Caro Ministro, liberaci
Gianni Mereghetti - 29-04-2003
Lettera aperta al ministro della Pubblica Istruzione

Gentilissimo Ministro,
se fosse necessario al bene degli studenti io non avrei problemi a rimanere a scuola fino alle dieci di sera, ma per fare cose inutili, questo no!
Tra i tanti adempimenti inutili, cui la scuola ci obbliga, in questi giorni ve n’è uno che il buon senso eliminerebbe senza alcuna esitazione, è il documento per gli esami di stato che il Consiglio di Classe deve predisporre per il 15 maggio.
Se, quando la commissione degli esami era mista, questo documento aveva un senso, adesso che è composta dagli insegnanti della classe, tranne il Presidente, è evidente quanto questo adempimento sia del tutto inutile, in quanto sarebbe come se io dessi un’informazione che so già a me stesso. Non le sembra assurdo? Certo una cosa serve di quel malloppo che gli anni scorsi compilavamo con attenzione perché dovevamo presentare a degli estranei il nostro lavoro, sono i programmi d’esame da consegnare agli studenti, così che sappiano su che cosa devono prepararsi!
Stando così le cose e sapendola sensibile alla professionalità docente, le chiedo di rivedere questa norma, oggi diventata assurda: basterebbe semplificarla!
Mi permetto farle questa richiesta così che noi insegnanti possiamo dedicare il nostro tempo a ciò che nella scuola conta, ossia la crescita umana e culturale degli studenti.
La ringrazio per l’attenzione e spero nella sua sensibilità
G.M.
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 Lio M. Luisa    - 04-05-2003
Sono pienamente d'accordo. al momento e inutile e serve solo per aumentare le montagne di carta che si stanno formando nella scuola.

 Lucia Bonaffino    - 04-05-2003
Non sono del tutto d'accordo con l'autore della richiesta al ministro; infatti non è vero che gli unici destinatari del documento del 15 maggio siamo noi docenti: esso è rivolto anche agli studenti e alle famiglie; casomai andrebbe modificato facendo riferimento al contratto formativo "stipulato " tra la scuola da una parte e studenti dall'altra.
Lucia Bonaffino, Palermo

 Gilda Tobia    - 04-05-2003
Sono d'accordo con te, è solo burocrazia ed ipocrisia; perdita di tempo, energie tolte a lavori con i ragazzi che reputo più proficui ed interessanti. I ragazzi sanno la loro storia, noi sappiamo la loro storia basterebbe aggiornare annulamnente un database con osservazioni e livelli di apprendimento raggiunto per disciplina ed un giudizio finale.
Liberaci Oh Ministro di riempire di carta gli scaffali della scuola (siamo insegnanti o burocrati?)

 Paolo Bernacchioni    - 04-05-2003
Sono d'accordo sulla inutilità assoluta del documento del 15 Maggio, che aveva senso nell'esame di stato (non di maturità) quando questo era una cosa seria.
Non sono invece per niente d'accordo sull'appello alla Sig.ra Brichetto "sapendola sensibile alla professionalità docente".
Non mi pare che questa sensibilità si sia manifestata in alcun modo durante questi anni, e non dobbiamo dimenticare che la revisione (e di fatto svuotamento) dell'Esame di Stato è dovuta proprio al suddetto ministro.

 Giuseppe Manzoni di Chiosca    - 04-05-2003
Fra gli adempimenti inutili, che umilano gli insegnanti e snaturano la loro professione, questo "documento" è uno dei più gravi: era ora che qualcuno si muovesse per chiederne decisamente l'abrogazione!

Giuseppe Manzoni di Chiosca


 Fernando Carta    - 11-05-2004
Sono del tutto daccordo.
Basterebbe consegnare agli studenti i programmi svolti magari con qualche nota di commento.