breve di cronaca
Il cardinale Tonini nominato presidente onorario della Commissione per il codice deontologico
PavoneRisorse - 03-11-2001
Commissione per il codice deontologico

E' stata nominata dal Ministro la Commissione per la definizione del codice deontologico del personale docente. Questa la composizione:

Presidente onorario: Cardinale Ersilio Tonini
Presidente: Avv. Plinio Sacchetto, Avvocato dello Stato

Componenti
Avv. Paola Zeman, Avvocato dello Stato
D.ssa Carmela Lo Giudice, Dir. Gen. Uff. Scolast. Umbria
Dott. Roberto Leoni, ispettore tecnico MIUR
Prof Rosario Drago, consigliere del Ministro
Dott. Massimo Tocci, dirigente MIUR
Prof Giancarlo Cappello, dirigente scolastico
Prof.ssa Carla Xodo, docente universitario
Prof. Giuliano Piazzi, docente universitario
Prof. Giuseppe Savagnone, docente
Prof.ssa Alessandra Cenerini, docente
Prof. Gianni Merighetti, docente
Prof. Marco Rossi Doria, docente
Prof. Emilio Brogi, docente
Prof. Carlo Cerofolini, docente
Ins. Valeria Marcon, docente
Prof.ssa Luciana Lepri, docente
Sig. Maurizio Salvi, rappresentante Associazioni Genitori

ANSA
SCUOLA: Card. Tonini presidente gruppo diritti-doveri; Radicali: siamo 'sbigottiti e increduli'
ROMA - Il cardinale Ersilio Tonini è stato nominato presidente onorario del gruppo di lavoro per definire il codice deontologico del personale della scuola. La notizia ha provocato l' immediata reazione dei radicali, per i quali 'si e' di fronte a un nuovo caso di grave commistione tra Chiesa e pubblica amministrazione, in spregio ai valori della laicità dello Statò; dal centrodestra 'un altro segnale di vassallaggio nei confronti del clero'. (ANSA).
2001-11-03 - 18:02:00



La Repubblica, 6 novembre

Codice etico, prof contro la nomina di Tonini
«Un cardinale non può dettarci le regole»


ROMA - Scoppia la polemica sulla nomina del cardinale Ersilio Tonini alla presidenza onoraria della commissione chiamata a scrivere il codice deontologico degli insegnanti. Ai sindacati e alle organizzazioni dei prof non piace che un porporato detti le regole di comportamento a cui dovranno attenersi. «Ho stima per Tonini, ma questo incarico inserisce un elemento moralistico in una istituzione che deve essere laica», dice Domenico Chiesa, presidente del Centro di iniziativa democratica degli insegnati (Cidi). «Così si passa dai diritti e i doveri degli insegnanti a forme di controllo intollerabili». Contraria anche la Cgil scuola: «L'iniziativa è il preludio dell'albo dei professori, cioè la privatizzazione della nostra professione». Unicobas protesta: «I codici deontologici esistono per le professioni e li scrivono i professionisti». Durissimo infine il commento dei Cobas: «Questa decisione, insieme a quella di assumere a tempo indeterminato gli insegnanti di religione, rappresenta la via italiana al talebanismo.
(g.mol)





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 Luciano Zappella    - 04-11-2001
Commento? E cosa c'è da commentare? Qui ci sarebbe da sbraitare. Ma a cosa serve? Se anche l'ex ministro Berlinguer non ha nulla da eccepire (vedi dichiarazione al Corriere della Sera del 4 novembre), vuol dire che, è proprio il caso di dirlo, non c'è più religione! Il problema invece è che ce n'è troppa, nella scuola come nella società italiana. Certo, il cardinale è persona degna, ma per elaborare il codice etico del buon cattolico, la CEI non inviterebbe certo, tanto per dire, un Umberto Eco o un Enzo Biagi (e farebbe bene). Perché invece la scuola pubblica chiama il cardinale? E perché solo il cardinale e non esponenti di altre confessioni religiose, che per fortuna esistono?
Che dire? "Laicità vo' cercando ch'è sì cara..."

 Lorella Starita    - 04-11-2001
Sono senza parole!
Per mia colpevole mancanza di informazione non sapevo di questa decisione: l'ho appresa solo ora e ne resto sgomenta....Cosa dire? in primo luogo sono d'accordo con il commentatore che mi ha preceduto: si potrebbe solo sbraitare! Ma poi mi fermo a pensare e credo ( e spero) che si formuli presto un documento serio, ponderato e ufficiale di tutti quelli che (docenti e non docenti) vogliono esprimere la loro volontà di difendere la laicità della cultura, la libertà di pensiero e di azione, la coscienza critica al di fuori di ogni professione religiosa....Aspetto anche che si facciano sentire gli studenti!

 Veronica Pede    - 05-11-2001
Sbigottita e incredula anch'io. E di più: è mai possibile che gli unici a protestare per questo gravissimo atto di intromissione e commistione fra sacro e scuola laica, siano solo i radicali? E' mai possibile che la questione della laicità dello stato debba essere difesa da un drappello sempre più esiguo di ostinati laici? Mi sa che per l'anno prossimo qualche sindacato dovrebbe proporlo: uno sciopero in occasione dell'anniversario della breccia di Porta Pia. Dichiaro la mia adesione fin d'ora.

 Emme Ti    - 05-11-2001
Il pessimismo è tale che non trova parole.Questa notizia; quella sul monitoraggio dell'autonomia, come ennesima manovra per lasciare tutto com'è; la scomparsa della riforma; una ministra con il nome del marito che va a inaugurare le scuole di Bossi.....Speriamo che gli anni bui siano solo i prossimi quattro.