Quesiti
Anna Pisani - 17-11-2001

Sono una insegnante di scuola elementare, laureata in Scienze dell'educazione, ed ho conseguito l'abilitazione per l'insegnamento nella classe di concorso A036. Non ho potuto partecipare al primo corso abilitante, non avendo giorni di supplenza alle superiori, mentre molti vi hanno partecipato pur non avendone diritto, e sono stati successivamente "condonati" ed hanno così ottenuto l'abilitazione con quel corso e poi un'altra con quello successivo. All'uscita, a gennaio, di un altro corso abilitante, io ed altri colleghi abbiamo fatto domanda, il corso è iniziato, ma ci hanno comunicato la nostra prossima esclusione poiché non possiamo frequentare questo corso (questa volta per la A037), avendone già frequentato un altro. Volevo sapere,se la legge è uguale per tutti, perché ci sono docenti che hanno potuto ottenere più di una abilitazione tramite concorso riservato? Si parla poi di un corpo docenti specializzato, ma le possibilità che lo Stato offre a tal riguardo sono pressoché nulle, i corsi di aggiornamento vanno fatti a spese di noi docenti volenterosi e desiderosi di nuove conoscenze. Per una volta che vengono offerte ai docenti possibilità di partecipare a corsi che, oltre a dare un'abilitazione e quindi un titolo spendibile, danno anche occasione di approfondire gli interessi a malincuore trascurati per motivi di lavoro, ecco che, per non si bene quale motivo, vengono esclusi proprio quei docenti che dimostrano volontà e impegno (pensate sia facile lavorare la mattina e seguire le lezioni per 5 ore per tre pomeriggi a settimana, senza contificare l'impegno richiesto a casa sia per il lavoro che per il corso…).


Ho scritto questa e-mail ad agosto, inviandola al Provveditorato ma non ottenendo alcuna risposta. Adesso, poichè stanno uscendo le graduatorie per le supplenze nelle scuole, ho pensato di mandare attraverso questo canale la mia esperienza di valutatrice, che mi ha fatto costatare come sia difficile la vita per i supplenti, visto che molte cose secondo me non le sanno nemmeno...Volevo avere l'opinione di qualcuno, per sapere come è stato risolto il problema in altre scuole, se qualcuno se ne è accorto...:

"LA sottoscritta PISANI ANNA, insegnante di ruolo a Roma, e chiamata in supporto alla segreteria per esaminare le domande di supplenza pervenute, ha rilevato che i candidati nell'esprimere il punteggio di superamento del concorso per l'abilitazione o l'idoneità hanno adottato criteri diversi che in qualche modo compromettono l'omogeneità della graduatoria incarichi e supplenze. Come si legge nell'allegato A, "TABELLA DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PER L'INCLUSIONE NELLE GRADUATORIE DI CIRCOLO E DI ISTITUTO VALIDE PER IL CONFERIMENTO DELLE SUPPLENZE AL PERSONALE DOCENTE DELLA SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE, SECONDARIA ED ARTISTICA E AL PERSONALE EDUCATIVO", tale punteggio andava espresso in centesimi (scritto+orali+titoli) poichè era richiesto "il punteggio complessivo col quale il docente è stato incluso nella graduatoria generale di merito o nell'elenco degli abilitati". Si è riscontrato, invece, che alcuni aspiranti hanno riportato esattamente la propria votazione, laddove altri hanno preferito riportare solo il voto delle prove scritto e orale (in ottantesimi) facendo poi successivamente la proporzione in centesimi (forse confidando in un "punteggio più favorevole"). esempio:
Candidato A :
scritto 38/40
orale 40/40
titoli 6
Totale: 84/100
Candidato B
scritto 38/40
orale 40/40
Totale 78/80 che diventano 98/100 impiantando la
proporzione

*note:- il candidato A avrà 27 punti - il candidato B avrà 36 punti

Notata questa discrepanza, l'insegnante ha pensato di rivolgersi per chiarimenti al referente del provveditorato di Roma, tentativo questo risultato vano in quanto le linee telefoniche risultavano occupate in ogni fascia oraria. Il problema è stato, quindi sottoposto all'attenzione del proprio dirigente scolastico con il quale si è concordato di considerare i punteggi espressi in ottantesimi come se fossero espressi in centesimi (nel nostro esempio il candidato B sarà valutato per 78/100), consapevoli della non corrispondenza effettiva e in attesa del ricorso da parte degli interessati per valutare correttamente il proprio punteggio. Tale opzione sembrava quella più idonea per non penalizzare sia i docenti in regola con la normativa sia quelli che erroneamente hanno compilato la domanda di supplenza. L'insegnante ha preso dei contatti anche con delle aspiranti supplenti di altri circoli che lamentavano lo stesso problema: avevano espresso la loro votazione in centesimi (come da normativa) ma la segreteria ha comunicato di aver valutato per chi lo ha richiesto il "punteggio più favorevole" (scaturito dalla proporzione dagli ottantesimi ai centesimi) vedendosi così scavalcate in graduatoria e costrette, pur in regola, a far ricorso. A ciò occorre aggiungere che non tutti i supplenti sono a conoscenza di questo "empasse" . L'insegnante, pertanto, facendosi portavoce di questo problema, sollecita gli uffici di competenza a divulgare una circolare chiarificatrice a livello nazionale e diretta sia alle segreterie sia agli interessati in modo che tutti coloro che ne hanno diritto possano far ricorso per veder riconosciuto il giusto punteggio. Sicuri della vostra cortese attenzione e in attesa di una risposta, Vi invio distinti saluti."
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 Ernesto DE FAZI    - 18-11-2001
Sono un tuo collega e condivido pienamente le tue lamentele per quanto riguarda l'inserimento nei corsi abilitanti, che è sicuramente ancora molto caotico e poco regolamentato. Mi trovi anche pienamente d'accordo sulla difficoltà di specializzarsi. Non c'è, da parte del nostro datore di lavoro, la volontà di organizzare dei veri corsi di specializzazione, finalizzati a migliorare la nostra professione. Tutto quello che ho potuto apprendere per migliorare la mia professione è stato fatto con esperienze e corsi effettuati al di fuori della nostra amministrazione ed a mia spese. Quello che vedo è che si continua su questa linea, anzi forse peggio e che la tanto sospirata "autonomia scolastica" è servita solo per tagliare, in maniera elegante, fondi ad una scuola pubblica già tanto povera.
Per quanto riguarda il tuo secondo quesito mi permetto di fare una osservazione: le due percentuali non sono corrette.
Se si guarda la prima situazione si vede che la somma dei tre valori dovrebbe essere 84/90 se i titoli fossero 6/10, mentre la seconda è sicuramente più corretta perche la somma delle due percentuali è giusta, quindi valido il trasporto in centesimi. Io personalmente in ogni sistema di valutazione che ho usato ho sempre escluso il primo caso, valutando prima la votazione in centesimi e poi valutando i titoli come da regolamento.
se comunque aspetti una risposta dall'alto credo che dovrai attendere molto !!!