breve di cronaca
Le formiche che corrono sulla carta
Repubblica - 26-07-2003
L´iniziativa, condotta da un gruppo di pediatri, sta mettendo radici in tutta Italia. C´è un libro per ogni età e fa bene anche ai grandi

Le favole cominciano a sei mesi

I bambini cullati coi libri imparano prima a leggere e parlare


Il papà e la mamma lo coccolano, lo proteggono e lo avvicinano alle storie Anche gli adulti riscoprono il piacere della lettura Qualche anno dopo il suo vocabolario sarà più ricco della media




ROMA - Chi ha detto che non possa capire? Forse non riuscirà a dar significato alle formiche che corrono sulla carta. E i nomi di animali e personaggi gli sembreranno parte di un mondo fantastico. Ma anche un bambino di sei mesi può apprezzare la bellezza di un libro. Soprattutto se a leggerlo è la voce affettuosa di papà o mamma. E se l´operazione avviene a cavalcioni delle loro gambe, o a contatto del loro petto.
Siamo "Nati per leggere". I pediatri del Centro per la salute del bambino di Trieste ne sono convinti, tanto da dare questo nome a un´iniziativa che si sta diffondendo in tutte le regioni d´Italia. In collaborazione con l´Associazione culturale pediatri e l´Associazione italiana biblioteche, consiste nel promuovere la cultura della lettura ad alta voce tra i genitori. A beneficiarne, i medici ne sono convinti, saranno proprio tutti i bambini. Anche quelli apparentemente troppo piccoli per seguire la trama di una storia. Una serie di ricerche pubblicate su riviste scientifiche di pediatria dal 1998 a oggi dimostra che i bambini abituati ad ascoltare storie in braccio ai genitori imparano a leggere più facilmente e hanno un vocabolario più ricco. Per non parlare dei legami più saldi e sereni con mamma e papà.
«Finora - spiega Alessandra Sila del Centro per la salute del bambino - sono oltre trecento i pediatri che in tutta Italia aderiscono alla nostra iniziativa. A ottobre, nel corso del congresso nazionale dell´Associazione culturale pediatri, presenteremo i risultati dei primi anni di attività».
Nello studio del medico i genitori trovano i libri più adatti all´età dei loro figli. Li possono leggere mentre attendono, oppure prenderli in prestito. Il pediatra si preoccuperà anche di spiegare ai genitori i benefici della lettura ad alta voce. Spesso, accanto a un medico che aderisce al progetto, esiste anche una biblioteca convenzionata con una sezione dedicata ai libri per bambini di tutte le età.
«L´abitudine dei genitori di leggere ai propri figli - spiega Giancarlo Biasini, pediatra, fra i promotori di "Nati per leggere", in un documento di presentazione dell´iniziativa - è stata recentemente misurata a Palermo, Napoli e Trieste. I risultati non sono confortanti: si va dal 17 al 32 per cento, con molta variabilità a seconda della città e del titolo di studio».
Secondo l´ultima ricerca Istat del 2000 in Italia il 40 per cento dei bambini fra 6 e 10 anni non legge nemmeno un libro all´anno (oltre a quelli di scuola).
Le origini di "Nati per Leggere" vanno cercate a Boston nei primi anni '90.
Nell´ospedale cittadino un gruppo di pediatri ebbe l´idea di lasciare dei libri nella sala d´aspetto. Una dopo l´altra, le favole sparirono. La prima reazione dei medici fu di disappunto. Poi ci si rese conto dell´utilità di quel "furto". Oggi negli Stati Uniti esistono diverse fondazioni che si occupano di comprare libri per bambini. I due progetti più importanti si chiamano proprio "Born to read" e "Reach out and read".

ELENA DUSI

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