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Così va il mondo
Impegno nuovo - 09-08-2003
Casadeipensieri2003

La cultura, il romanzo, la poesia dei cinque continenti a Bologna

Festa Nazionale dell'Unità: 28 agosto - 22 settembre.


Ospitata dalla Libreria, un grande spazio con decine di migliaia di volumi, ma anche nella grande Sala dibattiti, giunge a Bologna uno straordinario ensemble di scrittori, letterati, saggisti, provenienti da tutto il mondo. L'internazionalità è infatti la principale caratteristica di questa edizione che conferma ed amplia la vocazione aperta al mondo della ormai tradizionale rassegna. Gore Vidal, William Blum, Emmanuel Todd, Bakolo Ngoi, Asne Seierstad, Zygmunt Bauman, Pedro Juan Gutiérrez, Parviz R. Parvizyan, Marilena Rybcenko, Colm Toibin, Maria Abebù Viarengo, Julio Monteiro Martins, Joachim Fest saranno i protagonisti di un grande confronto fra alcune letterature dei vari continenti, la cultura italiana e la nuova letteratura, in italiano, espressa dai migranti. Fra gli scrittori e i saggisti del nostro paese saranno presenti: Sandro Luporini, Andrea Camilleri, Michele Serra, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Carlo Lucarelli, Giulietto Chiesa, Fabio Fazio, Valerio Evangelisti, Bianca Pitzorno, Maria Luisa Spaziani, Erri De Luca, Lea Melandri, Alberto Bertoni, Barbara Alberti, Gaia de Beaumont, Roberto Piumini, Giorgio Celli, Franco Frabboni, Renato Barilli, Luigi Ferrari, Giancarlo Sissa, Margherita Hack, Franco Rella, Francesco Guccini, Walter Veltroni, Giovanni Catti, e tante e tanti.

La vastità della squadra è non di meno inserita in una trama chiara e leggibile, segnalata dal titolo della tredicesima Casadeipensieri:

"Così va il mondo.
That's how world goes".


Al centro dell'attenzione un confronto a più voci sul mondo, tra "L'impero" e le "Pubbliche opinioni".
La guerra e la pace, dunque, ma anche la responsabilità e la condizione dello scrittore, del poeta, dello scienziato nell'età della globalizzazione. Una rassegna impegnata, quindi, ma che attraverso lo specifico delle arti dello scrivere e del comunicare non trascurerà la dimensione del divertimento, dell'infanzia. Bologna sarà presente, fra tanto mondo, non solo come sede ospite e riflettente ma anche come oggetto di dibattito.
Proseguirà infatti anche la ricerca sul locale, le sue invarianze, le sue vere tradizioni culturali, lontane dal posticcio della bolognesità. Si parlerà quindi di Bologna e delle sue grandi figure, della condizione studentesca: "Da Petrarca a Pazienza", dell'arte e della musica, della poesia che sono nate qui. Non vi riveliamo per ora le date, i singoli giorni, di questo intenso viaggio. Basti preannunciare un inizio, un centro, un termine.

Casadeipensieri2003 è onorata di inaugurare il 28 di agosto con un dialogo con il Maestro Sandro Luporini, condotto da Michele Serra ed Eugenio Riccomini. Il nostro centro sarà come da molti anni la Targa "Ricordo di Paolo Volponi alla Casadeipensieri" consegnata il 10 settembre a Laura Betti, durante un incontro dedicato al confronto sul futuro dell'uomo che impegnò le differenti visioni di Pier Paolo Pasolini e Paolo Volponi. Al termine, quale sbocco cercato e voluto, l'Europa, la grande cultura letteraria europea, saggiata sotto la lente di due anniversari. Le conclusioni saranno infatti dedicate, il 21 settembre al Centenario di Georges Simenon, con Andrea Camilleri, e il 22 settembre al Centenario di Marguerite Yourcenar, con Maria Luisa Spaziani.

Davide Ferrari
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 ilaria ricciotti    - 12-08-2003
Di "Casadeipensieri" dovrebbero essere create in tutto il bel Paese. C'è infatto molto bisogno di riflettere sui pensieri di un uomo che sta perdendo la sua dimensione di umanità, sostituendola con quella che appartiene ad un altro uomo, fatto soltanto di materialismo che lo sta schiavizzando, accecando, facendo perdere quella connotazione propria di un essere fatto per pensare, amare, riflettere, emozionarsi e lottare.
Se così il mondo deve andare,
non lo accettare, non lo accettare.

Cerchiamo insieme una soluzione,
che possa risolvere ogni situazione

Tutti hanno diritto di vivere con dignità la vita,
e non soltanto chi ha in mano le sorti della partita.

Pertanto cerchiamo di cambiare ilmondo,
facendoci sentire attraverso un multicolore girotondo.