A chi credere?
Enrico Panini - 04-04-2003
Contratto scuola: a quale Ministro devono credere i lavoratori della scuola?
Comunicato stampa di Enrico Panini




La decisione assunta oggi dal Consiglio dei Ministri ha aspetti paradossali.
A fine dicembre 2002 il Ministro Moratti si impegnava, dopo attente verifiche, sulle risorse da mettere a disposizione del contratto in aggiunta agli stanziamenti per il recupero dell’inflazione.

Si trattava di 381,25 milioni di euro nel 2003 per i docenti e di 85 milioni di euro per gli ata a partire dal 2002.

Dopo oltre 100 giorni (bontà loro) dalla definizione di questo impegno del Ministro Moratti apprendiamo che il Consiglio dei Ministri ha fatto le pulci ed ha ridotto in modo significativo gli importi disponibili.

Visto che parliamo di numeri la prima questione da chiarire è a quale Ministro dobbiamo credere, e poi trarne le conseguenze.

Noi esprimiamo un giudizio negativo sulla decisione del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda la riduzione delle risorse per il contratto e, forti della straordinaria partecipazione allo sciopero del 24 marzo, continuiamo a rivendicare il rispetto degli accordi di dicembre scorso con il MIUR.

L’ultima considerazione riguarda l’impegno assunto dal Presidente Berlusconi alcuni mesi fa quando assicurò che avrebbe "riempito d’oro gli insegnanti".

Non speriamo in tanto ma ogni volta non possiamo fare a meno di offenderci per l’assenza di qualsiasi coerenza fra parole e fatti.
Continuiamo a giudicare che questo governo tratta malissimo il personale della scuola.

Roma, 4 aprile 2003
interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Grazia Perrone    - 06-04-2003
Il Contratto scuola in seguito alla privatizzazione del rapporto di lavoro (ai sensi e per effetto del decreto lgsl. n. 29/93 e successive modifiche e integrazioni) è composto di due parti distinte e complementari.
La prima economica;
La seconda giuridica avente valore ... "erga omnes". Ovvero valida per tutti i lavoratori di comparto. Anche per quelli appartenenti ad OOSS non firmatarie e/o a lavoratori non sindacalizzati.

Sulla prima parte del contratto (quella economica) i segretario generale Cgilscuola si è espresso.

Sulla seconda tace ... pur avendo esplicitato (su Italia Oggi) un giudizio - sibillinamente - negativo.

Chiedo troppo se invito formalmente il prof. Panini ad essere più esplicito in merito a questo aspetto "oscuro" del Contratto scuola?

 Luciana    - 07-04-2003
Anch'io, come altri iscritti alla CGIL, e non solo, comincio ad avere qualche dubbio sull'operato dei sindacati. Mi sono chiesta se sia più alto l'interesse di questi ad autoperpetuarsi o quello di difendere i diritti dei lavoratori. Le ultime assemblee sindacali alle quali ho partecipato, con tanto di sindacalisti pronti a colpevolizzare gli insegnanti (tenuto conto che spesso i presenti sono quelli che non lo meritano) di tutti i mali del mondo docente, mi hanno provocato un certo disgusto...
Perciò mi ha colpito il messaggio che riporto, anche se lo trovo piuttosto riduttivo. Però dico:
PARLATEVI !!!


"Disgusto sindacale

GIanni Mereghetti - 04-04-2003

Ormai è evidente che né governo né sindacati riusciranno a riempire d’oro le tasche degli insegnanti. Per questo l’unica cosa gradita da questo nuovo contratto sarebbe che ci lascino finalmente liberi di trovarci noi le risorse necessarie per lavorare e per vivere con dignità.
Invece no! Ci vogliono tenere legati a mani doppie, e la ragione è semplice, che il sindacato continui ad essere l’unico potere reale dentro la scuola. Di questo arbitrio non se ne può più, se ne accorgeranno presto studenti e genitori, perché con insegnanti al laccio del sindacato la scuola diventerà sempre peggio, e non ci sarà nessuna riforma.
La situazione è molto triste, poche sembrano le speranze di condizioni di lavoro professionale, ma oltre a questi danni è veramente una beffa che il Preside CGIL Enrico Panini continui a prenderci in giro con i suoi comunicati strumentali, quando sappiamo che dall’alto del suo stipendio d’oro ha, bontà sua, contrattato un aumento triennale di circa cento euro!"





