Come vi ho
già detto, quando tutta questa vicenda è iniziata ci ho pensato molto se rendere pubblica o no questa cosa, perchè forse faceva più male che bene al centrosinistra, nel senso che rischiava di alimentare il senso di sfiducia e di depressione che mi sembra abbia colto la nostra categoria, rassegnata, mi pare, all'ineluttabilità delle angherie che questo governo ci fa sopportare a vari livelli.
D'altra parte tacere voleva dire rendersi in qualche modo complice di comportamenti che sembrano tranquillamente consolidati e accettati anche da ambienti che dovrebbero mostrarsi meno tolleranti nei confronti di questo modo non corretto di interpretare il ruolo di rappresentante dei cittadini.
E poi chi sono io per arrogarmi il diritto di celare un'informazione per il bene comune?
Che poi questo generi qualunquismo piuttosto che senso di cittadinanza è tutto da vedere, in fondo l'intervento di Nanni Moretti in piazza Navona ha sortito effetti ben diversi.
Ecco allora che sull’onda di questo ragionamento ho deciso di socializzare con voi anche le
email ricevute dai pochi deputati che hanno risposto all’appello.
Lo faccio cancellando il nome dell’autore perché non mi sento di togliere agli interessati la soddisfazione di rivendicare in prima persona la paternità del messaggio.
Come potrete vedere leggendo, alcuni si giustificano, altri si scusano ammettendo l’inconveniente, altri negano, altri ci accusano di sparare nel mucchio, di usare toni da inquisizione o di ricorrere ad una sorta di gogna telematica.
Io intanto voglio ringraziare tutti quelli che hanno risposto, tutti, perché comunque hanno sentito tra i loro doveri quello di interloquire con quelli che sono in fondo i depositari delle ragioni per cui essi si trovano a ricoprire quel ruolo. Caso mai viene da chiedere come interpretano il ruolo tutti quelli che invece non hanno sentito questa esigenza (e sono tanti).
Oggi è successa una cosa che mi ha riaperto gli orizzonti e mi ha fatto sentire più vicine le nostre istituzioni e i nostri rappresentanti.
Ho ricevuto dall’Onorevole Luciano Violante una email che riporto integralmente (sperando che non venga da lui vissuta come una violazione di riservatezza):
----- Original Message -----
From: Luciano Violante
To: frame52@libero.it
Sent: Friday, March 14, 2003 11:50 AM
Subject: risposta email del 4 marzo
Roma, 14 marzo 2003
Gentile Signore
La Sua recriminazione è fondata perché alcune delle assenze dei deputati DS erano ingiustificate.
Per questo motivo, nella scorsa Assemblea del gruppo, abbiamo deciso di rendere pubblici i nomi dei deputati DS assenti ingiustificatamente a votazioni per le quali bisogna essere presenti senza eccezione. Naturalmente è auspicabile che analoga misura venga presa dagli altri gruppi parlamentari dell’opposizione.
Mi preme però segnalarLe che l’Ulivo è più presente della CdL in Aula e che i DS hanno una presenza del 75,18. Proprio per questo la maggioranza è stata battuta sinora ben 20 volte, nonostante abbia circa 100 voti in più dell’opposizione.
Questo risultato si è reso possibile soprattutto grazie all’impegno dei deputati DS che sono i più presenti in Aula.
L’impegno in questa Legislatura è aumentato anche rispetto a quella precedente se si tiene conto che nei primi due anni il governo e maggioranza furono, all’epoca, battuti per ben 47 volte.
Con i miei migliori saluti
Luciano Violante
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Signor Francesco Mele
Adesso che l’avete letta anche voi potrete immaginare come mi son sentito io, leggendola.
A parte il sentirmi ripagato per il tempo e l’impegno dedicato alla ricostruzione certosina di tutta la vicenda, questa lettera, le cose che l’Onorevole Violante dice nella sua veste di Presidente del Gruppo Parlamentare dei Democratici di Sinistra per L’Ulivo, mi fanno riacquistare fiducia nei nostri rappresentanti, mi fanno capire che c’è sintonia tra quello che sentono i cittadini che assistono al gioco della politica e le azioni di coloro che questo gioco lo dirigono e se ne fanno garanti di fronte al paese:
agli assenti ingiustificati verrà detto che non è questo il modo di interpretare il ruolo di rappresentanti dei cittadini.
Era questo il senso del nostro appello, era questo l’obiettivo della nostra azione.
Ora occorre che anche gli altri gruppi parlamentari dell’opposizione facciano la stessa cosa e con questo concordo pienamente con l’Onorevole Violante.
Vorrei però sottolineare l’importanza di queste poche righe che l’Onorevole Violante ha avuto il coraggio politico di scrivere ad un cittadino qualsiasi, sono cose che fanno onore a lui e a quella classe politica che interpreta in modo limpido un ruolo che certo è difficile ma che proprio per questo richiede un’attenzione e un senso di responsabilità che non ammettono distrazioni.
Oggi io ho più fiducia!
ilaria ricciotti - 15-03-2003
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Ammettere di aver sbagliato è già una vittoria. Speriamo che i consapevoli errori commessi servano ai nostri parlamentari per capire che non possono permetterselo più, in nome del mandato acquisito con il voto di coloro che li hanno eletti.
Sbagliare è umano, continuare a sbagliare sarebbe inaccettabile, ingiustificabile e non certo dignitoso.
Pertanto anch'io, conoscendo l'Onorevole Violante, ho fiducia in lui e negli altri Onorevoli. |
mara de felici - 17-03-2003
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Grazie Francesco per aver fatto questo lavoro anche per noi. Mara |
Maria Teresa Navazio - 20-03-2003
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Anch'io ho ricevuto circa 17 risposte e purtroppo in molte si avvertiva un tono piuttosto risentito se non, addirittura, arrogante e accusatorio.
Invio una delle poche risposte decenti:
Cara “Rukola “, fa bene a protestare per le troppe assenze che stanno contrassegnando l’opposizione di centrosinistra in Parlamento su questioni cruciali come la scuola, il fisco, le pensioni. E lei non è sola. Posso permettermi di dirle che è da mesi che sto ponendo il medesimo argomento in tutte le sedi possibili e sulla stampa. Ma nella sua e-mail vi sono alcune imprecisioni. Nel caso che mi sottopone, relativo alle mie votazioni sulla Legge Moratti, la informo che il Vicepresidente della Camera quando presiede l’Aula di Montecitorio non esprime il proprio voto. Oppure deve sostituire il Presidente della Camera dei Deputati in impegni istituzionali. Come è accaduto in quella seduta di febbraio a cui si riferisce. Nonostante questo, la media delle mie assenze è del 16%.Mi impegnerò, comunque, nei prossimi giorni, ad insistere – forte anche della sua protesta – nel porre il problema della presenza in Aula ai miei colleghi.
La ringrazio cordialmente
On. Fabio Mussi
Vice Presidente della Camera dei Deputati
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