breve di cronaca
I finanziamenti della Legge 440/97 spettano a tutte le scuole elementari
Cgil scuola - 29-08-2003

Da diversi giorni circolano strane interpretazioni circa i criteri di distribuzione alle scuole delle risorse previste dalle legge 440/97. Secondo queste interpretazioni il 50% delle risorse spettanti alle scuole andrebbero esclusivamente alle scuole che aderiscono al progetto nazionale di innovazione previsto dall’art.1 del DM 61/03.
La CGIL scuola ha già denunciato le conseguenze discriminanti che si verificherebbero in caso tale interpretazione fosse confermata dal Ministero.
Tale interpretazione, per altro, è in contraddizione con il testo della direttiva n.48/03 e della circolare n. 66/03 emanate dal Ministero.
La CM 66, in riferimento al 50% delle risorse da assegnare alle scuole a supporto dei piani dell’offerta formativa, afferma che devono essere attribuite “alle scuole dell’infanzia e primarie impegnate a rielaborare i piani dell’offerta formativa relativi ai primi due anni della scuola primaria, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento, delle conoscenze e delle abilità necessarie allo sviluppo delle competenze di alfabetizzazione informatica e di una lingua comunitaria, di cui al DM 61 del 22 luglio 2003”.
Ne consegue che tutte le scuole elementari hanno diritto a queste risorse perché tutte coinvolte nel processo di generalizzazione delle lingua comunitarie e dell’informatica.
Il riferimento al DM 61 riguarda, quindi, l’art.2 e non l’art.1 (progetto nazionale di innovazione sulla base dell’art.11 DPR 275/99).
L’art. 2 del DM 61/03 generalizza informatica e lingua comunitaria in prima e seconda elementare, assicurando alle scuole le risorse professionali necessarie, a prescindere dalla loro adesione al progetto nazionale di innovazione previsto dall’art. 1 del DM 61/03.
Infatti le scuole, in base alle prerogative previste dall’autonomia scolastica (artt. 5, 6 e 8 DPR 275/99) possono rielaborare i piani dell’offerta formativa per introdurre la lingua comunitaria e dell’informatica in prima e seconda elementare, senza dover ricorre all’art.11 DPR 275/99 e, pertanto, senza aderire al progetto nazionale di innovazione previsto dall’art.1 DM 61/03.
Per queste ragioni la CGIL Scuola ha inviato una lettera al Ministero per chiarire definitivamente il diritto di tutte le scuole elementari ad avere i finanziamenti per l’autonomia scolastica.
Ecco il testo della lettera


Oggetto: Richiesta chiarimenti

La CM n. 66 del 31.07.2003 fornisce indicazioni per i finanziamenti alle scuole, previsti dalla Direttiva n. 48 dell’8.05.2003 attuativa della L. 440/97.
Nella predetta lettera circolare, con riferimento ai Piani dell’offerta formativa, si legge che i competenti Uffici Scolastici Regionali, dovranno provvedere ad assegnare le risorse direttamente alle scuole secondo i criteri indicati ai punti a); b); c) e che alle scuole dell’infanzia e primarie, impegnate a rielaborare i Piani dell’offerta formativa per effetto della generalizzazione della lingua comunitaria e dell’informatica, di cui al DM 61/03, spetterebbero il 50% degli stanziamenti disponibili.
Dalla lettura della CM appare, quindi espressa, in modo inequivoco, la volontà di codesta Amministrazione di voler dettare indicazioni per la distribuzione a tutte le scuole dell’infanzia e primarie, essendo queste ultime tutte parimenti coinvolte nel processo di generalizzazione dell’alfabetizzazione dell’informatica e della lingua comunitaria di cui all’art. 2 del DM 61/03.
Tuttavia, poichè, sono giunti a questa organizzazione sindacale. numerosi quesiti circa la presenza di una diffusa interpretazione secondo la quale le risorse di cui al punto b) della CM 66 sarebbero attribuite solo alle scuole che aderiscono anche al progetto nazionale di innovazione di cui all’art. 1 del DM 61.
Tale interpretazione è probabilmente rafforzata anche dall’assenza nella CM 66/03, in contraddizione con il disposto della Direttiva 48/03, di una specifica previsione di finanziamenti esclusivamente finalizzata alle scuole che aderiscono a progetti nazionali di attuazione della Legge 53/'03.
Per le ragioni sopra esposte, si prega le SS.VV, ciascuna per le proprie competenze, di voler fornire, con cortese sollecitudine, e comunque, stante l’imminente inizio dell’anno scolastico, entro e non oltre il 1.09.2003, tutti gli opportuni chiarimenti al fine di fornire indicazioni chiare ed univoche per il regolare avvio dell’a.s. 2003/04.
La scrivente organizzazione sindacale, in caso contrario, sarà costretta ad adire l’autorità giudiziaria al fine di vedere tutelati gli interessi professionali del personale della scuola, le risorse economiche spettanti alle singole istituzioni scolastiche oltre alla qualità dell’attività del sistema nazionale dell’istruzione nell’ambito del quale il personale della scuola opera.
Ringraziando per la cortese attenzione ed in attesa di un cortese quanto sollecito riscontro invio distinti saluti.
Enrico Panini
Segretario Generale Cgil Scuola

Roma, 28 agosto 2003

Segnalato da FABRIZIO DACREMA
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