo detiene Milano non solo in termini assoluti (lo utilizzano 124 mila alunni su 145 mila) ma anche in termini di forte tendenza all'aumento. Nelle prime classi si supera quest'anno l'89% di bambini che utilizzano il tempo pieno, mentre nelle quinte (le prime di cinque anni fa) la percentuale e' dell'80%. Anche le classi sono sempre piu' organizzate a tempo pieno: in prima sono l'88,7%, mentre in quinta sono il 79,1%.
In aumento anche Firenze (quest'anno sono quasi 20 mila su 34 mila gli alunni che frequentano il tempo pieno). In prima sono aumentati gli iscritti e le classi a tp, raggiungendo il 61,9% degli scolari e il 58,3% delle prime classi.
A Bologna si registra un modesto aumento di alunni e di classi del tempo pieno (in tutto sono 19 mila alunni su un totale superiore a 33 mila). Nel tempo pieno delle prime classi vi sono, rispetto alle seconde classi, 200 alunni e 7 classi in piu'.
Il tempo pieno e' invece in flessione a Torino e a Roma. Nel capoluogo piemontese (59 mila alunni a tp su 85 mila), nonostante in prima le classi e gli alunni siano aumentati, quelli del tempo pieno sono diminuiti rispetto alle seconde classi: gli alunni di prima sono il 67,3% degli alunni iscritti, mentre quelli di seconda sono il 71,4%; le prime classi a tp sono il 63,9%, e le seconde il 67,9%.
A Roma (88 mila a tp su 158 mila), nonostante un aumento complessivo di 2 mila nuovi alunni in prima, al tp vanno solamente 700 alunni in piu' (aumentano quindi gli iscritti, ma cala la percentuale di quelli a tp). Le classi prime, rispetto alle seconde perdono sia in quantita', sia in percentuale.

 Ilaria Ricciotti    - 29-09-2003
Molte altre città hanno dimostrato e manifestato il loro dissenso. Lo sciopero generale, a questo punto è a mio avviso doveroso.