L'accordo quadro sul percorso d'alternanza formazione lavoro
Alba Sasso - 26-06-2003
A partire da settembre, inizierà anche in Puglia la sperimentazione relativa all’ accordo quadro fra Miur, Ministero del Lavoro e Regioni sul percorso di alternanza formazione lavoro e sull’avviamento al canale professionale.

Nonostante i proclami del Miur, che in un suo comunicato prevede la cifra di 40.000 allievi che sceglieranno il canale professionale, nonostante le dichiarazioni rassicuranti del direttore scolastico regionale Giuseppe Fiori in Puglia, mi sembra che su questi temi sussistano ancora incertezze troppo forti, rispetto a una legittima e doverosa esigenza di informazione, di chiarezza e di trasparenza.

Quali sono le aziende coinvolte nella sperimentazione in Puglia?

E poi, come sarà possibile stimolare i ragazzi a intraprendere il percorso del canale professionale?

Quest’ultimo dubbio appare ancor più rafforzato dall’osservazione che a partire da settembre per i quattordicenni non sarà attivo nessun dispositivo che li possa obbligare a frequentare alcun corso, sia d’istruzione sia di formazione.

Sembra di poter dire che il percorso di alternanza formazione lavoro, così come è stato disegnato dal Ministero dell’Istruzione, ha una struttura incerta se non debole, e non è in grado di fornire alcuna rassicurazione alle famiglie, che anzi rischiano di trovarsi in una situazione di maggiore confusione al momento in cui dovranno prendere decisioni su un tema così delicato quale il futuro dei propri figli.

In un quadro così incerto, risulterà inoltre oggettivamente difficile per i Collegi dei Docenti deliberare nel merito dell’adesione alla sperimentazione.

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