breve di cronaca
Berlino 2003
COFIR - 18-09-2003
Il Forum per l'educazione che avrà luogo simultaneamente al Summit dei Ministri Europei sull'Educazione, vuole offrire una piattaforma per discussioni critiche e alternative dal "basso". Allievi, studenti, insegnanti, educatori e formatori sono invitati a partecipare a questo forum.
Continua in questo modo il processo dell'opposizione politica alle correnti politiche educative, che é iniziato nel Social Forum Europeo. Quindi, il Forum per l'Educazione servirà anche come strumento per la preparazione per il secondo ESF (European Social Forum) che si terrà a Parigi nel Novembre 2003.





L'unificazione dell'Europa procede vigorosamente. Insieme ai nuovi membri europei dell'Est, l'unione si trova di fronte ad una sfida storica. Anche i sistemi educativi stanno crescendo insieme. Questo avviene principalmente nel settore accademico, nel quale un Europa unificata si é allineata già attraverso dei curricula orientati internazionalmente e alcuni studenti che studiano all'estero.
Diamo il benvenuto a questa unificazione dell'Europa, ma non secondo le condizioni attuali. Noi chiediamo un'educazione che sia orientata internazionalmente e che sostenga l'auto-realizzazione individuale, così come la solidarietà e il benessere di una società. Però, la situazione attuale, includendo la segregazione sociale in aumento, i tagli alle scuole e le università, gli aumenti delle quote di iscrizione, la de-democratizzazione, l'orientamento volto al profitto e la competizione destrutturante tra organizzazioni educative statali e private, é distruttiva ai fini di quegli obiettivi.
Anche se i governi, specialmente quelli nella UE, si nascondono dietro procedure formalmente corrette e trattati internazionali, é già evidente che gli studenti delle scuole medie superiori e delle università, gli insegnanti ed altri lavoratori del sistema educativo hanno sempre minori possibilità di partecipare nel processo di formazione del loro ambiente di lavoro.
Le attuali strutture nazionali, regionali e locali del nostro sistema educativo esistenti non sono influenzate solamente dalla suddetta dimensione europea, ma anche dal trattato GATS del WTO. Questo trattato incoraggerà la commercializzazione dei servizi pubblici che include tutti i livelli del sistema educativo dalla scuola elementare alla educazione degli adulti.
Tali sviluppi potrebbero portarci orribili conseguenze: l'educazione gioca un ruolo chiave nella nostra società.
Si tratta degli strumenti centrali per giocare un ruolo che abilita le persone, specialmente in tempi di globalizzazione rampante, a capire quei processi internazionali ed avere su questi un impatto: Forniscono gli strumenti necessari al bisogno della persona di svilupparsi liberamente e individualmente.
Ma quelle politiche educative trasformano l'educazione in una mera merce. Quell'accesso all'educazione é sempre più dipendente dalle risorse individuali (finanziarie); l'offerta e l'orientamento é sempre più dipendente da interessi economici. La funzione attuale dell'educazione viene quindi abolita.
Il criticismo verso le gerarchie e l'economia capitalistica, che é importante per il progresso democratico, sta diminuendo. Il risultato sarà un'educazione che consiste in mediocre formazione per un lavoro e i cui contenuti e il cui orientamento servirà principalmente agli interessi dell'industria.
Al fine di dire la propria su questi sviluppi da parte degli studenti delle scuole medie superiori, universitari ed insegnanti, per discutere le politiche correnti, e per sviluppare alternative, invitiamo ognuno al primo Forum Europeo per l'Educazione a Berlino il 18 e 19 settembre 2003. Nello stesso momento, avrà luogo la conferenza Europea dei Ministri dell'educazione.
Nella scia del movimento dei forum sociali, il cui carattere aperto, largo in fatto di opinioni politiche e diversità di contenuti e di forme, che ha mobilizzato 60.000 persone a Firenze; Noi invitiamo ogni gruppo, organizzazione, ed individui a partecipare nel programma del Forum Europeo per l'Educazione (EEF) con il loro proprio contributo.
Appena dopo il Forum, il 20 Settembre, stiamo organizzando una dimostrazione tutti insieme per un sistema educativo orientato internazionalmente, democratico, socialmente giusto, e contro tutte le forme di commercializzazione segregazione e de-democratizzazione di questo settore.

Venite a Berlino!
Un'altra educazione é possibile!


http://cofir.net/portale/modules/news/article.php?storyid=34


INTANTO MORATTI...


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 Redazione    - 20-09-2003
Nel frattempo, alla Conferenza dei Ministri europei per l'Istruzione...


Fonte: Miur

...17 settembre

Il Ministro Moratti presiede a Berlino
la Conferenza dei Ministri europei dell'educazione

Trentatré governi a confronto sul "Processo di Bologna"
per lo Spazio europeo dell'istruzione superiore



(Roma, 17 settembre 2003)
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, presiederà domani 18 e dopodomani 19 settembre a Berlino, unitamente al Ministro tedesco Edelgard Bulmahn, la Conferenza dei Ministri europei dell'istruzione superiore.
Si tratta di un importante appuntamento biennale - che segue a quello di Praga del 2001 - rientrante nel grande obiettivo di costruire, entro il 2010, lo "Spazio europeo dell'istruzione superiore", così come stabilito con la Dichiarazione di Bologna sottoscritta nel 1999 da 29 Ministri europei.
Con il "Processo di Bologna" i Ministri europei si sono impegnati a realizzare tra l'altro:

l'adozione di un sistema fondato su due cicli principali di primo e secondo livello, di cui il primo di durata almeno triennale;

l'adozione di un sistema di titoli di semplice leggibilità e comparabilità;

il consolidamento di un sistema di crediti didattici;

la promozione della mobilità dei docenti e degli studenti.

