Inizia la campagna di raccolta firme per la risoluzione del problema del precariato scolastico. La petizione è organizzata dalla Gilda di Foggia, ma è aperta alla collaborazione di tutte le associazioni e di tutti sindacati, perchè siamo convinti che certi problemi travalicano le appartenenze sindacali e richiedono un'unità di intenti e di azione che dia forza politica alle richieste e crei le condizioni per una convergenza di posizioni sulle questioni concrete.
Per questo motivo, mettiamo a disposizione due file: uno in formato PDF, con il logo Gilda, l'altro in formato RTF, che può essere modificato e personalizzato liberamente. Invitiamo indistintamente tutti, singoli docenti e organizzazioni sindacali, a fare proprio il documento e a firmarlo, e naturalmente a farlo firmare a quanti più colleghi possibile, quindi a rispedirlo alla sede della Gilda di Foggia, che provvederà a inviarlo al MIUR, a tutti i parlamentari locali, agli organi di stampa e informazione.
L'indirizzo a cui spedire la petizione è:
Gilda degli Insegnanti
via Dante, 5 - 71100 Foggia
Per qualsiasi esigenza potete usare questo indirizzo email: coordinatore@gildafoggia.org
Per il momento, ci diamo appuntamento martedì 29 luglio 2003 alle ore 9.00 davanti al Liceo scientifico "A. Volte" per una nuova manifestazione di protesta sul problema del precariato.
Grazie per la collaborazione.
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«Hai di che gloriarti!»
«Non capisco di che cosa devo gloriarmi» disse Alice.
Humpty Dumpty fece un sorriso sprezzante. «Non lo capisci, perché non te l’ho ancora spiegato. Vuol dire che è un argomento che ti stende a terra!»
«Ma “gloriarsi” non vuol dire “un argomento che ti stende a terra”» obiettò Alice.
«Quando io uso una parola» disse Humpty Dumpty con un certo sdegno, «quello significa ciò che io voglio che significhi... né più né meno».
«La questione è» disse Alice, «se lei può costringere le parole a significare così tante cose diverse».
«La questione è» replicò Humpty Dumpty, «chi è che comanda... ecco tutto»
Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie
Ai precari italiani da qualche tempo sembra di vivere in un mondo assurdo e surreale, dove tutte le regole sono stravolte e capovolte, come quello descritto da Lewis Carroll nel suo capolavoro. Con la differenza, però, che non si tratta di una favola, ma di una dura realtà, e che l’ingenuo stupore di Alice è sostituito da una rabbia infinita, mista spesso a disperazione.
Chi è che comanda nella scuola italiana? Parole, cifre, situazioni, norme, cambiano di volta in volta il loro significato, creando una situazione di sperequazione e di incertezza del diritto che intacca alla radice i più elementari principi di uguaglianza ed equità di trattamento, che sono a fondamento di uno stato che voglia dirsi democratico.
«Non ci sono soldi»: eppure per finanziare le scuole private i soldi si trovano! «Non ci sono cattedre»: eppure dal magico cappello a cilindro della Moratti le cattedre per gli IRC spuntano fuori (mentre migliaia di docenti vincitori di concorso rimangono a bocca asciutta)! «Agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede mediante concorso» (art. 97 della Costituzione): eppure, decine di migliaia di docenti che un concorso – ordinario o riservato che sia – hanno superato, si vedono sistematicamente scavalcati nelle graduatorie per l’insegnamento. Per non parlare, poi, di anni e anni di servizio prestato e di esperienza professionale maturata, che vengono tranquillamente mortificati e penalizzati, come se non valessero nulla. Come se – da sempre – la scuola non si sia retta anche sull’impegno e la professionalità di chi, anno per anno, è stato assunto per “tappare i buchi” del sistema.
Chi comanda nella scuola italiana? Chi stabilisce alla parola “abilitazione” un significato e valore diverso a seconda di come sia stata conseguita? Chi stabilisce per chi ci sono cattedre e soldi, e per chi non ci sono? Chi stabilisce che l’anzianità di servizio ha valore sempre, tranne che per chi aspira a una cattedra di insegnamento? Chi stabilisce che, pur essendo tutti uguali, qualcuno è “più uguale degli altri”? Chi stabilisce quando ricorrere al Consiglio di Stato a seguito di una sentenza sfavorevole, e quando no? Chi stabilisce quali carte debbano stare sul tavolo (magari perché ci sono le elezioni alle porte) per poi cambiarle, o creare le condizioni perché cambino al momento opportuno (magari quando le elezioni sono terminate)? Chi? E soprattutto, perché?
