breve di cronaca
Il CNPI sulla mobilitazione unitaria nella scuola
Osvaldo Roman - 06-03-2003
Questo ministro ripete amabilmente un’ eterna bugia: cerca , vuole , desidera….disperatamente il confronto. E’ un fatto però che il suo massimo organo consultivo,inascoltato, ha detto no alla legge delega, ha detto no alla sperimentazione in atto, ha detto no alla sua controriforma degli organi collegiali e oggi è costretto all’unanimità ad entrare in sciopero contro il suo Presidente per ottenere:” Investimenti e contratto per una scuola pubblica di qualità":

Il CNPI sulla mobilitazione unitaria nella scuola

MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA
Ordine del Giorno
del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione riunito in data 5 marzo 2003
- letto il manifesto di rivendicazione e lotta di CGIL SCUOLA, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS-CONFSAL "Mobilitazione di tutti i lavoratoti. Investimenti e contratto per una scuola pubblica di qualità";
- considerata la perdurante sospensione del negoziato da parte dell'ARAN per il rinnovo del contratto scuola 2002/2005;
- valutato che il Governo non ha dato seguito, autorizzando l'ARAN, ai propri impegni in materia di reinvestimento delle risorse derivanti dalle economie di bilancio della Legge Finanziaria 2002;
- rilevata la mancata emanazione del decreto autorizzativo per l'immissione in ruolo del personale docente ed Ata previsto dal piano di assunzioni del 2000;
- constatato che l'orientamento del Governo è di continuare nella politica dei tagli agli organici, con gravi conseguenze su esuberi, mobilità e immissioni in ruolo;

individua
- nella mancata valorizzazione economica delle professionalità esistenti nella scuola, chiamate a nuove responsabilità e maggiori oneri conseguenti anche alle innovazioni in atto, il presupposto che inevitabilmente porterà alla demotivazione del personale;
- nelle mancate assunzioni una grave conseguenza per la stabilità del posto di lavoro che si traduce inevitabilmente in una discontinuità didattica con conseguenze negative sulla qualità del servizio, arrecando altresì pregiudizio sul funzionamento dei servizi amministrativi, tecnici e generali;
- nella soppressione di fatto degli organici funzionali e nella riduzione degli organici curricolari effetti deleteri per l'esercizio del diritto allo studio e per la garanzia delle pari opportunità, nonché causa di instabilità del personale e di preclusione per le immissioni in ruolo;
condivide
pienamente le ragioni della protesta a sostegno della:
- immediata chiusura del contratto;
- immediata emanazione del decreto autorizzativo per le nomine in ruolo;
- tutela degli organici per la salvaguardia della scuola dell'autonomia.

Approvato

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