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Finalmente


Ieri, mercoledì 9 Luglio 2003, il Coordinamento Cambia lo Sponsor è intervenuto presso le scuole Piranesi di via Fabriano a Nuova Gordiani, S. Francesco di viale Ruspoli ad Acilia e presso la scuola di Largo Borghi a Prima Porta per cancellare gli ultimi loghi Nike presenti sui campetti donati esattamente un anno fa dalla multinazionale statunitense al Comune di Roma.


Cambia lo sponsor prima che lui cambi te



E’ lo slogan che ha accompagnato la campagna “Fuori la Nike dalla scuola” che è stata dichiarata oggi chiusa dal Comitato promotore dopo l’ultimo intervento nelle scuole Piranesi di via Fabriano a Nuova Gordiani, S. Francesco di viale Ruspoli ad Acilia e le scuole di Largo Borghi a Prima Porta per cancellare gli ultimi loghi Nike presenti sui campetti donati un anno fa dalla multinazionale statunitense al Comune di Roma.

L’intervento, spiegano i sostenitori della campagna, non ha provocato alcun danno alle strutture sportive ed è consistito esclusivamente nella copertura dei loghi tramite bombolette spray: “non un’operazione contro le scuole donatarie, con alcune delle quali abbiamo collaborato e collaboreremo in futuro, ma un’azione di boicottaggio della Nike”, hanno specificato. Dei 20 campi donati dalla Nike, sono state rispedite al mittente le 11 gabbie, “contrastanti con qualsiasi idea accettabile di spirito sportivo e di gioco per bambini” secondo il coordinamento, mentre i 9 campetti “normali” installati nelle scuole sono stati lasciati al loro posto e si è solo provveduto alla copertura dei loghi. 5 scuole hanno provveduto a coprirli direttamente, dietro invito del Comune su cui avevamo fatto pressione; 1 campo è stato mobilitato del tutto.
Con questa campagna, abbiamo cercato di mettere ben in luce ciò che si nasconde dietro al logo, nel caso della Nike lo sfruttamento dei lavoratori impiegati nel sud del mondo, che percepiscono meno di due dollari al giorno e lavorano senza nessuna tutela sindacale, a fronte dei miliardi che vengono spesi per le pubblicità. – si legge in una nota del Comitato - Con questa campagna abbiamo anche e soprattutto voluto opporci all’ingresso degli sponsor privati nella scuola pubblica, un fenomeno che, se da noi è appena agli inizi, ha già dilagato negli Stati Uniti, con effetti devastanti ad esempio sulla libertà di insegnamento”. "Mi congratulo con il Cocs e con il Comune di Roma per la positiva chiusura di questa vicenda. – ha commentato padre Alex Zanotelli che aveva già scritto al Sindaco Veltroni per sollecitare un suo intervento - Ancora una volta mi interessa ribadire quanto sia necessario che la società civile sappia difendere i diritti dei lavoratori del Sud del mondo denunciando e contrastando le politiche di sfruttamento delle grandi multinazionali


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La dichiarazione di Zanotelli

LE FOTO DELL’AZIONE CONCLUSIVA



















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