 ilaria ricciotti    - 12-04-2003
Io, rispetto a chi ha commentato questo comunicato prima di me, voglio , in un momento come questo, essere meno sprezzante nei confronti dei sindacati in genegele, specialmente nei confronti della CGIL. Tale atteggiamento tuttavia non vuole essere completamente positivo in merito alle scelte che essa o essi stanno facendo per la scuola, nè tanto meno nei confronti delle modalità intraprese nel richiedere certi diritti ( vedi isolamento creato dagli altri sindacati nei confronti della CGIL; vedi le manifestazioni avvenute a Roma contro la politica di questo governo, anche in merito alla scuola). Nonostante queste giustificazioni sento di esprimere ai sindacati e quindi anche alla CGIL la mia disapprovazione sulle ultime sue prese di posizione nei confronti della manifestazione di oggi a Roma, che verrà organizzata soltanto per la pace, come se la scuola non fosse, insieme alla famiglia, l'agenzia educativa preposta ad educare a tale cultura. Un'altra cosa che debbo lamentare ai sindacati è la non diffusione tramite stampa della situazione che si verificherà a settembre nei confronti di quegli alunni che, dopo la terza media avevano deciso di iscriversi ad una scuola e che dovranno cambiare forzatamente indirizzo perchè quella classe è stata soppressa. Questo atto gravissimo deve essere divulgato e fatto conoscere anche a livello locale alle famiglie che vengono tenute all'oscuro di tutto. In merito alla mia categoria è ora che essa si svegli e non deleghi ogni atto ai sindacati. Noi lavoratori dobbiamo fungere da continuo input a chi ci dovrebbe rappresentare, contrattare e far rispettare i nostri diritti. Se ciò, da parte loro dovremmo farci sentire, partecipando, scrivendo e ricorrendo a tutte quelle strategie nel rispetto della legalità. Seguirà un'altra lettera proprio indirizzata ad Enrico Panini, non come capo espiatorio di tutto ciò che sta avvenendo nel mondo della scuola , ma come interlocutore, segretario del Sindacato a cui sono iscritta.

 Grazia Perrone    - 12-04-2003
Cara Ilaria,
ho chiesto al preside Enrico Panini di esplicitare le ragioni del suo dissenso (e, presumo, del Sindacato che dirige) sulla parte NORMATIVA del Contratto scuola. Non credo di avere utilizzato toni ... "sprezzanti".

Ho, semplicemente, esercitato un diritto soggettivo inalienabile (più noto come ... "libertà di espressione") dal momento che - pur non essendo iscritta alla CGIL-scuola (che è cosa ben diversa dalla CGIL Confederazione sulla quale fai un po' di confusione) sono tenuta a rispettare i contratti che il sindacato in oggetto ha firmato finora.

E che firmerà in futuro.

Ho fatto male?


 ilaria ricciotti    - 13-04-2003
Ciò che la sig.ra Grazia perrone ha commentato in merito a ciò che io ho sentito di esprimere sono affari suoi che a me non interessano un gran chè in quanto ognuno penso sia libero , come lei ha affermato, di esprimere i suoi pensieri.
Per quanto concerne la confusione da me fatta in merito all'articolo ed al commento, be' la sign.ra Perrone non sa che quando scrivo io non sono abituata a concettualizzare le mie interpretazioni prima sulle brutte copie, ma a scrivere di getto ciò che velocemente, dopo aver letto altrettanto velocemente un testo, mi detta il mio cuore e la mia mente.
In ultimo, la sign.ra Perrone mi pone una domanda, che soltanto lei ed i lettori potranno giudicare se positiva o negativa. E comunque, ripeto, mi sono iscritta a Fuoriregistro perchè mi si permette di far fuoriuscire tutta la lava che è in me.
Termino concludendo che io continuo a credere in Enrico Panini che oltretutto stimo come persona, e che Enrico panini ha bisogno di una base e di una categoria più incisiva per essere aiutato a contrattare con coloro che non vogliono saperne di contratti.

 Grazia Perrone    - 13-04-2003
Prendo atto che la collega Ricciotti risponde piccata (senza, peraltro, entrare nel merito delle questioni poste) e che il preside Panini non risponde al quesito formulato.

Punto.

 ilaria ricciotti    - 15-04-2003
Sono lieta che la collega Perrone, ora sono stata informata sulla sua professione, "prenda atto del suo prendere atto".
Ma? Non mi piace molto la sua ultima parola: "Punto".
Io non metto mai un punto sulle questioni insolite, di interesse generale, semmai, a volte uso mettere un punto e virgola.
Comunque si voglia porre la questione, un cordiale saluto alla collega Perrone e naturalmente anche al preside Enrico Panini che non ha più esplicitato più nessun commento. Io comunque aspetto.