breve di cronaca
Il MOBBING fa breccia in aula


Mobbing preside a giudizio
Insegnanti contro


Dovrà comparire davanti ai giudici del tribunale penale il modicano Vincenzo Di Martino Russo, 62 anni, dirigente scolastico dell'Istituto «Scrofani-E.Ciaceri» di Modica, finito avanti ai magistrati in quanto ritenuto responsabile dei reati di abuso d'ufficio ed ingiurie. E' stata questa la decisione del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale, Maurizio Gurrieri che, accogliendo la richiesta avanzata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale, Domenico Platania, ha stabilito il rinvio a giudizio del preside. A denunciare i fatti all'autorità giudiziaria sarebbe stata un'insegnante di materie letterarie dell'istituto a capo del quale si trova il prof. Di Martino Russo. Secondo la denunciante, stante i termini della querela, dietro i comportamenti del dirigente ci sarebbe un caso di cosiddetto «mobbing». La vicenda che avrebbe quale presunta vittima la stessa denunciante, costituitasi parte civile tramite il difensore di fiducia, avvocato Vincenzo Iozzia, sarebbe iniziata circa tre anni fa quando l'anziana madre convivente si ammalava e, dunque, si trovava nella necessità di essere assistita. Da quel momento sarebbero nati i primi contrasti fra l'insegnante ed il proprio superiore, responsabile dell'Istituto. Quest'ultimo avrebbe, sempre secondo la presunta "vittima" , diluito l'orario settimanale delle lezioni della giovane professoressa in tutti i sei giorni settimanali anzichè in cinque giorni, eliminando così il riposo settimanale riconosciuto a tutti gli insegnanti. Inoltre il preside avrebbe negato alla docente di usufruire dei tre giorni mensili di permesso previsti dalla legge del 5 febbraio 1992 n. 104 a favore dei dipendenti che convivono con familiari bisognosi di essere accuditi. Sembra, inoltre, che il preside, nel corso di una discussione con l'insegnante scaturita appunto per ragioni d'ufficio, avesse profferito frasi offensive, in presenza di altre persone. L'insegnante lamenta anche che i dispiaceri dovuti ai contrasti sorti con il proprio superiore le abbiano causato gravi problemi di salute. La donna, che avrebbe somatizzato i continui dissapori, sarebbe attanagliata da crisi di ansia che l'avrebbero costretta a ricorrere alla cure dei sanitari. I particolari della vicenda si conosceranno nel corso del processo la cui prima udienza è fissata per il prossimo 28 maggio.









  discussione chiusa  condividi pdf

  Maria Antonia Del Gaudio    - 20-05-2003
Ritengo che l'autonomia alle scuole abbia dato ai Dirigenti Scolastici dei poteri che utlizzano facendone abuso. Sono anch'io un'insegnante e attualmente sto attraversando un periodo di duro contrasto con la mia DS che non solo fa abuso di potere ma anche abuso d'ufficio danneggiando gli alunni e la qualità della scuola che tanto faticosamente abbiamo conquistato con anni di sacrifico

 Teodora Iuliano    - 07-09-2003
Sono docente presso una scuola media in provincia di Benevento. Ritengo che gli abusi di potere e d'ufficio, sconfinanti in un'escalation di reati da parte di taluni DS, siano ormai un dato di fatto sempre più amplificato. Il mio caso, più che decennale, è all'esame della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, perchè sindacati, magistrati ed autorità interne non hanno fatto mai chiarezza - anzi! - sulle questioni pur rappresentate con dovizia di dettagli in fatto e in diritto.
I colleghi proff.- è ormai storico - non esistono quando s'innescano sistemi persecutorio, anzi si guardano bene dall'inimicarsi il DS, sia perchè troppo interessati a salvaguardare il proprio, personale, tornacontistico "quieto vivere", sia perchè troppo attacati ai pochi spiccioli riservati ai fedelissimi facenti parte dello "staff" del DS.
Tutto ciò - è risaputo - a prescindere dal danno che si cagiona permanentemente al dissenziente, destinato alla persecuzione a vita, disattende le finalità proprie di un'istituzione educante, preposta alla formazione degli studenti - futuri cittadini - sviati, attraverso il quotidiano esempio, dai sani valori di onestà, lealtà ecc. ecc.....

 Foddai Maria Luisa    - 04-12-2005
Sono una docente di scuola media e chiedo se il DS può modificare, alla fine del quadrimestre, le ore settimanali destinandone due alla frequenza, non decisa dal Collegio, ma quasi imposta, al nuoto. Nel nostro istituto è presente una piscina ma è gestita da un esterno. Molti alunni della scuola vanno a fare nuoto da 15 giorni. I genitori pagano 14 euro mensili ma i ragazzi non frequentano due ore curriculari stabilite nell'orario e frequentate da coloro che non vanno a praticare questo sport.
I docenti non sono daccordo ma il DS ha preteso che tale momento ( due ore)si attuasse! Chiedo se si può fare oppure no: Grazie