Alla Conferenza di Berlino parteciperanno 33 Ministri (di cui 25 dell'Unione Europea, compresi quelli dei 10 Paesi che entreranno a far parte della Ue nel maggio 2004).
Assisteranno ai lavori anche i Ministri di alcuni Paesi che hanno chiesto di aderire al Processo di Bologna.
Della delegazione italiana fa parte anche il Viceministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Guido Possa, che presiede oggi i lavori del "Gruppo allargato dei seguiti del Processo di Bologna".
La Conferenza dei Ministri sarà preceduta questa sera, 17 settembre, da un incontro informale all'Ambasciata d'Italia a Berlino dei 25 Ministri comunitari.
Nel corso dell'incontro il Ministro Letizia Moratti ribadirà l'importanza del "Processo di Bologna" anche per l'Ue, richiamando gli Stati membri ad un rinnovato impegno per intensificare una stretta sinergia tra le politiche educative comunitarie e i principi del Processo di Bologna.
Il Ministro sottolineerà altresì la necessità di un maggiore coordinamento tra i Paesi Ue, che possono rendere disponibili le migliori esperienze e fornire il necessario impulso per far progredire in tutta l'area europea il "Processo di Bologna", in modo da rispettare la scadenza del 2010.

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19 settembre

Ministro Moratti: "Piú qualitá e sinergia tra didattica e ricerca"


(Berlino, 19 settembre 2003)
Si è conclusa oggi a Berlino la Conferenza dei Ministri europei dell'Istruzione, presieduta dal Ministro Letizia Moratti nel ruolo di Presidente di turno del Consiglio dell´Unione Europea e dal Ministro tedesco Edelgard Bulmahn. Tema centrale del vertice è stato l'analisi del "Processo di Bologna" per la costruzione dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, asse portante per raggiungere entro il 2010 - così come fissato dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000 - il grande obiettivo di un'economia europea basata sulla conoscenza che sia la più competitiva e la più dinamica a livello mondiale.

La delegazione italiana è guidata dal Viceministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Guido Possa, che ha presieduto mercoledì 17 settembre il "Gruppo allargato dei seguiti del Processo di Bologna".

La Conferenza ha visto a confronto 33 Ministri europei (di cui 25 comunitari, compresi quelli dei Paesi che entreranno nella Ue nel maggio 2004) e la partecipazione dei Ministri dei Paesi che da oggi aderiscono al "Processo di Bologna": Albania, Serbia e Montenegro, Bosnia-Herzegovina, ex Repubblica di Macedonia, Russia, Andorra, Santa Sede, portando così il numero dei Paesi aderenti a 40.

Il "Processo di Bologna" ha come obiettivo la realizzazione di un sistema universitario fondato su due cicli di studio di primo e secondo livello, sul trasferimento dei crediti didattici, sulla mobilità dei docenti e degli studenti, su titoli di semplice leggibilità e immediata comparabilità e sulla valutazione della qualità.

A conclusione dei lavori, il Ministro Letizia Moratti ha sottolineato che dalla Conferenza di Berlino si possono trarre tre importanti conclusioni. Occorre:


portare avanti riforme e profondi cambiamenti, ma è necessario affrontare queste sfide in coerenza con i nostri valori e le nostre tradizioni;
realizzare una piú stretta integrazione e un maggiore coordinamento tra i nostri sistemi di istruzione superiore;
sviluppare il lifelong learning in modo che diventi una componente basilare non solo per i sistemi europei di istruzione e formazione, ma anche per il modello sociale europeo.


"Le grandi novitá emerse dalla Conferenza di Berlino rispetto alle conclusioni dei vertici precedenti" - ha sottolineato il Ministro Moratti - "sono anzittutto i dottorati di ricerca orientati a produrre innovazione, insieme al rafforzamento della mobilitá dei giovani ricercatori, poiché utilizzare innovazione significa porre le basi per la crescita economica e per una migliore coesione sociale. In secondo luogo sono state identificate le priorità necessarie per la piena realizzazione dello Spazio europeo di istruzione superiore entro il 2010".

Il Ministro ha sottolineato l´importanza della partecipazione degli studenti. Inoltre ha condiviso l'impegno comune per rimuovere gli ostacoli legali nel riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio all'estero in modo da sviluppare curricula integrati per il rilascio di titoli congiunti. Ha ribadito altresí l'importanza sia di allineare le politiche nazionali in tema di longlife learning sia di diversificare i percorsi di istruzione superiore, con l'obiettivo di offrire a tutti migliori possibilitá di inserimento nel mondo del lavoro.

Nella consapevolezza che la ricerca e la didattica sono gli assi fondanti dell'istituzione universitaria e che pertanto le iniziative assunte per la creazione di uno Spazio europeo della ricerca possono dare ulteriore impulso al "Processo di Bologna", a seguito di un incontro informale con la Commissione Europea e i Ministri Ue, il Ministro Letizia Moratti ha richiamato la necessità di avviare un'analisi approfondita per:

rafforzare, mediante azioni sia a livello nazionale sia a livello Ue, il ruolo del dottorato di ricerca, incentivandone l'internazionalizzazione e garantendone la qualità;
promuovere i centri di eccellenza universitari e il loro collegamento in rete, al fine di rendere più attraente lo Spazio europeo dell'istruzione superiore e lo Spazio europeo della ricerca e migliorare complessivamente la qualità del sistema;
promuovere il rapporto tra sistema universitario e mondo produttivo per favorire il trasferimento tecnologico e il migliore utilizzo dei risultati della ricerca.

Fonte MIUR