Le recenti vicende relative alla questione dei 18 punti non lasciano adito a molte interpretazioni. Delle due, l’una: o il MIUR ha scelto deliberatamente e consapevolmente una linea politica che, lungi dal tutelare diritti acquisiti e fare proprio l’elementare principio dell’equità di trattamento tra pari, danneggia il precariato storico e alimenta sacche di privilegio, oppure bisogna pensare che l’operato del Ministero sia stato caratterizzato da superficialità, pressappochismo, incompetenza. Quale che sia la verità, che si provveda a sanare la situazione, oppure chi ha la responsabilità di questa situazione ne tragga le dovute responsabilità politiche e si dedichi ad altro.
C H I E D I A M O
- Che venga immediatamente affrontato in modo chiaro, equo, responsabile e definitivo il problema del valore delle abilitazioni e venga risolta in maniera effettiva una situazione di grave instabilità nel sistema di reclutamento dei docenti, ristabilendo un sistema di regole chiare e certe.
- Che l’adeguamento al nuovo sistema di formazione e reclutamento previsto dalla riforma, tenga in debito conto la situazione pregressa, mediante opportuni ed equi meccanismi di gradualità.
- Che la normazione del reclutamento dei docenti sia restituita al legislatore e non affidata a provvedimenti governativi (volutamente?) nati morti. E ciò muovendo dalla considerazione espressa dal giudice del TAR secondo cui «non compete all'autorità governativa "riequilibrare" situazioni volute dal legislatore».
- Che si provveda a varare con urgenza la proposta legislativa “De Laurentis” per il riequilibrio dei punteggi tra le diverse categorie di abilitati, già accolta dal governo sotto forma di O.d.G (n.9/3387/8 del 13/02/03) in sede di approvazione della legge n. 53/03 (riforma Moratti).
- Che vengano disposte nel più breve tempo possibile le immissioni in ruolo su tutte le cattedre disponibili.
Se il ministro Moratti non vorrà o non sarà capace di soddisfare queste richieste, ne chiediamo le dimissioni.
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Segnalato daGrazia Perrone
ilaria ricciotti - 28-07-2003
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Cercate di organizzare
un movimento nazionale
e non un coordinamento
regionale.
Uniti vinceremo
sparpagliati perderemo.
La Gilda, la CGIL, la Cisl, lo SNALS e la Uil scuola
sono dei punti di riferimeto per gli iscritti che si occupano di una cosa seria,
non certo di una sciocchezzuola,
pertanto cercate un punto d'incontro
formando un immenso girotondo.
Almento per certi importanti punti cruciali
datevi le mani e non lanciatevi inopportuni strali.
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Gianfranco Claudione - 28-07-2003
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Docenti precari ecco le prime cattedre
Martedì nuovo incontro con la Gilda degli Insegnanti. L'interrogativo sulle graduatorie
FOGGIA - Una settimana intensa, quella che comincia oggi per il mondo della scuola, che non ha fatto in tempo a prendere fiato dopo la fine degli esami di Stato e già si trova ad affrontare una serie di problemi, legati in prevalenza al mondo dei precari, siano essi professori, bidelli, personale amministrativo. Centinaia di persone, nella nostra provincia, destinati a restare precari nel mondo della scuola e che vedono allontanarsi sempre di più la prospettiva di un lavoro stabile. Venerdì scorso le prime proteste, davanti al liceo «Volta» quella dei docenti precari, organizzata dalla Gilda; davanti al Csa quella del personale Ata, ovvero i collaboratori scolastici, 150 dei quali si sono visti esclusi dalla graduatorie per far posto agli ex Lsu. I prof precari invece corrono il rischio di fare salti indietro nelle graduatorie perché privati al Tar di 18 punti in favore dei «sissini». Un nuovo incontro fra i precari è in programma domani, alle 9.30 davanti al «Volta», e la Gilda ha promosso anche una raccolta di firme.
Per i fortunati precari di prima e seconda fascia invece oggi continuano le convocazioni per affidare le cattedre annuali. Le nomine avvengono presso il liceo Scientifico «Volta». Alle 9 tocca i docenti di francese per scuole medie e superiori; alle 10 inglese per scuole medie e superiori; alle 11 spagnolo, tedesco, conversazione in inglese, francese e tedesco. Martedì, stessa sede alle 9 saranno assegnate le cattedre ai docenti di informatica, matematica, matematica applicata, fisica, elettronica, elettotecnica, discipline meccaniche, costruzioni, tecnologie tessili, tecnologia e disegno tecnico, topografia; alle 10 scienze matematiche per la scuola media; alle 12 discipline economico aziendali e discipline giuridiche; alle 15 chimica agraria, chimica, igiene anatomia, scienze degli alimenti, scienze agrarie, scienze naturali. Sempre martedì 29, alle 9.30 ma presso il Csa (ex provveditorato), tocca ai supplenti di educazione fisica delle superiori e delle scuole medie.
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